La Folgore Caratese ha aperto il 2025 con una vittoria, la settima consecutiva, ed è salita al terzo posto in classifica scavalcando la Varesina. I ragazzi di mister Carobbio stanno vivendo un momento magico, ma la strada è ancora lunga e l’allenatore, ex Brusaporto, sa che ci sono ancora margini di miglioramento. Il mister dei […]

La Folgore Caratese ha aperto il 2025 con una vittoria, la settima consecutiva, ed è salita al terzo posto in classifica scavalcando la Varesina. I ragazzi di mister Carobbio stanno vivendo un momento magico, ma la strada è ancora lunga e l’allenatore, ex Brusaporto, sa che ci sono ancora margini di miglioramento. Il mister dei brianzoli è intervenuto ai microfoni di “D-Time” per raccontare la prima parte di stagione e la ripartenza.

Dall’inizio difficile ad oggi

Dopo un inizio a rilento, la Folgore Caratese, con il tempo, è riuscita a ingranare i giusti meccanismi per dare il via ad una risalita in classifica: “C’è voluta tanta pazienza, abbiamo accelerato il processo perché non è facile in cinque mesi trovare la quadra. Ci vuole anche un pizzico di fortuna,  fiducia e consapevolezza, abbiamo anche cambiato qualcosa nel gruppo, ma ora i risultati si vedono e sono felice.”

L’impatto di Ravasi

Riccardo Ravasi si è presentato direttamente sul campo nel modo migliore: con una doppietta, che ha aperto le danze contro il Magenta due giorni fa. Mister Filippo Carobbio ha commentato così l’impatto del giocatore: “Ravasi era già pronto, ieri (domenica n.d.r) ha fatto una partita perfetta sia in fase di non possesso che di possesso realizzando una doppietta che ha aperto la partita. Deve continuare perché la prima è sempre la più facile. Ci aspettiamo questo e altro da lui.”

La gestione del gruppo

Oltre agli arrivi di Ravasi ed Oliveri, la squadra del patron Criscitiello ha salutato alcuni grandi nomi del mercato estivo: Simeri, Camilleri e Mazzarani. L’allenatore biancoazzurro ha spiegato come ha gestito il gruppo: “Noi allenatori qualsiasi cosa facciamo sbagliamo. Se io ho giocatori di personalità e non li faccio giocare allora non li so gestire, se invece li faccio giocare non ho il coraggio di lasciarli fuori. Io faccio giocare chi la domenica può rendere al massimo per il bene della squadra. Non siamo una squadra che ha una fluidità di gioco grandiosa, ma a livello di intensità andiamo forte. I ragazzi sono tutti allineati e vanno forte in allenamento. La questione è allenare giocatori con voglia di fare qualcosa di importante”.

La sinergia tra staff, giocatori e dirigenza

Il momento magico che sta vivendo la Folgore Caratese è anche frutto della simbiosi che si è creata tra staff, giocatori e dirigenza: uniti per un unico obiettivo, come sottolineato dall’allenatore ex Brusaporto. “Quando si intraprende il campionato bisogna fare il bene della società per cui si lavora. Non ci sono giocatori simpatici o antipatici, ma calciatori che rendono o meno. Poi c’è l’aspetto economico che ha un peso su questi giocatori. Normale che decidere di prendere una strada assieme è fondamentale e che tutti siamo sulla stessa barca. Io mi sono sempre preso le responsabilità con la dirigenza e con i ragazzi. Abbiamo intrapreso una strada che ci sta portando a fare qualcosa di bello e avere una simbiosi staff, dirigenti e giocatori.”

Si può sempre migliorare

Carobbio ha dichiarato di essere soddisfatto del miglioramento della squadra sotto l’aspetto della determinazione, ma come manchi ancora qualcosa per quanto riguarda il gioco: “Non siamo al top perché a livello di fluidità di gioco siamo in costruzione e in alcuni momenti ci prendiamo ancora poche responsabilità. In termini di intensità, voglia, determinazione e capacità di soffrire siamo una squadra che mi piace tanto.”

In attacco Ravasi, Rosa e…?

“Io ho Ravasi e Rosa: due attaccanti che sono contento di allenare. Poi valuteremo perché il mercato non si chiude mai, quindi teniamo il beneficio del dubbio però sono contento di loro. La notizia su Barranco? Diciamo che come si è aperta la possibilità si è chiusa perché la Reggina non faceva uscire Barranco.”

Asia Di Palma

 

 

7 Gennaio 2025

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