Marco Manzi, doppietta e Rappresentativa Serie D: “Emozionante segnare, ma sono solo all’inizio. Virtus? Siamo un gruppo vero…”
“Io sono della Val Seriana, in montagna, in alto in alto. La strada è ancora lunga, non ho fatto nulla”. Poche parole, ma dirette e sincere bastano per inquadrare Marco Manzi: mezz’ala classe 2005 della Virtus Ciserano Bergamo. Animo da lavoratore, tipico della sua terra, umiltà e tanta voglia di imparare dai più esperti. A partire dal fratello maggiore, che da piccolino ammirava come i fratelli minori fanno con i più grandi, passando per i compagni di squadra come Careccia e Cazzola, da cui in ogni allenamento cerca di “rubare” qualcosa. Mancino come il suo idolo, Messi, domenica contro la Tritium ha siglato la prima doppietta in Serie D guadagnandosi la convocazione di Mister Giannichedda per uno stage dell’area nord con la Rappresentativa Serie D. Un’opportunità per mettere in mostra il suo talento insieme a tanti altri ragazzi classe 2005 e 2006, che rappresentano il futuro del calcio.
Sono passati un paio di giorni dalla doppietta, come stai?
“Sto bene, è stato emozionante non me lo aspettavo. Non credevo di fare doppietta, sono contento. Era nell’aria il gol, ci ero andato vicino nelle ultime partite. Era anche un obiettivo personale che mi ero posto. È arrivato in un momento in cui loro hanno avuto due occasioni importanti per andare in vantaggio, poi sullo scadere del primo tempo abbiamo segnato.”
Un anno dal tuo esordio in D, come sei cambiato?
“Io sono arrivato nell’under 15 e ho fatto tutta la trafila delle giovanili, poi l’anno scorso mi alternavo: mi allenavo con la prima squadra e magari scendevo il sabato a giocare con la Juniores. Le nove presenze che ho fatto l’anno scorso mi sono servite, poi conoscere il gruppo e i più grandi mi ha aiutato a crescere. So benissimo che non ho fatto niente, ci sono tanti aspetti su cui migliorare. Vado all’allenamento per questo e la strada è ancora molto lunga. Questo è un piccolo inizio che mi aiuta ad acquisire più fiducia per le prossime partite.”
Ora giochi da mezz’ala, è il ruolo che hai sempre fatto?
“Nelle giovanili ho fatto più il mediano davanti alla difesa. In Prima Squadra ho sempre giocato mezz’ala e in ogni partita imparo qualcosa perché non è un ruolo che ho sempre fatto. Guardo molto anche Samuele Careccia, che secondo me è un giocatore forte forte. Mi ispiro tanto a lui e cerco di rubargli il più possibile da ogni allenamento. Credo che, come idea di gioco, penso più come mezz’ala e magari l’anno scorso pensavo di più a stare dietro. Ora invece mi propongo di più in avanti, in area e domenica è arrivato il gol.”
Siete una squadra giovanissima, con un’età media di nemmeno 22 anni. Tredici punti nelle ultime sei partite, cosa è scattato?
“A parte Riccardo Cazzola, il capitano, e altri uno/due siamo tutti molto giovani. È il nostro punto di forza, siamo proprio una vera squadra. Secondo me questa è la nostra qualità e serve tanto in questo campionato. Abbiamo passato all’inizio un momento un po’ così in cui arrivavano le prestazioni e non i risultati. Siamo un gruppo che parla tanto anche dentro allo spogliatoio e questo ci ha aiutato a far arrivare i risultati dopo le prestazioni. Ce lo siamo detti nello spogliatoio: le prestazioni possono essere belle, ma il risultato è ciò che conta. Da lì è scattato qualcosa che ci sta aiutando in campo per arrivare alla vittoria”
Che lavoro sta facendo il Mister con voi ragazzi giovani?
“Il Mister (Ivan Del Prato n.d.r) ci aiuta in ogni allenamento, lui e lo staff ci seguono in settimana per preparare la partita al meglio. Ci conosce bene perché tanti di noi c’erano già l’anno scorso. Il lavoro che facciamo durante la settimana sta fruttando. È qui da un po’ di anni e ha sempre fatto buoni campionati.”
L’obiettivo stagionale della squadra qual è?
“Salvarsi il prima possibile. È un campionato difficile, siamo a -4 punti dai playoff ma anche +4 dai playout. Come si è visto si possono prendere punti e perderli con tutte le squadre. Domenica affronteremo il Desenzano, consapevoli di poter fare risultato. Con tanta fiducia vedendo ciò che abbiamo fatto nelle ultime sei partite.”
Il traguardo personale di Marco Manzi invece?
“L’obiettivo sicuramente è quello di dare continuità alle prestazioni e fare qualche altro gol perché è sempre piacevole. Però in primis c’è l’obiettivo di squadra quindi aiutarla a raggiungere la salvezza al più presto. Per me poi è un orgoglio immenso rappresentare una squadra di Bergamo da bergamasco, sono in questa famiglia da tanti anni. Da piccolo arrivavo prima al campo per vedere gli allenamenti della Prima Squadra ed ora essere lì è una bella sensazione. Per il futuro mi aspetto di arrivare più in alto possibile il sogno è giocare tra i professionisti.”
Asia Di Palma