In diretta ed in ESCLUSIVA per Be.Pi TV (durante la trasmissione Chiacchere da Minors) ha detto la sua l’ex presidente del Fanfulla: Luigi Barbati. Ecco tutte le sue dichiarazioni. Ti piacerebbe essere al posto di Vito (Cera)? “Ho già lavorato tanto nel calcio, adesso è meglio lasciare Vito (ride, ndr). Non nascondo che il calcio […]
In diretta ed in ESCLUSIVA per Be.Pi TV (durante la trasmissione Chiacchere da Minors) ha detto la sua l’ex presidente del Fanfulla: Luigi Barbati. Ecco tutte le sue dichiarazioni.
Ti piacerebbe essere al posto di Vito (Cera)?
“Ho già lavorato tanto nel calcio, adesso è meglio lasciare Vito (ride, ndr). Non nascondo che il calcio è sempre la mia passione”.
Come sono andate le cose in quel di Lodi?
“Non c’è nulla da nascondere, io vengo da vent’anni di calcio sia con il Fanfulla che con il Cavenago. Il calcio dilettantistico non è facile da gestire, soprattutto negli ultimi anni. Quando siamo arrivati a Fanfulla, abbiamo preso una società che esisteva più e con moltissimo sacrificio siamo arrivati ad ottenere dei risultati importanti. Un anno fa, però, è successo un vero e proprio Golpe. La colpa è mia perché chi mi conosce sa che mi fido troppo delle persone, perciò è capitato che tutto ad un tratto mi sono trovato fuori. Il problema maggiore non sono io che alla fine dopo vent’anni posso anche fare un passo indietro. Il problema è che chi nel calcio si illude di guadagnare, può subito cambiare mestiere. Poi per quanto riguarda i famosi debiti, io posso dire di aver sempre onorato magari non subito ma ho sempre onorato. Aggiungo che ci stava in momenti di COVID fare cassa con l’IVA che si rateizzava e si pagava. Va detto però che nessuno mi ha obbligato a lasciare la società ed andarmene con le cose non pagate, semplicemente mi hanno cacciato via. Il punto è che se una persona si offre e vuole una società nella M…A più totale (scusate il termine) penso che possa fare 100km, ma non andare lontanissimo soprattutto con queste idee”.
Il parere sui pagamenti
“Confermo ed è vero che c’erano delle cose da pagare, ma come ho sempre fatto ero pronto a metterci la faccia. Quindi da me un giocatore non ha mai protestato, al massimo anziché a maggio i soldi arrivavano a luglio, ma eravamo già pronti per ripartire con la nuova stagione. Dopo sette/otto mesi in cui mi sono staccato completamente escono ancora queste storie e di conseguenza sono stato costretto a rispondere. Però ci tengo a sottolineare che non voglio più fare calcio, perché questo non è il mio calcio”.
Nicola Badursi
13 Febbraio 2024