L’Oltrepò è senza ombra di dubbio la squadra più giovane della prossima Serie D. Basti pensare che il più “esperto” è un classe 2002. Ecco il focus e le dichiarazioni del direttore. Fare calcio con i giovani Vero, le vicissitudini degli ultimi mesi in casa Oltrepò hanno quasi portato ed obbligato la società ad adottare […]
L’Oltrepò è senza ombra di dubbio la squadra più giovane della prossima Serie D. Basti pensare che il più “esperto” è un classe 2002. Ecco il focus e le dichiarazioni del direttore.
Fare calcio con i giovani
Vero, le vicissitudini degli ultimi mesi in casa Oltrepò hanno quasi portato ed obbligato la società ad adottare questo tipo di politica, però resta molta curiosità attorno agli uomini del direttore Raso. Infatti quest’anno il club della provincia di Pavia si presenta ai nastri di partenza con la squadra più giovane di tutta la Serie D. Un record visto che tutti i calciatori sono nati oltre il 2000, più precisamente il più anziano (se così si può definire) è un classe 2002. Proprio qualche giorno il doppio esordio convincente in Coppa Italia con vittorie su Vogherese e Gozzano, ecco le dichiarazioni del D.S. in ESCLUSIVA.
Il nuovo progetto
“Sappiamo tutti che questa annata è partita già con dei paletti abbastanza importanti e proprio per questo motivo (per la prima volta) ci siamo trovati davanti ad una scelta, dove piuttosto che prendere il calciatore affermato di categoria abbiamo puntato sul giovane. Solo in questo modo possiamo iniziare un progetto a lungo termine con diversi ragazzi di primissimo livello e non lavorare sulla singola stagione. Logicamente questa stagione sarà un grande rischio, visto che per l’opinione pubblica quando si vede una squadra così giovane la si da già per spacciata. In realtà (secondo me) si confondono i giocatori giovani con i giocatori validi. A questo voglio anche aggiungere che dopo le prime due partite, sto iniziando a riflettere anche sul modo in cui ho fatto calcio fino ad oggi. Logicamente un anno fa non avrei mai pensato ad una politica del genere, però, già nelle due partite di coppa i ragazzi mi hanno sorpreso”.
Il punto sulla società
“Logicamente questa mossa ci permette anche di mettere a posto tutti i problemi che abbiamo avuto in società nel corso degli ultimi mesi. Stiamo cercando piano piano di tornare ad una normalità, anche se non è facile”.
La sinergia con il Piacenza
“La nostra collaborazione in realtà nasce un paio d’anni fa quando noi eravamo ancora in Eccellenza, mentre il Piace in Serie C. Non a caso il primo acquisto fatto qualche stagione fa è il nostro capitano, stiamo parlando di Luca Vigoni (classe 2004). Personalmente sono andato ogni sabato a vedere la Juniores del Piacenza e questo mi ha permesso di arrivare a creare un gruppo di 24 giocatori che non è completamente nuovo e deve partire da 0, ma che già si conosce ed ha lavorato assieme. Un vantaggio anche rispetto ad altro squadra che logicamente hanno cambiato tanto”.
Nicola Badursi
4 Settembre 2024