La Solbiatese annuncia il restyling: presentato il nuovo logo tra tradizione e innovazione
Sulla scia di quello che sta accadendo in molte società professionistiche, la Solbiatese ha avviato un progetto di restyling. Conservare la tradizione di una società ultracentenaria, ma muoversi verso il futuro sempre più innovativo e attento ai temi più sensibili. Per questo, la società nerazzurra ha presentato un nuovo logo che si fonda sulle origini della società, nata nel 1911, ma con uno stile moderno e al passo coi tempi. Il logo si aggiunge ad un processo già in atto da diverso tempo in casa Solbiatese che ha visto la nascita della Squadra Femminile e il progetto di sostenibilità ambientale “Play for the planet”. Come annunciato dalla società, le novità non sono ancora finite: questo è solo l’inizio.
Il comunicato ufficiale
“RESTYLING SOLBIATESE
La società Solbiatese Calcio 1911 è fiera di presentare il suo nuovo logo.
Comincia una nuova tappa nella storia della Solbiatese, che cambia pelle modernizzando il proprio brand per stare sempre più al passo coi tempi.
La nostra società, storica realtà calcistica con un glorioso passato, ha sempre lo sguardo rivolto verso il futuro. Proprio per questo ha deciso di attuare un’importante politica di restyling a partire dalla stagione sportiva 2023/24. Il primo passo sarà proprio l’introduzione e la presentazione del nuovo logo che riprende in maniera futuristica e innovativa una parte del logo storico del club.
È fondamentale per noi non perdere la nostra tradizione, i nostri valori e la nostra identità derivanti dal passato, rendendo sempre più la “Solbia” un brand riconoscibile, anche attraverso progetti e ideali rinnovati.
Dunque, dopo l’istituzione della squadra femminile, ormai una realtà consolidata del nostro ecosistema, e la presentazione del progetto di sostenibilità ambientale e sociale riassunta in “Play for the planet”, aggiungiamo un altro tassello al nostro processo di rinnovamento. Ma le novità non sono finite qui, Stay tuned!”
L’orgoglio della presidente Silvia Gatti
“Presentare un nuovo logo è sempre un passo importante per una società calcistica. Il rinnovamento non vuole spezzare il legame con il passato ma rafforzarlo ancora di più. Siamo fieri di essere una società storica che negli ultimi anni sta tornando, grazie al patron Claudio Milanese , al lavoro e alla passione di tutti, a categorie più consone. Siamo ambiziosi e il re-branding va proprio in questa direzione. Cercavamo un logo che rappresentasse tutti i nostri valori: amore per il calcio, storicità, apertura, inclusione e rispetto per il nostro pianeta e Stefano Castiglioni, che ringraziamo di cuore per tutto, lo ha realizzato in maniera egregia”.
Le parole del grafico ideatore del logo
Le parole di Stefano Castiglioni: il grafico che ha ideato tecnicamente questo nuovo logo
“Volevamo un segno grafico che contenesse la tradizione, ma che fosse riconoscibile come brand, in linea col recente restyling grafico di molte società calcistiche professionistiche. Siamo partiti dall’emblema della Solbiatese dei gloriosi anni a cavallo tra i ’60 e i ’70 del secolo scorso, duranti i quali la “Solbia” raggiunse l’apice del proprio percorso calcistico. La lettera S del vecchio emblema è stata ruotata di 11° – 1911 è infatti l’anno di fondazione della Società -ed è stata circoscritta dalla “C” quella di “calcio” una lettera che contemporaneamente è anche una circonferenza aperta che simboleggia valori importanti per l’attuale società, come l’inclusione, lo scambio, l’attenzione al pianeta. Infine lo sfondo. Nero. Come i colori originari della Società. Fu infatti con l’avvento della famiglia Carabelli alla presidenza (appassionati tifosi dell’Inter) che la Solbiatese divenne nerazzura
C’è un logo per la squadra maschile ed uno per la squadra femminile, disegnati appositamente, e dietro tutte le divise -prosegue Castiglioni- ci sarà il playoff “Play for the Planet” che abbiamo da poco presentato e sarà il leitmotiv di questo nuovo capitolo. È un passo deciso in avanti, che riteniamo possa essere fondamentale e anche rivoluzionario”.
Asia Di Palma