L’Arezzo segna quattro gol per la prima volta in stagione in una partita e batte il Tavagnacco.
Tavagnacco Femminile
SATTOLO 6: Questa volta incassa un solo gol, e pure con polemica annessa. Forse ci va leggermente in ritardo su quel pallone, ma il tocco avversario sulla mano pare netto dalla tribuna e pure dal reparto di radiologia. La gita domenicale in ospedale per la possibile frattura era un boccone che avrebbe fatto a meno volentieri di mandare giù dopo quello della retrocessione di metà settimana
KOCINA 6.5: Nonostante l’annata storta, il Tavagnacco nei portieri pare avere un radioso futuro: esce una 2006 ed entra a freddo una 2007 che, gettata nella mischia, si rende protagonista di ottimi interventi. In una giornata storta sotto molti versi, ci pensa Milena a regalare un sorriso
MAGNI 6: E’ una partita in penombra ma più per colpa delle compagne. Si propone spesso, viene ignorata ancora più di frequente. Quando si ha un buon piede per far partire qualche cross perchè non sfruttarlo? Abbandonata come Tom Hanks in Cast Away, non trova il suo Wilson per darle energia nella disperazione del match
PERESSOTTI 4.5: E’ un voto più che altro alla settimana. Disattenta e sfortunata col Parma (vedi autogol), rivedibile in Piemonte, chiude una settimana da incubo col cataclisma che spalanca il 2 a 0 avversario di oggi. Probabilmente ha raggiunto il suo limite fisico per questa stagione, e le conseguenze sono da grado elevato della scala Richter per la retroguardia friulana
NOVELLI SARA 5.5: Meglio rispetto alla Peressotti ma sparacchia spesso lontano senza mai cercare un po’ di pulizia. Sul terzo gol inoltre la marcatura è un po’ tenera: insomma bene ma non benissimo
WEITHOFER 6: Se anche Julia a un certo punto denota disappunto sul viso vuol dire che le cose proprio non vanno. Fa il possibile finché può ma si vede che la convinzione non è la solita
MARONI 5.5: Inserita nella ripresa per dare velocità si trova invece coinvolta in duelli di centrocampo che poco hanno a che vedere con la sua statura. Ne deriva che viene spesso sovrastata e spintonata, facendole vedere palle giocabili col contagocce
NURZIA 4: Il suo rosso rispecchia la stagione del Tavagnacco. Impacciata e frettolosa per tutta la partita, chiude calando il sipario con un doppio giallo in nemmeno cinque minuti di puro nervosismo e inutilità. Se ne va a testa bassa lasciando dietro di se una prestazione chiusa in modo balordo
NOVELLI GIADA 5.5: Una lode all’impegno nel ricercare la giocata pulita, ma la precisione nei tocchi di ritorno manca spesso e dunque la sola volontà non basta. Un’insufficienza ingenerosa ma necessaria per spronarla a fare meglio
DONDA 6: E’ un voto misterioso il suo. Ripiega sempre con grande impegno ma manca di carisma per trascinare con se la squadra. Le sgroppate solitarie nel finale di gara vanno interpretate come una scintilla per le compagne o come una testardaggine palla al piede di pura frustrazione?
DEMAIO 5.5: Sembra sempre avere le chiavi per aprire una porta importante, per poi ricordarsi di averle lasciate sul tavolino a casa. Va dove la porta il vento agendo da guerrafondaia contro quel che si trova sulla strada, ma senza la giusta precisione è una battaglia contro i mulini a vento
CASELLATO 5.5: Prova a cucire la tela tra centrocampo e attacco nel migliore dei modi, ma talvolta sembra Penelope intenta a distruggere il rammendo da lei fatto quando gli altri non guardano: Ulisse è ben lontano dal tornare però, e anche la sufficienza oggi non può dirsi conquistata nell’Itaca friulana
CACCIAMALI 5: Nella giornata delle bocciature, la sua è una di quelle pesanti che non si possono aggiustare con i debiti scolastici estivi.
La difficoltà ad avvicinarsi alla porta è la consueta e non per sua colpa, oggi però ha sui piedi almeno due palle d’oro per aumentare lo score personale: sulla prima recapita una carezza al portiere avversario che quasi non ci crede, nel secondo caso incespica sul pallone al momento buono in maniera così goffa e imprevista che la Gialappas sta pensando di inserirla nella carrellata degli svarioni settimanali sportivi.
Ok che gira tutto storto, ma così non si aiuta la causa
LAURIOLA 5.5: Inserita al posto di una spenta (e acciaccata) Cacciamali, funge da riferimento offensivo. Nelle idee di Campi. La realtà invece la vede toro in un’arena che la deride. Intrappolata nel torello della difesa avversaria corre solo a vuoto fino al triplice fischio
CANDELORO; DESIATI S.V.
ALL. CAMPI 5.5
Le sconfitte consecutive sono 9. Quella di oggi non fa male alla classifica ma al morale parecchio. E nonostante ciò ogni settimana siamo qui a commentare i soliti “peccato questo” e “non avessimo sbagliato quella cosetta”: un Tavagnacco in grande difficoltà tecnica spesso infatti si fa male con le sue mani. I limiti tecnici sono evidenti ma forse quello che manca è solo un po’ di concentrazione e attenzione alta e questo sta anche al tecnico trasmetterlo. Da qui l’insufficienza per un mister che affonda con la sua nave ma che ci ha sempre messo la faccia.
