Federica D’Auria: dalla passione per la musica al legame del gruppo Cesena. “Nel luogo perfetto per crescere. Gama e Salvai? Da loro ho imparato molto.”
Federica D’Auria, 20 anni e le idee chiare sul proprio percorso: “Cesena è l’ambiente perfetto per crescere”. Ruolo difensore, D’Auria ha trascorso sei anni nelle giovanili della Juventus e ha maturato una grande consapevolezza perché, si sa, crescere in un vivaio professionistico ti consente di lavorare sotto tanti punti di vista. Per lei, dopo molti sacrifici e duro lavoro, è arrivata anche la convocazione con la Prima Squadra della “Vecchia Signora” in Coppa Italia: “Quella convocazione è stata motivo d’ orgoglio per me dopo gli anni passati nelle giovanili della Juventus, sicuramente ero molto soddisfatta e dentro di me c’era solo tanta voglia di dimostrare, anche per ripagare la fiducia nei miei confronti.” Vivere a stretto contatto con giocatrici dello spessore di Sara Gama e Cecilia Salvai le ha permesso di imparare molto e mettere nel suo bagaglio personale diversi consigli che ha portato con sé anche a Cesena. In Romagna, D’Auria sta vivendo un momento magico insieme a tutta la squadra guidata da Alain Conte: quarto posto al pari del Parma, alle spalle di Lazio e Ternana a -2 punti. “Il capitano e altre ragazze che sono al Cesena da tanti anni ci hanno trasmesso questo forte legame con la Romagna, ci hanno fatto capire il valore di questa maglia e infatti cantare a squarciagola ‘Romagna Mia’ è un nostro rito ormai.” Un gruppo unito, dentro e fuori dal campo, che riesce a lavorare in armonia per creare la sinfonia perfetta la domenica. L’ultimo turno prima di Natale prevede il big match con il Genoa, Federica e le compagne sanno le insidie che possono trovarsi di fronte e per questo stanno preparando al meglio la partita per chiudere il 2023 con un sorriso e cantare tutte assieme davanti ai propri tifosi.
Domenica è arrivato il primo pareggio dopo otto vittorie consecutive. Avete ribaltato la gara con l’H & D Chievo Women, poi loro hanno pareggiato. Cosa vi è mancato per vincere?
“Domenica è stata una partita complicata, loro sono state subito molto aggressive e probabilmente abbiamo subito questa loro pressione che è stata una costante nell’arco della partita. Non siamo state brave a mantenere la mente lucida e ad imporre il nostro gioco, gestendo la partita come volevamo fare. Ma resta un buon punto che ci portiamo a casa dopo 95 minuti combattuti.”
In quali aspetti credi di essere migliorata dal tuo arrivo al Cesena e dove pensi di poter ancora migliorare?
“Credo che il Cesena sia un ambiente perfetto per crescere, è la mia prima esperienza tra le grandi e mi sento maturata dal punto di vista calcistico, soprattutto nel sapere come utilizzare il mio fisico al meglio. La squadra mi ha aiutata molto a sapermi valorizzare come giocatrice ma ho ancora da migliorare nella maturità in campo, nella velocità di pensiero e di giocata e altri aspetti su cui lavoro giornalmente.”
Tu hai trascorso tanti anni alla Juve fatti di esperienze importanti come la finale scudetto dello scorso maggio: quella sconfitta cosa ti ha insegnato?
“Quella sconfitta è stato un momento importante del mio percorso che mi ha lasciato tanta voglia di rivalsa. È come se avessi ancora qualcosa in sospeso ed è una cosa che mi porto in campo. Ma quello che mi ha insegnato di più è che non si può sempre vincere e che da queste esperienze ne devi trarre il meglio, anche se in quel momento preciso sembra che possano segnarti solo negativamente.”
Hai esordito con la prima squadra in Coppa Italia, ci racconti l’emozione di quel momento? Cosa conservi con te ogni giorno di ciò che hai visto tra le grandi con giocatrici come Gama e Salvai?
“Quella convocazione è stata motivo d’ orgoglio per me dopo gli anni passati nelle giovanili della Juventus, sicuramente ero molto soddisfatta e dentro di me c’era solo tanta voglia di dimostrare, anche per ripagare la fiducia nei miei confronti.
Quello che conservo del tempo che ho potuto trascorrere con giocatrici come Gama e Salvai sono sicuramente la passione e la dedizione che costantemente ci mettono nel loro lavoro. Quella voglia di continuare a dimostrare a se stesse, nonostante i successi già archiviati, di essere all’altezza. Ho potuto apprendere molto dalle loro storie ed è stata una fortuna poterle viverle nel contesto calcistico e credo siano un esempio per tutte le ragazze che voglio arrivare a quei livelli.”
Siete una squadra molto giovane e dall’esterno si vede che si respira una bella atmosfera. Vi abbiamo viste cantare “Romagna Mia” dopo la rimonta con la Res Women. Ci sveli qualche curiosità di questo gruppo?
“Siamo un bel gruppo, ci sono elementi più giovani, per la maggior parte, che hanno tanta voglia di fare e di dimostrare e altre ragazze invece con più esperienza che d’altra parte trasmettono la loro passione e si rendono sempre disponibili per unire e aiutare il gruppo a maturare. Il capitano e altre ragazze che sono al Cesena da tanti anni ci hanno trasmesso questo forte legame con la Romagna, ci hanno fatto capire il valore di questa maglia e infatti cantare a squarciagola ‘Romagna Mia’ è un nostro rito ormai .
È un gruppo in generale molto umile e ognuno porta in campo la sua storia e la propria personalità e in questo l’ambiente ti permette di sentirti a tuo agio esprimendoti poi al meglio in campo. Con le ragazze passiamo tanto tempo insieme anche fuori dal campo e questo aiuta a fortificarci come gruppo e a trovare anche una buona sintonia in campo.”
Ti abbiamo vista anche suonare il pianoforte, la musica è una tua passione?
“Quando ero piccola a scuola mi davano lezioni di pianoforte, non ho mai frequentato dei corsi o fatto lezioni, ma da quel momento mi è sempre piaciuto e ogni tanto mi metto lì per imparare qualche canzone nuova, sicuramente è un modo in cui mi piacere passare il tempo. In generale la musica la considero una passione, è presente in molte parti della giornata come quando cucino o provo a concentrarmi per la partita, mentre a volte la ascolto solo per il gusto di farlo.”
Nell’ultima sosta per le Nazionali sei stata convocata da coach Grilli nell’Under 23. Quanto ti rende orgogliosa far parte di quel gruppo? Tra meno di due anni ci saranno gli Europei, ti vedi lì con la Nazionale Maggiore?
“Indossare la maglia della Nazionale ha un valore unico e quando mi capita di essere convocata è sempre una bella emozione. Lo prendo come un premio per l’impegno che ci metto giornalmente e ne sono molto orgogliosa. Per quanto riguarda il futuro non mi piace parlarne, non so se potrò presenziare agli europei con la nazionale maggiore, sicuramente sarebbe un sogno, ma al momento penso solo a lavorare giorno per giorno cercando di migliorarmi sempre.”
Come sta preparando il match di domenica con il Genoa mister Conte?
“Col Genoa sarà sicuramente una partita difficile, come d’altronde lo sono tutte in questo campionato così competitivo, e stiamo cercando di prepararci al meglio come facciamo settimanalmente per la partita del weekend. Il mister, come sempre, ci trasferisce serenità e fiducia e cerca di tenerci sul pezzo ogni allenamento per arrivare pronte alla partita e cercare di dare tutti il massimo per provare a vincere.”
Asia Di Palma