Fatti gravi si sono verificati al termine della sfida persa dalla Pistoiese contro il Sasso Marconi in trasferta. A questo proposito, è intervenuto il presidente orange Sergio Iorio per ricostruire e condannare con fermezza i fatti. LA VICENDA Ieri la Pistoiese di mister Giacomarro ha affrontato il Sasso Marconi nella gara valida per la 9^ […]
Fatti gravi si sono verificati al termine della sfida persa dalla Pistoiese contro il Sasso Marconi in trasferta. A questo proposito, è intervenuto il presidente orange Sergio Iorio per ricostruire e condannare con fermezza i fatti.
LA VICENDA
Ieri la Pistoiese di mister Giacomarro ha affrontato il Sasso Marconi nella gara valida per la 9^ giornata di campionato ed è uscita dal campo con una sconfitta. Un k.o. che ha interrotto la striscia di 6 risultati utili consecutivi con la Pistoiese che è rimasta a 15 punti proprio nella giornata in cui la capolista Tau Altopascio ha pareggiato. Sconfitte, occasioni sprecate ed errori che fanno parte del calcio, al contrario di quanto successo dopo la partita. Il presidente orange ha ricostruito i fatti accaduti e li ha fermamente condannati. Al termine della gara, un’auto sui cui viaggiavano le signore Giacomarro, Tarabusi, Lauria, Sparacello e la figlia di due anni dell’attaccante, è stata fermata da un gruppo di persone, che ha rivolto insulti e minacce alle donne colpendo con violenza i finestrini. Un fatto gravissimo, che ha portato Iorio ad intervenire e sottolineare che niente giustifica questo episodio. Il presidente, inoltre, ha dichiarato, con grande delusione, che questa non era la Pistoia che ricordava e quella che voleva far tornare grande dopo la difficile stagione scorsa. Un fatto che potrebbe avere anche altre conseguenze: il presidente ha avvertito che sarebbe pronto a lasciare la Pistoiese nel caso in cui una situazione di tale gravità e violenza si ripetesse. Di seguito le dichiarazioni integrali.
LE DICHIARAZIONI DI SERGIO IORIO
Il presidente, attraverso un comunicato ufficiale, ha fermamente condannato gli episodi verificatosi al termine della gara di ieri: “Sono stato informato di un episodio vergognoso e barbaro, avvenuto dopo la fine della partita di Sasso Marconi.
Un’auto con a bordo 5 donne, tra cui la figlia di 2 anni di Claudio Sparacello, oltre alle signore Giacomarro, Sparacello, Tarabusi e Lauria, è stata fermata da un gruppo di… tifosi (???????) che ha insultato e minacciato pesantemente queste signore e colpito con violenza macchina e finestrini… facendo anche piangere la bambina. Il fatto è talmente grave che merita una riflessione profonda. Questi non sono tifosi, ma persone prive di dignità che si accaniscono contro i più deboli facendo spaventare una bambina di due anni che era venuta a vedere il babbo che giocava”.
Il presidente ha poi continuato sottolineando come la Pistoia dei suoi ricordi fosse diversa: “Questa non è la Pistoia che ricordavo, queste persone non sono degne di essere chiamate tifosi della Pistoiese, questi comportamenti non appartengono all’idea che mi ero fatto di rilancio della Pistoiese. È un episodio che non è giustificato da nessun risultato sportivo.
A giugno ho fatto una promessa, finora mantenuta, di investire i miei mezzi propri nella Pistoiese nel ricordo della Pistoia di mio babbo per cercare di farla tornare a livelli più alti”.
Il presidente ha concluso ribadendo la forte amarezza per l’episodio e avvertendo i protagonisti di questi gravissimi fatti: “L’amarezza che provo in questo momento mi fa dire che se un episodio simile di violenza e inciviltà si dovesse ripetere un’altra sola volta, e a prescindere da qualsivoglia risultato negativo, verso parenti di giocatori o tecnici, lascerò il giorno stesso la Pistoiese mettendo a disposizione le risorse per onorare gli impegni assunti fino ad oggi.
Spero che i veri tifosi della Pistoiese non siano come questi vigliacchi e spero che sapranno stare vicini in modo civile alla squadra e al progetto FC Pistoiese, che deve essere vissuto come una passione sportiva, senza esasperazioni, rancori o insulti e assalti a persone indifese.
Con grandissima e profonda amarezza.”
Asia Di Palma
28 Ottobre 2024