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Esclusiva Be.Pi Tv / Res Roma, Nagni: “Essere la bandiera della società è la cosa più bella”

In esclusiva per la nostra redazione ecco le dichiarazioni della centravanti Nagni. La bomber nel corso della seconda giornata ha segnato una rete fondamentale con la sua RES

Un grande gol domenica che è valso un punto importante. Quali sono state le sensazioni dopo la rete?

Un gol sicuramente importante perché siamo scese in campo un po’ contratte a causa della sconfitta contro il Pavia, secondo me immeritata dal punto di vista del gioco espresso. Sapevamo di aver perso un confronto diretto e questo un po’ ha pesato. Quando ci siamo trovate sotto di un gol da palla inattiva, abbiamo giocato condizionate. Con il gol del pareggio, per me estremamente importante perché avvenuto in una fase decisiva della partita, ho avuto la sensazione che ci avrebbe aiutato a sbloccarci e a rientrare subito in gioco”.

20 anni nella stessa squadra, con la numero 10 a Roma. Dopo gli otto re di Roma, lei è la prima regina?

“No Regina non lo sono, però giocare con la stessa squadra per 20 anni, la squadra della mia città, facendo un percorso che ci ha portato dai campionati regionali fino alla serie A, per poi ricominciare per contribuire a riportare in serie B ancora la mia Res, è un qualcosa che secondo me appartiene ad un calcio antico. Valori di appartenenza e amore per la maglia sono per me fondamentali. Ho preferito questa carriera che mi ha dato tantissime soddisfazioni permettendomi di conquistare tutto quello che poi ho meritato sul campo. Così è come se avessi fatto due carriere. Essere la bandiera di una società e il punto di riferimento per le più giovani è la cosa più bella che poteva capitarmi“.

In questi ultimi vent’anni ha vissuto in prima persona tutto il cambiamento del calcio femminile italiano. Mi sa dire se c’è qualcosa che le manca del vecchio oppure ci sono stati solo dei passi in avanti?

Nel corso degli anni le cose sono cambiate. Sicuramente sotto l’aspetto economico. Nei 5 anni di serie A della Res Roma non c’erano stipendi veri e propri, ma piccoli rimborsi, quindi molte ragazze lavoravano proprio come me, e ci si allenava la sera, bisognava ottimizzare per cercare di crescere, e su questo la Res è stata una società con idee chiare che ha subito capito che al centro del progetto c’era prima di tutto l’atleta, e anche senza opportunità economiche importanti, non ci hanno mai fatto mancare nulla. IO MI SENTIVO UNA PROFESSIONISTA! Sono esperienze difficili da spiegare sopratutto a chi si affaccia adesso nel mondo del calcio femminile, giocare per un senso di appartenenza e per amore di una maglia non è da tutti. Con me c’erano, e oggi ci sono ancora, Fracassi, Coluccini, Simeone, Liberati tutte cresciute ed allenate da Fabio Melillo (attualmente Coach Ternana femminile) che ci ha trasmesso tutti questi valori fondamentali nel calcio, ma sopratutto importantissimi nella vita. Oggi le ragazze usufruiscono di un percorso diverso ma sempre non adeguato rispetto al calcio maschile”.

Con la sua RES, qual è l’obiettivo di squadra e soprattutto l’obiettivo delle marcature personali?

L’obiettivo è sicuramente la salvezza, sappiamo che giochiamo un campionato difficile con tanti top club. A livello tecnico-tattico e fisico, la serie B è cresciuta tantissimo ed è da considerarsi quasi come un campionato di A2, strutturato in maniera veramente eccezionale, con 16 squadre e 30 partite. Una formula che a me piace veramente. L’obiettivo sarà molto difficile da raggiungere, dovremmo andare oltre gli ostacoli che si presenteranno, pensando partita dopo partita. Personalmente mi piace giocare per la squadra e non per me stessa, è più importante che la squadra raggiunga il risultato“.

In conclusione una domanda da scouting, c’è qualche nuova compagna che l’ha sorpresa e che secondo lei può arrivare davvero lontano?

“Anche quest’anno la Società ha saputo creare il giusto mix tra giovani prospetti molto interessanti e calciatrici con alle spalle diversi campionati di livello. Abbiamo tante ragazze giovani in squadra veramente talentuose che stanno crescendo e migliorando giorno dopo giorno e fare dei nomi è difficile. Però posso dire che da noi più esperte avranno sempre un aiuto per. Però devono sapere che per arrivare in alto serve tanta volontà e tanto sacrificio. Se proprio devo citare dei nomi mi viene di nominare Martyna Duchnowska giocatrice con una forza fisica incredibile che non ha ancora fatto vedere le sue qualità, ma sono sicura che in questo campionato potrà fare la la differenza; Sara Pezzi che conoscevo quando era nel settore giovanile della As Roma e che rivista dopo qualche anno ha avuto miglioramenti incredibili. Purtroppo non ha potuto ancora mostrare tutte le sue qualità per un piccolo infortunio, ma, nonostante la giovane età è una giocatrice di una professionalità incredibile e con doti tecniche tattiche che contribuiranno sicuramente al raggiungimento dell’obiettivo della squadra”.

Nicola Badursi