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Fanfulla, delusione e rabbia per Vito Cera: “Io vado in giro a testa alta, altri devono riflettere”

Attraverso un comunicato ufficiale, il direttore sportivo del Fanfulla, Vito Cera, ha espresso tutta la propria delusione per la decisione di oggi, sottolineando come sia venuto a mancare il senso di responsabilità da parte della famiglia Barbati nei confronti della società. Il tentativo di mediazione tra le parti è stato vano e il ds è ancora più rammaricato perchè molte persone si erano interessate al Fanfulla, ma in seguito alla decisione di oggi sono state costrette a fare un passo indietro. Tra questi, l’imprenditore Francesco Izzo, il quale aveva già conosciuto l’amministrazione comunale e aveva iniziato ad entrare nel mondo della squadra lodigiana. Un nuovo tassello si aggiunge a questa vicenda complicata e, al momento senza via d’uscita.

La delusione e la rabbia di Vito Cera

“Sono deluso, amareggiato, arrabbiato e profondamente incredulo per quanto accaduto anche nella giornata di oggi. Pensavo e speravo che, da parte delle persone che avevano intentato causa contro l’Asd Fanfulla, prevalesse un senso di responsabilità dopo i tentativi di conciliazione e dopo che era stato illustrato loro lo scenario che si sarebbe venuto a creare a breve nel caso in cui non si fosse arrivati ad una risoluzione della questione. Invece sono dispiaciuto ancora di più perché, dopo quanto dato e fatto per questi colori in prima persona, ora devo comunicare che l’imprenditore che si era interessato ed era pronto ad investire nell’Asd Fanfulla, il Signor Francesco Izzo, è costretto a fare un passo indietro. Una figura di rilievo sul territorio, che aveva già mosso passi decisi ed importanti nel corso di queste ultime settimane per conoscere ancora meglio il mondo Fanfulla, incontrando inoltre anche l’amministrazione comunale e con cui io stesso avevo tessuto ottimi rapporti nell’ultimo periodo incontrandolo e sentendolo più volte al giorno. Comunicare che non si può attuare quanto prospettato e fortemente desiderato dal Signor Izzo a seguito degli avvenimenti di oggi mi dispiace davvero tanto e mi lascia senza parole. Così come sono costernato per quelle persone con cui si erano spese delle parole importanti, con cui ci si era impegnati in queste settimane facendo un grande lavoro con il responsabile dell’area tecnica Virginio Gandini e con quelle con cui il vicepresidente Crescenzio Tufo avrebbe risolto le pendenze entro il 25 giugno.”

I dubbi sul futuro

“Ora che fine faremo mi chiedo? Il Fanfulla in queste ultime settimane, anche se non avevo molti dubbi in merito, ho potuto constatare personalmente come sia una società desiderata da molti, con altri imprenditori di Lodi e del territorio che subito dopo l’estromissione e la sfiducia di Luigi Barbati dalla presidenza avevano dato la loro disponibilità a far parte di un progetto importante dando il loro apporto. Tornando ad oggi, cos’è accaduto si può spiegare semplicemente dicendo che a seguito dell’udienza di oggi, tenutasi presso il Tribunale di Lodi in merito alla causa promossa dalla famiglia Barbati contro il Fanfulla, il giudice ha rinviato la decisione bloccando di fatto ancora l’attività della società. La speranza era che il senso di responsabilità di queste persone prevalesse ma non è stato così ed adesso quindi l’imprenditore che aveva un importante progetto che voleva portare avanti con noi ha deciso di rinunciare visto che non ci sono più i tempi per realizzarlo.

Concludo con un pensiero: di una cosa sono certo, per questi colori ho dato più di me stesso e posso andare in giro a testa alta, altri invece dovrebbero riflettere”

Asia Di Palma