Il presidente della Folgore Caratese, Michele Criscitiello, è intervenuto a “91°minuto” ed ha parlato della sua Folgore Caratese, del girone B e del valore dei playoff in Serie D.

Una prestazione di carattere

Ieri la Folgore Caratese ha vinto lo scontro diretto con la Varesina giocando in inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo e il presidente Michele Criscitiello ha fatto i complimenti alla squadra: “Tutto il secondo tempo in dieci uomini. La partita di oggi (ieri n.d.r) è la più bella della stagione, la squadra ha fatto un capolavoro. Il primo gol l’abbiamo voluto tantissimo e siamo subito passati in vantaggio nella ripresa. L’espulsione non c’era perché non era ultimo uomo. Nella ripresa sono entrati Sacco, Lipari, Ciarmoli, tutti 2005, e all’inizio dell’anno avevo preso grandi nomi. A gennaio abbiamo ridotto il budget e fatto mercato di 2005. Ai ragazzi avevo detto di farmi divertire e lo stanno facendo.”

L’avvio difficile e l’importanza degli under di valore

Michele Criscitiello ha analizzato l’avvio di stagione della squadra, che ha avuto bisogno di tempo per ingranare la giusta marcia dati tutti gli elementi nuovi. Il presidente biancoazzurro ha anche evidenziato l’importanza di aver scelto giovani di valore: “Credo che siamo l’unica società senza direttore sportivo e generale. Non c’è una catena: presidente, proprietà e poi c’è subito l’allenatore. Un avvio difficile, ma è normale con 20 calciatori nuovi, bisognava dare del tempo al mister. Dopo la partita di andata con il Desenzano, ho cambiato parte dello staff tecnico ed ho messo Daniele Daino come vice allenatore in modo da poter aprire il confronto con lo staff. Oggi sono contento perché avevamo Arpino squalificato, Balamotis e Forchignone infortunati. L’esperienza insegna e in Serie D bisogna dare spazio ai giovani di talento. Quest’anno non abbiamo sbagliato un under: i ricambi sono di livello. I giovani sono forti, ho un grande portiere over. Ho cambiato strategia affidandomi a gente che lotta: è un gruppo dove non emerge il singolo”.

Divertirsi fino alla fine

La Folgore Caratese è a meno cinque dalla vetta della classifica, ma l’obiettivo rimane divertirsi senza ambire ad ogni costo alla promozione: “Sappiamo qual è il nostro ruolo: ci dobbiamo divertire e finisce lì. Noi non siamo una squadra costruita per puntare al primo posto, sappiamo la forza del Desenzano, della Pro Palazzolo, dell’Ospitaletto, che è costruita benissimo pur essendo una matricola. Noi ogni partita la giochiamo alla morte per divertirci, però non siamo lì con ambizioni sfrenate. Questi ragazzi devono divertirsi, ma non siamo all’altezza di quelle squadre che puntano alla promozione. Se avessi fatto spese folli, ti direi che dovrei provarci. Non posso pretendere chissà cosa. Stiamo rifacendo lo stadio e rinnovando diversi giovani che ci stanno dando soddisfazioni”.

Le difficoltà del girone B

“Il girone B è più complicato di quelli del Sud. Qui le squadre meridionali farebbero fatica e te lo dice uno che prende tanti giocatori da lì. Io preferisco società come Folgore, Desenzano, Pro Palazzolo, Ospitaletto e Varesina che pagano gli stipendi, mettono a disposizione le strutture e che hanno 2000 o 3000 persone in meno in tribuna, ma un futuro. Vedi cosa sta succedendo in C al Taranto. Nel 2025 meglio la società che i tifosi.”

Forze e debolezze

La Folgore Caratese si è dimostrata molto cinica nelle sfide con le squadre dalla parte destra della classifica, mentre ha avuto qualche difficoltà negli scontri diretti. Ieri contro la Varesina ha ottenuto tre punti fondamentali e questo ha lasciato grande soddisfazione al presidente: “Oggi (ieri n.d.r) finalmente abbiamo vinto uno scontro diretto. Con la Pro Palazzolo abbiamo perso andata e ritorno, con il Desenzano abbiamo incassato tre gol, con l’Ospitaletto pareggiato. Finora non abbiamo perso punti con le squadre sulla carta più facili. Con la Varesina all’andata abbiamo perso una partita che non pensavo di perdere con loro in dieci e noi in undici, oggi al contrario abbiamo vinto. In casa riusciamo a fare la differenza.”

Riformulare la Serie D

Uno degli argomenti che fa più discutere gli addetti ai lavori in Serie D è la valenza dei playoff: vincerli non porta alla promozione in Serie C, ma è un dispendio di risorse economiche per le squadre. Michele Criscitiello ha sottolineato questo aspetto e proposto delle possibili soluzioni: “È normale che tra Folgore, Desenzano, Ospitaletto e Palazzolo ci dobbiamo ammazzare sportivamente e poi vedere cosa succede in Serie C? Non è normale che non tolgano un girone in D. Ne fai 8 da 20. Adesso Ospitaletto, Folgore, Palazzolo e Desenzano possono pure sbagliare 2-3 partite, ma ne va solo una in C. La seconda, terza, quarta e quinta fanno i playoff che non servono a niente. Se togliessero un girone, ci divertiremmo fino a maggio-giugno.” Il presidente ha poi chiuso con un commento sull’utilizzo delle quote obbligatorie in Serie D:”Andate a vedere la classifica dei giovani che hanno giocato nelle squadre che hanno preso i soldi dalla Graduatoria Giovani “D Valore” e vedete che carriera hanno fatto. I giovani devono giocare se sono bravi.”

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Asia Di Palma

 

24 Febbraio 2025

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