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Sport in Costituzione, Pedrazzini: “Un’ottima notizia, ma non dimentichiamo le difficoltà della Riforma”

Ieri è stata una giornata storica per lo sport: dopo 75 anni è finalmente entrato nella Costituzione Italiana. La Camera ha approva all’unanimità la proposta di legge per l’inserimento della tutela dello sport nella Costituzione, aggiunta come modifica all’articolo 33. Tale articolo parlava già di arte e scienza e da ieri ha subito una modifica: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. In merito a questa novità, si è espresso il presidente del Comitato Regionale Lombardia LND, Sergio Pedrazzini, che ci ha tenuto a sottolineare quanto questa decisione riconosca i valori fondamentali dello sport che la LND da sempre promuove. Inoltre, il Presidente ha rimarcato quanto la Riforma dello Sport abbia danneggiato il settore dilettantistico e spera, dunque, che questa tutela dello sport prevista dalla Costituzione possa essere applicata alla realtà.

Le parole di Sergio Pedrazzini

“Come Comitato Regionale Lombardia LND è con grande soddisfazione che apprendiamo dell’inserimento dell’attività sportiva nella Costituzione. L’articolo 33 viene arricchito non solo da una maggiore importanza assegnata allo sport, ma soprattutto attraverso il riconoscimento dei valori fondamentali come quelli educativi e sociali che Lega Nazionale Dilettanti promuove fin dalla sua fondazione.”

Nelle parole del Presidente del Comitato Regionale Lombardia LND un diretto riferimento alla Riforma dello Sport, entrata in vigore lo scorso 1° luglio, che ha danneggiato le società dilettantistiche. “L’auspicio è che questa ottima notizia non rimanga solamente fissata in una frase, ma che sia espressione della realtà. In questo contesto non possiamo evitare di rimarcare le difficoltà che noi e le società dobbiamo affrontare a causa di una Riforma dello Sport che non tiene conto proprio di quei valori fondamentali dello sport di base. Una Riforma nei confronti della quale continuiamo a manifestare grande disappunto.”

Asia Di Palma