In occasione della quinta puntata di “B-Woman”, è intervenuto il mister del Cesena Femminile, Alain Conte. L’allenatore bianconero, romagnolo doc, ha analizzato l’ambiente che circonda la sua società, gli obiettivi della squadra e diverse questioni del calcio femminile. Di seguito le dichiarazioni del mister della squadra al terzo posto in classifica.
Sostenibilità e investimenti come elemento chiave
Il mister del Cesena femminile ha sottolineato come avere alle spalle il supporto di un club maschile sia importante. “Noi a Cesena abbiamo un accordo di licenza che unisce il Castelvecchio (società storica che ha fatto calcio femminile a Cesena) con il Cesena maschile, che ogni anno cresce a livello di numeri come collaborazione. Chiaro che poi la collaborazione dovrà diventare un tutt’uno con la stessa matricola. Settimana scorsa siamo stati al Manuzzi e ricevere un tributo dalla Curva e dallo Stadio è stato gratificante per tutti. Oltre alla gratifica, c’è un aspetto economico importante che diventa difficile da sostenere se non ha alle spalle società professionistiche. Io credo che per chi non ha alle spalle società professionistiche sia difficile, credo che ci sia bisogno di sostenibilità, facendo investimenti. Credo che la federazione debba imporlo di investire in certi modi. Sono stati fatti passi avanti, a Cesena c’è affetto della gente, una società presente e tanti sponsor che ci sostengono. Credo anche sia stata fatta una squadra sostenibile con l’idea di continuare a crescere.”
La curiosità delle ragazze
“Si diciamo che le ragazze vogliono vederci chiaro. Approfondiscono, cercano di capire il perché si fa una scelta e hanno necessità di capire. Questo è importante perché fa parte della condivisione di un percorso. Più le ragazze riescono a sentire ciò che proponi, più riescono ad esprimersi. Hanno bisogno anche di tante certezze, a differenze degli uomini che spesso sono 11 allenatori in campo, le ragazze rispettano il ruolo e cercano di capire al meglio quello che stanno facendo.”
Le giovani e il salto di categoria
“Martina Sechi è molto giovane, di proprietà della Fiorentina. Diciamo che sta facendo molto bene, è in serie positiva. Io credo però che una ragazza così giovane abbia tantissimo margine e la Serie B è la categoria giusta per trovare miglioramento. Il salto dalla B alla A è veramente grande per cui le ragazze devono lavorare dal punto di vista mentale, tecnico e tattico. C’è ancora tanto da fare per tante atlete. Quando si avrà uno standard alto si potrà pensare di fare un salto perché in Serie A ci si confronta con calciatrici con tre marce in più.”
Una stagione al di sopra delle aspettative
“Siamo oltre gli obiettivi di inizio stagione, venti punti in più rispetto alla zona tranquillità. La squadra era partita per fare un campionato sereno, migliorare la scorsa stagione sapendo però che erano state inserite tante giovani. E un po’ una scommessa che si va a fare. Ci troviamo in una situazione di classifica oltre le aspettative che ci siamo guadagnate sul campo. Dobbiamo continuare sapendo che non si puo scendere in campo pensando di avere acquisito il risultato. D’ora in poi saranno tutte battaglie. Noi domenica ce l’abbiamo messa tutta ma il San Marino ci ha battuto. Le squadre ora sono cresciute dal punto di vista tecnico perché ci sono allenatori più competenti. D’ora in poi mi aspetto risultati più tirati, meno eclatanti rispetto all’inizio.”
La Nazione da prendere d’esempio
“Ieri, durante i sorteggi per le qualificazioni europee dell’Italia, notavo che la Finlandia ha più seguito sulle pagine social di quanto abbia l’Italia. Noi siamo un passo indietro, stiamo cercando di rincorrere perché da Stati Uniti e Francia possiamo avere tanti spunti.”
Come supportare il movimento femminile
“Noi a Cesena ci possiamo ritenere fortunati per le strutture rispetto ad altre che frequentiamo, Non è che si dice diamo visibilità e basta. Per dare visibilità, ci deve essere un movimento attorno, Se non c’era Bepi Tv come facevamo l’a video analisi sull’avversario? per noi sarebbe stato un grandissimo passo indietro. Non si puo chiedere al pubblico di seguire il calcio femminile se dietro non c’è supporto. Se non c’è una progettualità a lungo termine per una ristrutturazione delle strutture, che non porti avanti la crescita dei dirigenti e tecnici, si vive di fiammate e basta. E una questione anche di mentalità diversa che c’è in Italia. Bisogna continuare a battere e continuare a crescere.”
Asia Di Palma