In ESCLUSIVA su Be.Pi TV durante la puntata zero di Chiacchiere da Minors, ha detto la sua il direttore della Tritium, Giuseppe Pardeo. Come si sta vivendo questo momento difficile? “Ogni stagione ha una storia a se. Questa annata si sta rivelando sicuramente più difficile di quello che ci si aspettava e prospettava. Noi non […]
In ESCLUSIVA su Be.Pi TV durante la puntata zero di Chiacchiere da Minors, ha detto la sua il direttore della Tritium, Giuseppe Pardeo.
Come si sta vivendo questo momento difficile?
“Ogni stagione ha una storia a se. Questa annata si sta rivelando sicuramente più difficile di quello che ci si aspettava e prospettava. Noi non possiamo fare altro che rimboccarci le maniche e continuare a lavorare oltre che affrontare questa situazione”.
Ci si aspettava una Tritium da mezza classifica o da salvezza?
“Già per essere soltanto una neopromossa ci aspettavamo una stagione non semplice. Ora non so quante società ci sono nei primi posti da appena arrivate in D. Mi vengono in mente solo il Campobasso e il Siracusa, ma si parla di piazze con ambizioni completamente differenti. Salvarsi alla quintultima, quartultima o terzultima lo puoi anche pianificare con una visione ottimistica dei fatti. Poi, però, ti puoi salvare anche all’ultima o ai play-out l’importante è arrivare all’obiettivo: salvare la categoria“.
Quanto incide il livello complessivo del Girone B?
“Quest’anno la stagione è davvero difficile da prevedere. Anche le squadre che lottano per vincere in realtà stanno facendo parecchia fatica, basti vedere che i team ai primissimi posti hanno già diverse sconfitte. Allo stesso tempo i risultati (soprattutto infondo) sono molto altalenanti. Si passa da squadra che vincono tre partite di fila e sembrano in forma ad altre che ne perdono quattro e sembrano spacciate. Per noi uno snodo cruciale è stato quello contro il Club Milano, una squadra che arrivava da 4 sconfitte, contro di noi vince e poi ne vince altre tre in fila. Quindi diciamo che ci sono troppe parentesi in cui poi diventa difficile fare i calcoli”.
La classifica chiusa, quanto fa la differenza?
“Molta differenza. Ci sono tante squadre di livello simile al nostro, ma tutte hanno avuto dei momenti di up davvero notevoli da 2/3 partite vinte di fila. Noi al momento non siamo ancora riusciti a fare questi numeri e sono questi che ti danno una mano a prendere fiato”.
Il cambio allenatore ti ha dato una grande mano?
“Sicuramente venivamo da un brutto periodo in cui annaspavamo e il cambio allenatore serve a ri-emotivare ed appunto cambiare qualche metodo, poi per vedere la riuscita bisogna aspettare. Parlavo con il direttore del Caldiero Terme e lui mi diceva che con il mister che avevano in Eccellenza, nelle prime giornate in D hanno fatto un solo punto, poi piano piano con il lavoro sono arrivati al primo posto dopo diverse stagioni. Non basta semplicemente cambiare il tecnico, ma sono tanti fattori che si devono incrociare”.
Nicola Badursi
23 Gennaio 2024