La Caronnese inizia a programmare la stagione 2024-2025 e riparte da Michele Ferri: l’ex calciatore, classe 1981, è il nuovo allenatore dei rossoblu. Si tratta di un ritorno importante per lui che proprio da Caronno Pertusella aveva iniziato la carriera da allenatore nel 2019, come vice di mister Gatti. Cresciuto nelle giovanili del Milan, ha […]
La Caronnese inizia a programmare la stagione 2024-2025 e riparte da Michele Ferri: l’ex calciatore, classe 1981, è il nuovo allenatore dei rossoblu. Si tratta di un ritorno importante per lui che proprio da Caronno Pertusella aveva iniziato la carriera da allenatore nel 2019, come vice di mister Gatti. Cresciuto nelle giovanili del Milan, ha indossato le maglie di Palermo, Cagliari, Sampdoria, Atalanta, Trapani, Vicenza e Pro Vercelli. Dal dicembre 2022 ha guidato la Castanese nel girone A di Serie D. Ferri aveva già seguito dalla panchina le ultime tre partite dopo l’addio di Gatti e ora prende ufficialmente la sua eredità. Ferri ha parlato ai canali della società dei motivi della sua scelta e degli allenatori che lo hanno ispirato nel corso della sua carriera.
Le prime dichiarazioni di Ferri
Cosa significa per te tornare a Caronno?
“Sono molto contento di poter tornare qui a Caronno Pertusella a distanza di pochi anni dalla prima volta. Sono stato felice di aver seguito dalla panchina già le ultime tre partite della stagione appena conclusa, in questo modo ho potuto portare già il mio contributo e conosciuto il gruppo. Voglio credere che sia stato un po’ il destino a riportarmi qui, dove ho incontrato persone di valore e non potevo chiedere di meglio per questo mio inizio di carriera da allenatore”.
Cosa ti ha spinto ad accettare questa chance?
“L’ambiente di lavoro, ottimo. Poi ovviamente il blasone e il nome della società: la Caronnese è sinonimo di garanzia”.
Qual è il tuo obiettivo personale per la prossima stagione?
“Dare tutto il mio meglio. Far vedere il mio credo calcistico e sono contento di poterlo fare dall’inizio del campionato, cosa che ancora non mi era capitata nella mia carriera finora. Non è un dettaglio: spero che questa esperienza possa essere il trampolino di lancio della mia carriera da allenatore”.
Cosa ti ha spinto a diventare allenatore?
“Ho sempre amato lo spogliatoio, interagire con i ragazzi. Diventare allenatore era una scelta che avevo già preso durante gli ultimi anni di esperienza da calciatore”.
Da calciatore hai avuto tanti grandi allenatori: Massimiliano Allegri, Francesco Guidolin, Walter Mazzarri. Ce n’è uno in particolare a cui ti ispiri?
“Sono stati tutti allenatori di altissimo livello e ognuno di loro mi ha dato qualcosa. Sia dal punto di vista tecnico, ma anche caratteriale. Tutti loro mi hanno insegnato tanto: quello che è più importante per un allenatore, dal mio punto di vista, è avere un proprio credo calcistico ed essere sé stessi di fronte a giocatori e tifosi. Non è un caso che mi ispiri a Marco Giampaolo, con cui ho lavorato a Cagliari. Io e il mister siamo ancora in contatto: lui è sempre stato un innovativo, uno con delle idee diverse da tutti gli altri, uno che andava controcorrente. Ultimamente è stato un po’ sfortunato, ma per me rimane un grande allenatore e un esempio da seguire”.
Hai un modulo di riferimento?
“Il calcio sta cambiando velocemente ed è difficile avere un modulo standard. Credo che la cosa migliore sia adattarsi in base alle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione”.
Cosa vuoi dire ai tifosi della Caronnese prima che inizi la nuova stagione?
“Sono qui per portare la Caronnese il più in alto possibile, da parte mia non mancherà mai il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi della società. Ma i proclami, per il mio modo di pensare, sono inutili: l’unica via è dimostrare sul campo quello di cui sono e siamo capaci”.
Asia Di Palma
12 Maggio 2024