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“Non me la sento di fare da garante ai giocatori della Vogherese!”- Mr. Gori ai microfoni di Be.Pi Tv

Dopo l’ennesima diatriba, tra giocatori e società, per la questione mensilità e il susseguirsi di botta e risposta tra lettere dallo spogliatoio e video-comunicati, anche il neo-allenatore della Vogherese Mattia Gori è ufficialmente ai saluti.

Buongiorno Mister, ci spieghi cos’è accaduto?

“A seguito di ciò che è successo (i tanti addii, la “lettera” dei giocatori e il video-risposta del presidente, ndr.), i programmi sportivi della Vogherese sono mutati. Di conseguenza, dato il cambiamento tra la situazione iniziale di quando sono arrivato e quella di una settimana dopo, il progetto non mi stimolava più. Avevamo, addirittura, già trovato l’accordo con 9 giocatori molto validi per la prima squadra, ma a causa della confusione mediatica, si sono giustamente tirati indietro. Dico “giustamente” perché non me la sento di fare da garante per i ragazzi, sia in ambito sportivo che economico”.

Come mai tale scelta?

“Nonostante i miei soli 32 anni, è da quindici che alleno e non ero ancora entrato a contatto con circostanze del genere. Non voglio essere associato a certe situazioni. Di fatti, ho pensato fosse meglio fare un passo indietro, ora, anziché trovarmi in mezzo ad una burrasca a metà stagione. Fortunatamente, non ero ancora stato tesserato, poiché stavo terminando a Coverciano il corso Uefa A, per ottenere il patentino. Come ho dimostrato finora in carriera, non ho problemi a viaggiare e ad allontanarmi da casa per allenare. Al momento non ho nessun vincolo contrattuale”.

Nonostante i pochi giorni da rossonero, cosa racconti della piazza?

“Ringrazio davvero i tifosi che mi hanno inviato moltissimi messaggi di sostegno. Ho provato a rispondere a tutti, ma erano davvero tantissimi. Ho ricevuto anche numerose chiamate sia dai componenti della “piazza”, sia da membri della società. Mi hanno dato grande affetto in così poco tempo”.

Il tuo rapporto con Cavaliere?

“Con il Presidente Cavaliere non c’è stata nessuna discussione. Dopo avergli manifestato le mie intenzioni, per un paio di giorni ha provato a persuadermi per rimanere a Voghera. Ma quando gli ho spiegato le motivazioni del mio “ripensamento”, ha capito la situazione. Su questo punto di vista è stato professionale”.

Con il direttore sportivo D’Agnelli?

“Conoscevo già Rino e mi è dispiaciuto lavorare insieme per solo una settimana. Come dicevo prima, avevamo chiuso una serie di tasselli importanti in entrata. Ero in corsa anche per tanti atleti under validi. Sono in ottimi rapporti con i ds dei settori giovanili di Torino, Novara e Verona ed ero in procinto di portare alcuni ragazzi da valorizzare. Alla fine, non dovrebbe arrivare nessuno, dato che non ci sono particolari certezze. Tali calciatori, come me, non erano ancora stati messi sotto contratto, dato un guasto del portale”.

Ora che farai?

“Ho finito da poco il corso Uefa A. Ho pianificato con il mio vice di seguire un po’ di ritiri in montagna. È difficile trovare una squadra a metà luglio. Ascolterò comunque ogni proposta, non ho problemi a cambiare girone. Sono in una fase della carriera, dove devo valutare ogni scelta con grande lucidità, per poter continuare a migliorare”.

Andrea Vignola