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Davide Sancinito in ESCLUSIVA: “Con la Cairese non è andata bene, ma posso dare tanto…”

Il centrocampista dopo la rottura con la Cairese ha rilasciato un’intervista in ESCLUSIVA a Be.Pi TV. Ecco le dichiarazioni.

Davide, cosa non ha funzionato in questa esperienza con la Cairese?

“Tutto. Non è andato bene nulla praticamente. Un’avventura che è partita male sin dall’inizio, forse le aspettative erano troppo alte. I risultati sono arrivati a singhiozzo. Poi è stato cambiato il mister ed il nuovo tecnico ha voluto fare un po’ di rivoluzione e che a mio parere non ha avuto tanta empatia”.

Il motivo per cui con la Cairese non è andata al meglio, può essere legato all’importanza della piazza?

Ci ho pensato e potrebbe essere anche quello. Comunque l’ambizione e il livello organizzativo delle piazze era sicuramente più elevato. Quindi ti dico che quello potrebbe essere. Però ti dico anche che ad Albissola siamo partiti per vincere, ma si parla comunque di un paesino minuscolo e siamo riusciti comunque a conquistare due promozioni”.

Hai già un’idea su quale sarà il prossimo club?

Mi sto già allenando con un altro club che fa parte dello stesso girone della Cairese. Adesso stiamo cercando un accordo e poi vediamo. Sto molto dietro a questa situazione”.

Cosa può dare e quanta voglia di dare ha ancora Sancinito?

Voglia ne ho ancora tanta. Non mi sento né arrivato né a fine carriera, quindi ti dico che potrei ancora dare qualcosa. Ho soprattutto ancora tanta voglia di divertirmi, anche perché forse è proprio quello che mi è mancato in campo aldilà dei risultati ottenuti con le squadre”.

Un punto fisso per le più importanti piazze liguri. Quale ti ha lasciato il ricordo più bello?

Sicuramente Albissola è stata la piazza dove ho vinto due campionati di fila ed è anche stata quella che mi ha fatto esordire nel professionismo. In pole position ci metto Albissola. Anche ad Imperia è stata una bella tappa, dove ho vinto il campionato di Eccellenza e sono stato benissimo anche l’anno dopo in Serie D, sono ritornato l’anno scorso dove volevamo vincere ancora ma non ci siamo riusciti. Alla fine, però, abbiamo fatto un buon campionato e sono sempre stato bene”.

Classe 87, ne hai viste di cotte e di crude. Quali sono le differenze maggiori da quando hai iniziato fino ad oggi?

Cambiato totalmente perché io avevo iniziato tra i grandi nel 03/04. Il livello era altissimo e non c’era la regola dei giovani, di conseguenza si giocava solo se si era bravi. Cambiato tanto anche a livello fisico, dove se adesso non hai una preparazione adeguata non puoi proprio scendere in campo. Forse si è andati troppo verso l’altro rovescio della medaglia perché si pensa più a correre che a far correre la palla. Adesso si studia di più la squadra avversaria anche grazie alle televisioni e i social, prima leggevi il giornale del lunedì e speravi che la squadra della domenica sarebbe stata grossomodo la stessa”.

Nicola Badursi