Nel prossimo weekend di campionato tutti gli arbitri, dalla Serie A ai campionati dilettantistici e giovanili, scenderanno in campo con un segno nero sul volto per sensibilizzare sul tema della violenza nei loro confronti. A comunicarlo è stato il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Carlo Pacifici, che ha evidenziato quanto questo tema sia delicato e come […]

Nel prossimo weekend di campionato tutti gli arbitri, dalla Serie A ai campionati dilettantistici e giovanili, scenderanno in campo con un segno nero sul volto per sensibilizzare sul tema della violenza nei loro confronti. A comunicarlo è stato il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Carlo Pacifici, che ha evidenziato quanto questo tema sia delicato e come i numeri delle spiacevoli vicende non accennino a diminuire.

I numeri raccolti dall’AIA

Il presidente dell’AIA ha evidenziato alcuni numeri preoccupanti per quanto concerne la violenza fisica e verbale nei confronti degli arbitri. L’ultimo episodio, quello di domenica scorsa in terza categoria laziale, ha portato ad una possibile decisione drastica: lo stop dei campionati dilettantistici per il prossimo turno di campionato nel Lazio. Pacifici ha indicato alcuni numeri a questo proposito: solo nella stagione 2024-2025 sono stati registrati 195 casi (fino al 20 novembre), 15 dei quali gravi. Un trend in continua crescita se si considera che nell’intera stagione 2022-2023 erano stati 342 i casi e in quella seguente 528. Gli episodi prevalgono nei campionati regionali e in quelli giovanili. Pacifici ha comunicato che nelle prossime ore verranno forniti ulteriori dettagli per quanto riguarda ciò che accadrà nel Lazio.

Le parole di Pacifici

Pacifici ha spiegato il motivo di questa decisione: “Mostrare a tutti questo segno, dalla Serie A fino ai campionati dilettantistici e giovanili, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli sportivi su questa vera piaga sociale. La violenza sugli arbitri è un fenomeno che deve far sentire coinvolti tutti gli attori del calcio e dello sport in generale. I nostri associati, scendendo in campo con questo tratto nero, vogliono inoltre mandare un messaggio di solidarietà ai colleghi che sono stati vittima di queste violenze”. Il Presidente, inoltre, ha sottolineato come l’ultimo episodio abbia spinto ad un’ulteriore riflessione sul tema: “La recente aggressione, subìta da un arbitro in una partita di Terza Categoria laziale, rappresenta solo l’ultimo caso di un trend preoccupante che necessita una profonda riflessione anche da parte delle Istituzioni con atti formali. La violenza non è mai giustificabile e deve essere combattuta da tutti. Le condanne morali infatti non bastano più, servono gesti forti e concreti per debellare questo indegno fenomeno sinonimo di odio e violenza. Tutti devono infatti sentirsi coinvolti ogni volta che viene toccato un arbitro”.

Asia Di Palma

5 Dicembre 2024

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