Ai nostri microfoni, durante la trasmissione “D-TIME”, il ds dell’Ospitaletto Paolo Musso ha parlato della recente sconfitta nel derby di Serie D contro il Desenzano, analizzando ciò che non è andato secondo i piani e spendendo anche qualche parola sui propri giocatori. Due punti in tre partite, può essere un campanello d’allarme? “Ti dico la […]
Ai nostri microfoni, durante la trasmissione “D-TIME”, il ds dell’Ospitaletto Paolo Musso ha parlato della recente sconfitta nel derby di Serie D contro il Desenzano, analizzando ciò che non è andato secondo i piani e spendendo anche qualche parola sui propri giocatori.
Due punti in tre partite, può essere un campanello d’allarme?
“Ti dico la verità, sarà un campanello d’allarme se domenica contro il Fanfulla non riusciremo a far risultato”.
Come sta Amato Ciciretti, si sa già l’entità dell’infortunio?
“Aspettiamo domani (oggi n.d.r) l’ecografia e speriamo che l’infortunio muscolare non sia grave; per noi sarebbe stato perfetto averlo in condizione ma sapevamo che andavamo incontro a questo rischio e purtroppo ieri (domenica n.d.r) si è verificato”.
Pensate sia una cosa risolvibile in poche settimane?
“Sai, un infortuno, anche se di lieve entità, a un giocatore che aveva un ritardo nella preparazione diventa un intoppo nel percorso di messa in condizione corretta, anche perché non avendo una pausa natalizia che ti permetta di iniziare una preparazione adeguata diventa tutto più complicato”.
Quando si crea una squadra per vincere il campionato, ma è il primo anno in Serie D, non c’è il rischio che sul lungo si paghi quella cosa e ci si possa accontentare di arrivare in alto senza promozione?
“Non vorrei fare dichiarazioni banali, ma io in questa squadra ci ho sempre creduto. Ti posso dire che dopo 14 giornate io credo che i miei ragazzi possano giocarsela fino alla fine, poi dobbiamo cercare per quanto possibile di avere meno problemi fisici e continuare a lavorare sodo. All’inizio ci “accusavano” di avere un calendario facile, dopo 14 giornate siamo a quota 28 punti che è in linea con le squadre importanti”.
Non hai paura che nelle prossime partite, che giocherete contro avversari in fondo alla classifica, la squadra possa non scendere in campo con la stessa concentrazione delle altre?
“Le prestazioni bisogna sempre farle a prescindere dall’avversario; io penso che la squadra abbia una mentalità forte e lo abbiamo dimostrato anche nella partita di domenica scorsa nonostante la sconfitta contro il Desenzano. La nostra è una squadra che, nonostante gli incidenti di percorso e le difficoltà, riesce sempre a trovare la via e sono molto fiducioso che i miei ragazzi sapranno mantenere la concentrazione”.
Panatti è uno dei vostri giocatori più importanti, ma ieri (domenica n.d.r) è uno di quelli che ha più deluso. Ci chiedevamo, quanto la squadra rischi di essere “Panatti dipendente”?
“Sicuramente Panatti è un giocatore importante e ieri la sua partita è stata “sporcata” dalle scelte avversarie, che sapendo l’importanza del giocatore ha creato un sistema di gioco che lo andasse a limitare e a rendergli ogni giocata difficile; però anche ieri nonostante le tante difficoltà se avesse segnato il 2-2 staremmo parlando di tutt’altra partita”.
Chi è fino ad ora la sorpresa più piacevole della tua squadra?
“Avrei tanti nomi, ma ti dico Gobbi; Francesco secondo me, è un attaccante fortissimo e molto sottovalutato. Io l’ho voluto fortemente, ho sempre creduto che potesse essere l’attaccante ideale per il nostro stile di gioco, e anche ieri in una partita complicata ha trovato un goal bellissimo. Avendo segnato 7 goal senza calci di rigore, penso che i numeri parlino per lui; secondo me è stato poco considerato negli ultimi anni e penso che questo possa essere l’anno della sua consacrazione”.
Asia Di Palma
19 Novembre 2024