Eccellenza, Solbiatese: avanti con il dg Gorrasi, l’obiettivo è la Serie D

Per la Solbiatese la stagione è terminata sul campo dello Stadio “Gino Bozzi” di Firenze con un’amara sconfitta. I nerazzurri hanno visto sfumare il sogno serie D contro il Paternò. Una delusione da cui ripartire per sognare e progettare la prossima stagione con il chiaro obiettivo Serie D. La società ha comunicato che il dg Carmine Gorrasi proseguirà nel suo ruolo per il quinto anno. Il Direttore ha contribuito al raggiungimento dell’Eccellenza dalla Prima Categoria in due anni  e alla finale della Coppa Italia Dilettanti di poche settimane fa. La società di Solbiate Arno ha smentito chiaramente le voci di una possibile separazione.

 

COMUNICATO UFFICIALE

Carmine Gorrasi rimane alla Solbiatese.
La società Solbiatese Calcio 1911 comunica che il direttore generale Carmine Gorrasi continuerà la sua avventura in nerazzurro. Nonostante le voci di una possibile separazione, il sodalizio tra la Solbia e Gorrasi proseguirà con un legame ancora più forte. Arrivato a Solbiate Arno nel 2019, sotto la sua gestione sono arrivati ottimi risultati, come la vittoria dei campionati di Prima Categoria nel 2020, di Promozione nel 2022 e la semifinale playoff del 2023. Nell’ultima stagione la vittoria della Coppa regionale e la finale della fase nazionale.
Proprio l’atto conclusivo di Firenze sarà il punto da cui ripartire per centrare l’obiettivo, nella prossima stagione, della promozione in Serie D.
È anche grazie a lui che la Solbiatese è tornata a sognare in grande.
Ufficialmente terminata la stagione 2023-24, il DG sta già pianificando le prime mosse per la nuova annata, con l’augurio che sia ancor più entusiasmante.”

Asia Di Palma

Coppa Italia Dilettanti, la Solbiatese cade con il Paternò e vede sfumare la D: le parole dei protagonisti

La Solbiatese perde di misura con il Paternò ed esce con grande rammarico dallo stadio “Gino Bozzi” di Firenze. I siciliani conquistano la Coppa Italia Dilettanti 2024 e volano in Serie D. Il gol decisivo porta la firma del classe 2000 Alessio Asero al 16′ del primo tempo. I lombardi hanno diverse occasioni per pareggiare tra cui il rigore al 61′: dal dischetto si presenta il capitano, Dennis Scapinello, ma il portiere del Paternò, Alejo Romano, ipnotizza il giocatore della Solbiatese. Una gara ricca di occasioni, ma alla fine a portare a casa il trofeo è il Paternò di mister Raciti: dopo 24 anni la Coppa ritorna in Sicilia. Un percorso lunghissimo, partito a fine agosto per entrambe le squadre, che oggi salutano Firenze con animi opposti ma con la consapevolezza e l’orgoglio di essersela giocata fino alla fine. Al termine del match, l’allenatore dei lombardi e quello dei siciliani hanno parlato ai microfoni della Lega Nazionale Dilettanti.

Le parole di mister Rota

“È mancato il gol, abbiamo avuto, oltre al rigore, due tre occasioni dove poter pareggiare e non siamo riusciti in un secondo tempo dominato. Loro avevano speso molto nel primo tempo, si erano abbassati e ci avevano concesso la gestione della partita. Potevamo ribaltarla, purtroppo non ci siamo riusciti. Dobbiamo elogiare il Paternò che h portato a casa la coppa e la promozione in Serie D.

Quest’anno c’era molto più equilibrio, peccato perché potevamo pareggiare nei 90′ minuti e vedere cosa succedeva ai supplementari. Mi dispiace per i ragazzi che hanno fatto un’ottima prestazione e c’è rammarico. Faccio i complimenti al Paternò, ma anche ai miei ragazzi.

Non tutti gli anni capita di fare una finale di Coppa Italia Nazionale, di alloggiare a Coverciano e allenarsi lì. Per loro sarà sicuramente una crescita importante dal punto di vista sportivo e umano. Peccato che non si è coronato un sogno.”

Le dichiarazioni di Raciti

“Grande emozione oltre alla Serie D vinci una Coppa Nazionale e questo gruppo lo merita per la stagione che ha fatto.

Un percorso lunghissimo: le prime giornate di Coppa sono tra agosto e settembre quindi come obiettivo non hai subito la vittoria, poi strada facendo capisci che il salto di competizione ti può regalare il salto di categoria.

Abbiamo la possibilità di avere due quinti di centrocampo che possono fare entrambe le fasi, ci siamo organizzati bene e potevano approfittare di qualche contropiede. Ci siamo difesi bene anche grazie alla parata di Romano sul calcio di rigore.”

Photo Credits: Lega Nazionale Dilettanti

Asia Di Palma

 

Solbiatese, sabato a Firenze in palio la Serie D: verso la finale con il Paternó

La stagione in campionato della Solbiatese è terminata domenica scorsa con l’importante vittoria sull’Oltrepo’: 4-1 il risultato finale. Sabato però ci sarà un appuntamento speciale: la finale di Coppa Italia allo Stadio Bozzi di Firenze alle ore 15:00.

Dal campionato alla Coppa

La Solbiatese ha mancato l’approdo ai playoff per un punto: 59 quelli collezionati dai neroazzurri, mentre 60 quelli raccolti dall’Fc Milanese, quinta ed ultima qualificata ai playoff. I ragazzi di mister Rota, però, hanno ancora la possibilità di centrare la Serie D: in caso di vittoria della Coppa Italia.

Il successo contro l’Oltrepo’ è stato importante, non tanto per la classifica ma per rialzarsi dopo la pesante sconfitta con il Lazzate e avere la giusta carica per la finale di sabato.

Con l’Oltrepo’ è arrivato anche il primo gol in nerazzurro del classe 2005 Emanuele Esposito: il centrocampista ha esordito ed ha subito segnato. Se in campionato può rimanere qualche rammarico per i playoff mancati, in Coppa c’è ancora la possibilità di strappare un pass per la Serie D.

L’avventura in Coppa

Un percorso perfetto in Coppa: dalla fase a gironi alle gare ad eliminazione diretta. La Solbiatese si è piazzata al primo posto del girone con Imperia e Saluzzo (promosse in D poi dai rispettivi campionati), ai quarti ha sconfitto il Brian Lignano, mentre in semifinale ha superato l’Atletico BMG. Tante trasferte, molti mesi a giocare ogni tre giorni, tutto per un unico obiettivo: la Serie D.

Dalla finale della Coppa Lombardia del 7 gennaio sono passati 4 mesi e sabato, a Firenze, i nerazzurri si giocheranno il match più importante della stagione contro il Paternò.

Gli avversari

La squadra da battere per andare in Serie D è il Paternò: club siciliano che si è piazzato al secondo posto del girone B di Eccellenza.

I siciliani sono arrivati a 7 punti dall’Enna ed hanno concluso il campionato con una vittoria sul fanalino di coda Santa Croce. In campionato hanno siglato 69 gol, ne hanno subiti 19 ed hanno la migliore differenza reti del girone (50).

La società è stata rifondata nel 2017 dalla fusione tra A.S.D. Real Città di Paternò e F.C.D. Paternò. I rossoazzurri sono qualificati per i playoff, ma hanno un’occasione più semplice per arrivare in D. Nella fase nazionale della Coppa Italia hanno superato il Bocale Calcio ai gironi, poi il Manduria ai quarti e il Città di Teramo in semifinale.

Asia Di Palma