Il direttore sportivo della Tritium, Giuseppe Pardeo, è intervenuto a “D-Time” per analizzare il momento e la stagione della squadra che lotta per non retrocedere.
“Mi è servita tanto questa stagione perché ho l’ambizione di questo lavoro in futuro. Ho capito tante dinamiche, tante situazioni da gestire. Il calcio dà e toglie quindi bisogna avere la lucidità in momenti formativi. Vengo da una brutta giornata come quella di ieri.
Come mai il cambio di allenatore?
“Sicuramente una scelta che può sembrare illogica, ma vedo ancora la possibilità di creare la compattezza che ci era mancata in queste ultime settimane. Lo spogliatoio era un po’ per aria nonostante buone prestazioni. Ce la siamo sempre giocata con tutti, ma se perdi una partita come quella di ieri dei demeriti li hai. L’allenatore è stata una mossa per portare nuovo equilibrio e linfa, mi dispiace molto per ieri perché aveva rivitalizzato alcuni giocatori. I due minuti finali ti inchiodano e sembra che la stagione debba andare così.”
“Noi abbiamo fatto punti con le squadre di alta classifica e abbiamo steccato pochissime partite. Ieri non abbiamo raccolto punti meritati. È una stagione partita in salita, uno fa mille tentativi e poi va così.”
Qual è il rammarico più grande?
“Il rammarico è essere stati deficitari nella zona offensiva del campo perché dietro abbiamo sempre tenuto bene. Avremmo potuto avere 5-6 punti in più che ci davano quella speranza. L’anno scorso abbiamo avuto tanta fortuna, poi le stagioni ti danno e ti tolgono. Quando devi giocare per il vertice la parabola entra, quest’anno prendi gol come quelli di ieri al 93′. Sono stagioni in cui all’inizio te la prendi di più, poi accetti il verdetto cioè capire che l’andamento di alcune cose ti fa comprendere di non dover fare più certi errori.”
“Siamo aggrappati ad un lumicino, i campionati finiscono all’ultimo.”
Asia Di Palma