Piacenza / Clamoroso, Battaiola rifiuta il Piace e appende gli scarpini al chiodo: il motivo è incredibile
Il portiere sembrava ad un passo dalla squadra emiliana, ma nelle ultime ore c’è stato un vero e proprio colpo di scena. Ecco spiegato il motivo del rifiuto
La decisione è unica
Il portiere dopo una grande stagione in Serie C, nel corso dell’estate sperava di poter salire di categoria ed affermarsi tra i professionisti. Nessuna squadra, però, ha realisticamente fatto sul serio e subito dopo la doccia gelata è comunque arrivata un’offerta interessante da parte del Piacenza. La titolarità in Serie D e soprattutto un progetto che poteva portarlo ad ambire in qualche stagione alla promozione nella seconda serie del calcio italiano. Nelle ultime ore, però, c’è stato un vero e proprio colpo di scena visto che il calciatore ha rifiutato l’offerta del team di Maccarone ed ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni. Una decisione unica, visto che la sua scelta è stata quella di dedicarsi al rap. Ecco le dichiarazioni del calciatore.
Le parole di Battaiola
“Senza il giusto entusiasmo è meglio non fare certe cose, so che posso sembrare matto ma per fortuna non sono mai stato venale. Sono convinto che i soldi non comprano libertà, la felicità e l’entusiasmo”. Il portiere ha poi continuato: “Ho già fatto la gavetta non una ma ben due volte per conquistarmi sul campo il professionismo, ma a volte il mondo del calcio non è sempre bello come voi pensate. Certo mi ha dato tanto perché alcune emozioni non si dimenticano e ti rimangono nel cuore per sempre, ma la passione ogni anno dopo avere vissuto alcune situazioni andava sempre calando. Ho conosciuto tante belle persone che ora sono amici, altre che mi hanno trasmesso valori che porterò sempre con me ed altri che avrei preferito non incontrare mai. Detto questo preferisco appendere guanti e scarpini al chiodo e dedicarmi a ciò che mi piace realmente e mi fa stare bene”. Queste le ultime parole di Battaiola da portiere, adesso vedremo se riuscirà a farsi spazio anche in campo musicale.
Nicola Badursi
