Top

Non si calmano le acque in casa Fanfulla: scontro interno alla società

La vicenda Fanfulla è diventata una vera e propria telenovela con nuovi episodi giorno dopo giorno. Negli scorsi giorni, il vicepresidente Enzo Tufo era apparso in una conferenza stampa con l’avvocato Davide Cavicchi lasciando trasparire un velo di speranza verso una possibile soluzione. Nell’ultima udienza, il giudice del processo cautelare aveva ridato i poteri all’attuale dirigenza e il vicepresidente Tufo aveva rivolto un ultimo appello a Barbati per fare in modo che l’ex presidente ritirasse la causa contro il Fanfulla e la società potesse fare progetti per il futuro. Il Fanfulla non ha potuto operare per un mese e tra dieci giorni apriranno le iscrizioni alla prossima Serie D, che termineranno il 14 ma attualmente la vicenda appare ben lontana da un lieto fine.

Le tappe della vicenda

La decisione del giudice di venerdì aveva ridato i poteri all’attuale dirigenza e il ds Cera era tornato ad operare per costruire la squadra in vista della prossima stagione nonostante tutte le difficoltà. Il ds aveva più volte ribadito quanto lui e Gandini stessero lavorando giorno e notte per trovare una soluzione e rivelando che l’imprenditore Francesco Izzo, interessato al Fanfulla, era stato costretto a fare un passo indietro dopo le ultime vicende. Poi, l’11 giugno Vito Cera aveva comunicato di aver parlato con Barbati e che si sarebbero incontrati il lunedì seguente con lo scopo di trovare un accordo. Dopo l’incontro, il ds Vito Cera e Virginio Gandini si erano presentati davanti alle telecamere ottimisti e speranzosi di poter fare una stagione importante. Ottimismo che si è affievolito nei giorni seguenti: infatti, il vicepresidente Tufo aveva parlato al Cittadino di Lodi comunicando che del documento, che avrebbe dovuto presentare Barbati per ritirare la causa, non c’era traccia. Durante queste settimane, l’ira dei tifosi è aumentata sempre di più e alcuni supporter hanno appeso per le strade di Lodi diversi striscioni contro Barbati: “A Lodi hai finito non sei più gradito”; “Liberate il Fanfulla”. Striscioni che avevano infuriato Cera, il quale, attraverso un video sui canali ufficiali, aveva chiesto rispetto per Barbati e la sua famiglia.

Scontro interno tra Cera e Tufo?

Come riportato dal Cittadino di Lodi, lo scorso lunedì Gandini voleva dimettersi. Cera e Gandini hanno parlato per la prima volta dell’ipotesi fallimento e il ds ha attaccato Tufo: “Devo dirlo: Tufo non può fare calcio. Ci sono delle dinamiche e dei tempi che lui proprio non conosce”. L’assemblea è stata convocata per il 10 luglio, ma fino a quel giorno la società non potrà operare e la situazione è molto tesa anche tra Cera e Tufo. Le pendenze che erano da pagare entro il 25 giugno non sono ancora state saldate e se non accadrà nei prossimi giorni si va verso la resa. Al momento la situazione di tensione interna potrebbe portare alle dimissioni di Cera, secondo quanto riportato dal quotidiano locale. Una vicenda che tiene in sospeso moltissime persone: collaboratori, settore giovanile, giocatori, tifosi e amministrazioni comunali.

Fonte: il Cittadino di Lodi

Asia Di Palma