L’attaccante, classe 1988, ha raggiunto sabato contro la Base Seveso la doppia cifra in stagione (10) ed ha segnato cinque reti nelle ultime cinque partite. Mammetti ha siglato sette gol nel girone di ritorno e sta trascinando la Vergiatese in questo finale di stagione, dove, l’obiettivo è sicuramente la salvezza. I granata sono reduci dal pareggio con la Base Seveso e mercoledì avranno uno scontro diretto molto importante: ospiteranno il Meda per il recupero della 26° giornata. In caso di vittoria supererebbero la Castanese e la Sestese, che ha però due match da recuperare. Il bomber, ex Club Milano, Lazzate e Magenta, ha analizzato la stagione della squadra sottolineando come la posizione non rispecchi i valori messi in campo e le prestazioni viste. L’attaccante, ora, vuole solo pensare al suo presente e rimandare le decisioni future, ma ciò che è certo è che la passione per il calcio non svanirà mai.
Mercoledì giocate con il Meda, sarà un match fondamentale?
“Partita fondamentale, è una svolta importante della stagione. Sicuramente quando avremmo dovuto incontrarlo eravamo in una striscia positiva, non che ora non lo siamo, ma venivamo da quattro risultati utili consecutivi e avevamo subito zero gol. Poi dopo la pausa abbiamo perso con il Casteggio 2-1 immeritatamente. Anche sabato un 2-2 un po’ bugiardo perché abbiamo creato tante occasioni, un gol annullato che sembrava regolare, pali, svariate parate del portiere. Stiamo cercando di cambiare la rotta del trend e dopo la sconfitta siamo sempre in corsa.”
Mancano sei partite, sarà un calendario difficile?
“Ultimamente stanno uscendo risultati particolari e prevedibili perché gli stimoli in alcune partite fanno la differenza ma è anche il bello del calcio. Per noi non c’è calendario tosto o facile perché abbiamo battuto il Calvairate qualche settimana fa e il Pavia all’andata. Ce la siamo giocata a viso aperto con tutti e forse a volte è meglio affrontare le squadre più forti. La classifica è bugiarda, siamo una squadra ottima, ovvio abbiamo incontrato delle difficoltà, ma nessuna squadra ci ha mai surclassato se non l’Oltrepo’ all’andata anche se abbiamo perso 3-2. Le altre partite sono state decise da episodi o momenti del campionato, siamo sicuramente in debito e ci riprenderemo i punti che meritiamo.”
Meritavate un’altra posizione di classifica?
“Non posso sapere con certezza se meritiamo o no questa posizione. Per le partite giocate dovevamo raccogliere più punti, ad esempio con il Calvairate non meritavamo di vincere: il calcio ti toglie e ti dà. Alla fine tireremo le somme e vedremo come andrà. Il nostro obiettivo è cercare di fare il massimo ogni partita ovvero i tre punti. Poi ci sono difficoltà che tutti hanno come infortunati, squalificati e ci sono gli avversari. L’obiettivo è vendere cara la pelle come abbiamo sempre fatto.”
Come ti sei trovato alla Vergiatese in questa stagione?
“La squadra ha cambiato pelle più volte, abbiamo cercato diverse identità di gioco. Io ho cambiato diversi ruoli: ho giocato in tutta la fase offensiva e anche a centrocampo come mezz’ala. Mi sono adattato, i compagni di squadra mi hanno fatto sentire importante e ho cercato di ripagarli segnando 10 reti e facendo assist. Credo di aver dato un buon apporto alla squadra. Quest’anno all’inizio avevamo difficoltà a trovare il gol e l’area e a volte diventava un discorso mentale. Quando li abbiamo trovati in due occasioni all’andata, con Vittuone e Accademia Pavese, sono stati annullati e avrebbero potuto portarci quattro punti in più. Il gol è stata un po’ un’ossessione anche perché chi è sempre stato abituato a fare bene in altre categorie poi si aspetta il gol e si crea un po’ di pressione. Io sono sempre stato dell’idea che lavorando e impegnandosi tutto torna: il calcio mette tutto a posto. L’unica stagione dove non sono andato in doppia cifra è stato l’anno scorso, ma non la vedo come un’annata negativa visto che qualcuno diceva che sono vecchio mi viene da sorridere. Chi dice così mi da la forza di giocare.”
Hai segnato quasi la metà dei gol della squadra, che bilancio fai della tua annata?
“Quest’anno mi sto divertendo, io sono abbastanza autocritico ma anche oggettivo. Ho fatto ottime prestazioni: riconosco quando non faccio benissimo ma anche quando faccio bene. Ora sto raccogliendo qualche frutto che mi merito. Nel girone di ritorno ho segnato sette gol e mi fa piacere perché la squadra ha bisogno dei miei gol e io ho bisogno della squadra. L’obiettivo è salvarci in qualsiasi modo. Quando il più esperto è un esempio e corre anche per gli altri tutto è più semplice.”
Stai già pensando al tuo futuro?
“Sono focalizzato sul lavoro come personal trainer, mi trovo bene e mi piace quello che sto facendo e voglio dargli concretezza. Vorrei continuare a giocare ma non sto pensando al futuro. Quello che verrà sarà un di più. Non mi sento di smettere, però vediamo cosa ci riserva il futuro.”
Asia Di Palma