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Mister Mandola

Esclusiva Be.Pi: Vogherese / Le dichiarazioni di Mandola: “Vado via commosso da Voghera”

Ha parlato in Esclusiva per Be.Pi Tv il tecnico Mandola dopo l’esonero con la Vogherese. Ecco le parole da parte del mister visibilmente commosso per quanto accaduto in queste ultime ore

Cosa ha portato a questa decisione da parte della società?

Io sono caduto dalle nuvole quando mi è arrivata questa notizia, perché comunque sin dal principio erano chiari gli obiettivi societari ed anche il budget della squadra con un progetto che si sarebbe dovuto fondare sui giovani. Sin dai primi incontri con il presidente era ben chiaro il fatto che ci volesse un po’ di pazienza per far crescere questi ragazzi e poi centrare l’obiettivo. La prima cosa è lo stupore, visto che comunque sono rimasto sorpreso. Detto questo io non ho avuto nessun tipo di problema con la società né con l’ambiente, nemmeno con i tifosi. Penso di non aver mai ricevuto così tanti messaggi in vita mia in 24h, tra tifosi squadra e tifosi vicino alla società. Da quello che mi è stato detto, il presidente ha ritenuto giusta questa scelta perché comunque io chiedevo una struttura societaria ed un’organizzazione maggiormente performante rispetto a quella che poi era la realtà dei fatti. Non c’è mai stato comunque un vero e proprio scontro, io non ho litigato con nessuno e nessuno ha litigato con me. Sicuramente non è una scelta relativa ai risultati. Per quello che era il nostro obiettivo, per quello che era l’obiettivo della Vogherese in generale e per quello che era il valore della nostra squadra in generale. Noi abbiamo fatto benissimo. Abbiamo fatto 4 prestazioni in cui abbiamo tenuto, non bene ma di più. I tre punti contro il Ligorna sono meritati, noi quella partita l’abbiamo meritata. Abbiamo giocato una grande gara anche contro la Sanremese e paradossalmente pure con la Fezzanese, dove abbiamo preso due gol su due episodi e gli ultimi due su contropiede. La squadra stava rispondendo bene e pienamente consapevole di quello che facevamo. Eravamo in un percorso di crescita e perfettamente allineati con i discorsi societari”.

Cambierebbe qualcosa della sua esperienza se potesse tornare indietro?

“Fondamentalmente no, io ripeto sono sorpreso dell’epilogo. Per me stava andando tutto secondo i piani e la prova è l’affetto che la piazza ha dato in questi mesi. La prova arriva anche da tutto l’ambiente calcio, che è stato accolto da grandissimo stupore. Nessuno se lo aspettava, noi stavamo facendo bene. Come progetto tecnico, io avrei rifatto le stesse cose.

Secondo lei dove poteva condurre questa squadra?

“Logico che le ambizioni di un allenatore sono sempre quelle di fare il massimo. Se potessi, vorrei vincere la Champions League però razionalmente ti posso dire che questa squadra la salvezza la raggiungeva senza alcun problema. Non ci veniva dato il valore oggettivo sulla carta, ma so di aver scelto insieme al direttore ogni singolo giocatore. Tutti i calciatori li ho scelti per il nostro stile di gioco. Noi eravamo assolutamente in grado di poterci salvare. Io mi aspetto che la squadra faccia punti e ne faccia anche tanti nel corso dei prossimi incontri, visto che iniziano partite più alla nostra portata. Con o senza di me, adesso arriveranno i punti. La squadra era quasi pronta anche dal punto di vista tecnico secondo le mie richieste. Poi chiaro che essendo giovani, la variabile poteva essere avere un filotto positivo o meno e quello magari ci avrebbe portato a toglierci qualche soddisfazione in più e dare gratificazione alla piazza che merita tanto tanto tanto. Io vado via commosso dal Voghera“.

Ha qualcosa da dire ai giocatori oppure alla dirigenza?

Ho da fare ringraziamenti a tutti. Io sono grato alla società e soprattutto al direttore D’Agnelli per l’opportunità che mi è stata concessa. Sono grato ai calciatori che hanno scelto di venire a Voghera per il progetto tecnico che gli è stato presentato e sono ancora più grato perché hanno creduto in me e messo in pratica ciò che gli è stato detto. Ho dei ringraziamenti speciali per le persone vicine alla dirigenza come Andrea Cavaliere, Giorgio e Giulio Passadori, Angelo, Sergio, Riccardo Chiodi ed anche per la stampa. Infine ci tengo anche a ringraziare tutto il mio staff a cui ora va il mio supporto incondizionato e il grosso augurio di continuare quanto iniziato insieme. Sono state persone che spesso nell’ombra mi hanno dato la possibilità di lavorare come volevo. Io sono grato a questa piazza, perché davvero io non ho mai ricevuto un’accoglienza così in vita mia. Sembrava (faccio una battuta) di stare nel mio paese di origine. Un posto in cui tutti mi volevano bene, tutti facevano il tifo per me e mostravano tanto affetto. Questo è senza ombra di dubbio il rammarico più grande. Io sono uno che da tutto al 100% sempre, sono un determinato, un focoso a volte proprio come i nostri tifosi. Però quando ho ricevuto questa accoglienza io ho fatto di più e sono andato oltre quello che mi era umanamente possibile. Sentivo un senso di gratitudine da dover colmare davvero enorme”.

Nicola Badursi