L’attaccante, classe 1986, ha parlato alla 20° puntata di “D-Time” della stagione del Desenzano e della semifinale playoff vinta con la Pro Palazzolo. Floriano ha sottolineato come la squadra sia cresciuta durante l’anno e che per vincere sia necessario del tempo. L’ex Bari e Palermo
È stata una grande gioia domenica?
“È stata un’ottima prestazione ed era un derby, la società ci teneva e penso che abbiamo meritato. Abbiamo fatto un primo tempo spettacolare, nel girone di ritorno abbiamo fatto davvero tanti punti e questo ci da morale per la finale. Quando si cambiano tanti giocatori in D è particolare: magari non parti bene e poi ne sale solo una. In C magari è diverso perché ci sono i play-off. Noi con mister Contini abbiamo trovato la quadra e abbiamo fatto gruppo.”
Come vedevate la partita con la Pro?
“L’abbiamo preparata bene, ma anche loro anche se forse eravamo più in forma noi. L’abbiamo indirizzata subito, è vero abbiamo preso il 2-1 a fine primo tempo, però eravamo comunque in vantaggio. Michi (Tommasi n.d.r) poi ha parato un rigore e abbiamo davvero fatto una gara importante.”
Cosa ti aspetti dalla finale?
“Quando ho visto la Varesina all’andata ero convinto vincessero il campionato, devo fare i complimenti al mister. Ho visto una squadra offensiva compatta ed ero convinto che potessero vincere. Ci vedremo in finale.”
Credi che l’anno prossimo si possa vincere?
“Io credo che una piazza come Desenzano alcune cose magari non le ha ed ha bisogno di più tempo per vincere. Penso che il Desenzano abbia fatto una squadra forte ma ci vuole tempo come in tutte le cose. Io vedo i 2004-2005 come sono cresciuti durante l’annata ad esempio Guarnieri, Moro etc. Il Desenzano, se restano tante persone all’interno dello staff, può fare ancora meglio di quest’anno. Nel calcio ci vuole tempo, non si vince subito. Io l’ho fatto in piazze come Palermo e Bari. Il pubblico qui è cresciuto durante l’anno, si stanno avvicinando alla squadra e senti calore perché hai fatto un percorso importante nel girone di ritorno.”
La tua opinione sugli arbitri?
“Un po’ la nostra cultura è sbagliata perché ci viene da lamentarci. Però ciò che vedo è poco dialogo: a volte nemmeno il capitano può parlare. La cultura in generale è sbagliata. Ora l’arbitro non comunica e quindi diventa difficile.”
Asia Di Palma