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Tavagnacco Femminile, Giulia Sattolo in ESCLUSIVA: “Credo in questo gruppo, meritiamo la categoria. Sono dove sognavo da bambina.”

Scuola, studio, casa e allenamento: questa la routine di Giulia Sattolo, portiere classe 2006, del Tavagnacco Femminile. Solo diciassette anni, ma già una sicurezza da veterana: l’estremo difensore delle gialloblu ha parato due rigori in questa stagione e l’ultimo, nella gara con il Bologna, ha permesso alle friulane di portare a casa i primi tre punti. Per una come lei, che è da dieci anni al Tavagnacco, essere titolare in prima squadra non è solo un sogno che si realizza, bensì uno stimolo a mettercela tutta e vivere la stagione senza troppe pressioni. Cogliere quest’occasione e godersi un’opportunità non scontata, raggiunta con il lavoro e il sacrificio: “Per lo studio cerco di sfruttare il più possibile il tempo a scuola in modo da avere il pomeriggio il meno possibile da fare. In questo sport si fanno molti sacrifici, ma posso dire che alla fine vengono sempre ripagati in una maniera o nell’altra, e lì capisci quanto veramente ne valga la pena.” Domenica scorsa al Comunale sono arrivati tre punti preziosi per la quadra di Mister Campi che ha potuto finalmente festeggiare questo traguardo e liberarsi di un peso, soprattutto a livello mentale. Dal rigore parato e il gol di Maroni riparte la stagione del Tavagnacco con la consapevolezza di avere un grande potenziale e di sapere di poter fare bene in qualsiasi match, dimostrando di meritarsi la categoria. Domani sera, le ragazze di Campi saranno protagoniste nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie B in casa dell’H & D Chievo Women, reduce da tre risultati utili consecutivi. L’obiettivo è dare continuità alla vittoria di domenica, mettendocela tutta e rimanendo un gruppo unito, determinato e con la voglia di migliorarsi sempre.

Hai solo 17 anni ma sei già al secondo anno in Serie B, che obiettivi ti sei posta in estate?

“Questa estate quando mi hanno confermato che sarei stata il primo portiere, il primo obiettivo che mi sono posta è stato di mettercela tutta senza farmi da sola troppe pressioni, perché una occasione così alla mia età non capita a molte, poi soprattutto ero molto felice e orgogliosa di me, perché dopo 10 anni che sono al Tavagnacco arrivare al posto che da bambina guardavo così da lontano mi ha fatto venire ancora più voglia di mettercela tutta.”

Avete saputo del ripescaggio un po’ tardi, come avete lavorato nella pre-season per prepararvi alla categoria?

“Del ripescaggio ne abbiamo avuto la certezza un po’ tardi e di conseguenza siamo partite un po’ dopo rispetto alle altre squadre. All’inizio anche nelle amichevoli pre-stagione ne abbiamo risentito di ciò, ma dopo con il duro lavoro siamo riuscite a prendere i giusti ritmi.”

Che soddisfazione è stata parare il rigore e aiutare la squadra in un momento difficile ? Come studi per prepararti a queste situazioni?

“È stata un’emozione grandissima, è stata difficile da trattenere, ma dovevo farlo perché eravamo in un momento di difficoltà e dovevo mantenere la concentrazione, però solo a vedere la reazione delle mie compagnie in campo e in panchina mi si era riempito il cuore di gioia, quindi appena l’arbitro ha fischiato la fine ho realizzato e mi son lasciata andare ai festeggiamenti. Per prepararmi alla partita il giorno prima guardo la partita precedente dell’altra squadra in modo da vedere come giocano, come attaccano, come si comportano sui calci d’angolo… così da trovarmi più preparata in campo.”

Dopo sei sconfitte di fila è arrivata la vittoria con il Bologna, da lì comincia la vostra risalita per la salvezza?

“Si, finalmente è arrivata la prima vittoria tanto attesa e di certo ci auguriamo tutti che sia un punto di partenza per cominciare la risalita.

Tranne contro la Ternana, avevate sempre perso di misura, a livello mentale quanto era difficile rimanere fiduciose? Come avete lavorato sotto questo aspetto con il mister e il suo staff?

“Perdere di misura ci ha fatto ragionare che mancava sempre qualcosa, qualcosa che potevamo fare meglio, però allo stesso tempo ci dava quella spinta in più che ci diceva di continuare a crederci e a volerli quei 3 punti. Con lo staff ci abbiamo lavorato sia sul campo che sul piano mentale, perché sempre dopo ogni partita ci riuniamo per parlare e per confrontarci tutti.”

Siete una squadra giovanissima, che atmosfera si respira nello spogliatoio?

“Nello spogliatoio si respira un clima sereno, di amicizia e rispetto, io credo molto in questo gruppo perché sia sul piano individuale che collettivo possiamo fare grandi cose, perché nonostante la nostra giovane età vogliamo dimostrare che questa categoria possiamo meritarcela.”

Ora due trasferte a Verona prima della sosta: sabato l’H&D Chievo Women e poi l’Hellas. Con quanti punti volete arrivare alla sosta? Cosa servirà in queste due partite?

“Ovviamente speriamo nel fare i 6 punti, però siamo consapevoli di quanto impegno ci servirà per conquistarli visto che incontreremo delle squadre molto preparate, cercheremo di ottenere il massimo che possiamo. In queste due partite servirà tanta fame e voglia di dimostrare che possiamo fare molto di più.”

Asia Di Palma