Arezzo Femminile
HOLZER 6.5: Chance da titolare ben sfruttata. Una delle giovanissime gettate nella mischia (classe 2004) che non deve mai compiere interventi prodigiosi ma, in particolare con le sue uscite alte, trasmette sicurezza per tutta la partita.
E’ il primo compito del portiere e lei lo porta a termine con la lode
NASONI 6.5: E meno male che è una 2007. Nel primo tempo gioca una gran partita anticipando sempre l’avversaria e spingendo in avanti quando ne ha occasione. Occhio a Sara che una maglia da titolare fissa non pare poi così lontana…
BLASONI 6: Dirige la difesa come dirigesse un kolossal per Hollywood. Anzi fa di meglio. Col minimo del budget porta a casa la statuetta per i migliori effetti speciali: con lei in campo infatti, le punte del Tavagnacco non la vedono mai
TOOMEI 6: Se Blasoni dirige, lei è la classica controfigura dell’attore di punta che fa molto lavoro sporco dietro le quinte. A momenti patisce qualche giocata avversaria ma si scompone di rado tenendo sempre il timone dritto
TUTERI 6: Non esattamente la più indimenticabile delle prove in fase di spinta. Contro una squadra in difficoltà come il Tavagnacco si poteva osare qualcosina in più
MIOTTO 6.5: Lei e Nasoni nel primo tempo comandano gran parte delle operazioni. Viene cercata e trovata con regolarità. Una buona prova che sarebbe stata migliore con qualche fallo in meno e un po’ di coraggio in più nell’ultima giocata
MARTINO 7: E’ un totem impossibile da spostare. Sbattere su di lei fa male come accorgersi del carovita da quando l’Euro ha mandato in pensione la lira. Se i ragni hanno 8 zampe non ho idea di quante ne abbia lei per recuperare tutti quei palloni
LICCO 7: Tentacoli da piovra, polmoni da ghepardo. La prima a difendere, la prima a non disdegnare scampagnate avanzate. Su una di queste riceve il cioccolatino di Taddei e tramuta in rete da sottomisura. Prestazione concreta
LUNGHI 6.5: In lungo ma anche in largo. La sua heatmap al Comunale copre zone del campo ben più ampie di quelle che le spetterebbero per ruolo. Si getta anche in area di continuo per provare a finalizzare, ma le compagne sembrano non vederla mai…
FRAGNITO 6.5: Probabilmente entrare a partita indirizzata la aiuta a brillare nel poco tempo concesso, ma ha il merito di metterci voglia in un finale di gara che ormai stava indirizzandosi a pizzette e aperitivo
TORRES 6.5: Altra lieta sorpresa che riempie di gioia mister Leoni. Entra per dare staffetta al muro Martino ma non la fa rimpiangere per niente. Due giocatrici parecchio diverse tra loro, ma il suo apporto alla squadra è fresco e spumeggiante
GNISCI 6.5: Pare il Tavagnacco le porti bene: 2 gol stagionali, uno all’andata e uno al ritorno sempre ai danni delle friulane. Quello di oggi sembra il classico tiro del “ci provo” a match quasi scaduto. Diventa invece una frustata che, dopo aver baciato il palo, si accoccola in rete e chiude la festa
IMPREZZABILE 6: Insomma. Non avesse vinto l’Arezzo la sufficienza avrebbe traballato un po’. Chiude bene qualcosina di testa ma con la partita in discesa ci voleva più disciplina tecnica e tattica. Forse la peggiore delle sue in una prestazione comunque discreta
DIAZ FERRER 6.5: Deve ringraziare Peressotti che le ha svoltato la domenica. Il primo tempo infatti e abulico e il passo sembra pure arrancante. Ha molti palloni giocabili ma la porta mica la vede così tanto. Il regalo del difensore avversario è una follia difficile da ignorare ma resta la bravura nel mantenere il sangue freddo e mettere a segno il gol che indirizza inevitabilmente la partita. Tolto il peso del gol migliora nel corso della ripresa andando anche vicina alla doppietta in un paio di occasioni
RAZZOLINI 6.5: Meno incisiva del solito ma nonostante tutto trova il gol numero 11 della sua stagione e il record personale dello scorso anno resta ancora raggiungibile. Certo la rete di oggi è accompagnata da qualche veleno per un probabile fallo ma, irregolarità o meno, fa il suo mestiere: timbra il cartellino, spacca la partita e saluta. Comunque decisiva.
TADDEI 7.5: Come al ristorante, il dolce va lasciato per ultimo. Entra al posto di Razzolini con l’impressione di avere solo un po’ di tempo per reclamare spazio invece diventa la migliore sul rettangolo verde.
Corre, incrocia, chiude e soprattutto…calcia! La traversa colpita con grande forza probabilmente trema ancora. Privata del gol dal montante non si scoraggia e decide di diventare assist-man con un bel pallone tramutato in gol da Licco.
Nel finale ha una nuova occasione per segnare, stavolta è Kocina a dirle di no.
Prosegue per tutto il tempo concessole dando sempre impressione di grande pericolosità, la copertina oggi è tutta sua.
ALL. LEONI 6.5: Visibilmente emozionata in zone interviste ha raccolto questo Arezzo un giorno di marzo e lo sta plasmando a sua immagine e somiglianza: la salvezza è raggiunta, ora è tempo di sperimentare inserendo tante giovani talentuose e se poi riesci a farlo segnando anche 4 gol (fondamentale in cui spesso l’Arezzo si è dimostrato carente) allora vuol dire che il lavoro sta pagando. La prossima stagione con una creatura che sarà sua fin da subito potrà fornirci spunti interessanti.
Walter Calligaris