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Esclusiva Be.Pi TV / Parla Panatti della Folgore: “Possiamo giocarci la vittoria del campionato”

In esclusiva per Be.Pi TV ha parlato il centrocampista della Folgore Caratese Angelo Panatti. Ecco tutte le sue dichiarazioni sull’avvio di stagione dei brianzoli

Un avvio di stagione turbolento con un cambio di mister. Cosa non ha funzionato con Espinal?

“Secondo me non è che c’è stato qualcosa che non ha funzionato, hanno inciso tanto i troppi infortuni. Abbiamo iniziato subito con Rizzo che si è rotto il ginocchio e poi mi sono fatto male io, poi si è fatto male Diop ed anche Confalonieri. Tanti giocatori potenzialmente titolari si sono fatti male e siamo andati un po’ in difficoltà, soprattutto perché si trattava di giocatori importanti”.

Come lo spogliatoio ha preso la decisione del suo addio?

Io personalmente ero legato al mister, infatti lo avevo sentito anche per andare a Crema. Dispiaciuto a tutti che è andato via ma noi alla fine siamo giocatori lo facciamo di lavoro e quello che decide la società, lo prendiamo e rispettiamo le scelte della società”.

Nonostante il cambio mister, non sembra esserci stato il cambio di marcia desiderato, come si può uscire da questa situazione?

“Io ti dico che se rivedo la partita il 4-0 è un risultato un po’ pesante. Noi abbiamo avuto un blackout di un quarto d’ora/venti minuti nel secondo tempo. Sicuramente ne possiamo solo uscire con il lavoro, correndo più degli altri e se c’è bisogno di picchiare, bisogna picchiare. Dobbiamo maturare un po’ e cercare di capire quali sono i momenti della partita. Ci tengo a precisare che una batosta del genere fa male, perché fa male ma può sempre servire per riportare tutti con i piedi per terra”.

Affidare il team all’allenatore della Juniores, per te è stata la scelta giusta?

“Per quello che ho visto io, ho trovato un mister pronto per quello che fa. Un tecnico deciso con le sue scelte e di conseguenza può essere la scelta giusta. Poi io sono sempre in completo accordo con quello che fa la società e sono contento di questo mister che mi sembra una persona apposto, un uomo e che conosce l’ambiente molto bene”.

Dopo i recenti innesti e il probabile arrivo di un altro grande centrocampista come Laribi, quali sono i vostri obiettivi?

“Laribi è arrivato ieri e si è allenato con noi, poi non so se ha firmato o meno. Secondo me l’obiettivo è sempre quello poi tra il vincere e il dire dobbiamo vincere ci passano davvero tante cose. La squadra è stata costruita per questo ed abbiamo tutte le potenzialità per poter restare lì davanti. Con questi nuovi innesti, io sono dell’idea che possiamo giocarci la vittoria del campionato, però ti ripeto ogni cosa va fatta con criterio. Ora dobbiamo pensare partita per partita e puntare a risollevarci trovando anche la nostra forma. Poi quando arriveremo ad Aprile, Marzo capiremo la nostra dimensione cioè quella di restare il più in su possibile”.

Quattro partite con un minutaggio in continuo crescendo. Una rete ed un assist, quali sono i tuoi obiettivi?

La mia priorità quest’anno è innanzitutto recuperare. Perché comunque io sto giocando non al 100% perché ho un problema al tendine che non mi permette di strappare o di calciare e di conseguenza sono un po’ limitato”.

Nonostante la grande concorrenza conti di avere un ruolo da protagonista per tutta la stagione?

Io mi sento un calciatore importante, poi dico che ogni domenica è a se. Se dovessi rimanere in panchina per qualche domenica sicuramente lo accetterei, ma poi ci sono i miei compagni con cui siamo allo stesso livello e sono giocatori importanti per la categoria. Poi logicamente queste sono decisioni che spettano al mister

Sono tantissimi i club di D in cui hai giocato, quale ti ha lasciato il miglior ricordo?

Sicuramente la Virtus Bergamo l’anno scorso perché ho trovato un ambiente sereno oltre che tanti compagni che poi sono diventati tanti amici con cui mi sento ancora. Credo che anche a Folgore si possa ricreare questo ambiente, poi questo ripeto che è un sogno per chi gioca in Serie D. Hai la palestre, la piscina, hai un’infinità di campi, il presidente è presente ed inoltre ti da anche buona visibilità. Alla fine se sono qua a Carate è per fare uno step in più di categoria per poter dire di giocare per poter vincere il campionato. Sicuramente qua si può fare molto bene”.

Hai giocato con tanti giocatori che adesso sono in A, chi più di tutti ti ha sorpreso?

“Ti dico Dimarco perché era praticamente uguale ad ora e non è cambiato di una virgola. Il più forte con cui ho giocato però è Di Gregorio. Secondo me lui si vedeva che in porta era proprio fuori categoria e credo che più di tutti abbia meritato di poter arrivare fino a lì”.

Nicola Badursi