Nella giornata di ieri sui profili social della società piemontese è comparso un comunicato arrivato direttamente dai vertici. Il DG Pietro Sartori ha preso parola in merito a un articolo scritto su Il Corriere, il quale trattava di alcune situazioni accadute durante Bra-Vogherese e attaccava l’attuale stadio “Attilio Bravi”, sostenendo che fosse ancora da adeguare alla Serie C, che sembra ormai a un passo per la squadra di Nisticò.

 

Il comunicato

 

Questo quando apparso sui profili social del Bra:

Sono solito a leggere con attenzione, ma a non rispondere praticamente mai alla carta stampata e ai media, anche quando i pareri dei giornalisti non sono condivisi dalla nostra società. Ma in questo caso specifico, non posso non rispondere all’articolo comparso su un giornale serio come Il Corriere (settimanale di Alba, Bra, Langhe, Roero. Articolo titolato “Il calcio a Bra pretende e imbarazza: Attorno allo stadio da adeguare alla C, ancora scenatacce” pubblicato online il 30 marzo e oggi, 31 marzo, sul numero cartaceo a pagina 15 ndr), dato che ho letto un’inesattezza dietro l’altra.
Cerco di andare con ordine. 
Il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, non era presente alla partita Bra-Vogherese del 23 marzo scorso all’Attilio Bravi. Anzi, cogliamo l’occasione di invitarlo, compatibilmente alla sua fitta agenda di impegni, ad una delle prossime nostre gare casalinghe della Serie D 2024/2025.
Prima e durante Bra-Vogherese, sono state esplose ben 4 bombe carta e tutte lanciate dal settore ospiti occupato dai sostenitori lombardi.
La prima esplosione ha causato un momentaneo stordimento di un nostro collaboratore, Giovanni Tarable.
Se la società A.C. Bra non prende le distanze dalla propria tifoseria è perché, semplicemente, non sussiste il motivo. La tifoseria organizzata Bra Front è il nostro dodicesimo uomo in campo. Basta guardare le foto, i video sulle piattaforme online, sui social, o venire allo stadio per vedere la loro passione e il loro attaccamento verso i nostri colori. Recentemente e a tal proposito, era intervenuto anche il nostro presidente Giacomo Germanetti. In una sola circostanza (Bra-NovaRomentin del 9 febbraio scorso ndr) si sono verificate delle situazioni sopra le righe. Abbiamo un dialogo costruttivo con i vertici della nostra tifoseria, i quali hanno ben compreso gli errori di quella domenica.  Per quanto riguarda il lancio di oggetti, ho letto che il fatto sarebbe successo (dopo Bra-Vogherese) in viale Madonna dei Fiori e che le Forze dell’Ordine stanno approfondendo in merito.
Anzi. Ne approfitto per sottolineare la disponibilità e la collaborazione delle Forze dell’Ordine e le ringrazio. Con loro, come società, vi è un confronto continuo e sinergico.

 

Sullo stadio

 

Il comunicato si chiude con una parentesi anche sull’attuale impianto dove giocano i giallorossi:

Siamo ben consci che l’Attilio Bravi presenta dei limiti, anche, per l’attuale campionato di Serie D. Mi capita spesso di vedere, in tv, partite di Serie C e mi accorgo che, in giro per l’Italia, vi sono impianti funzionali e molto belli per il calcio professionistico. Al momento, in provincia di Cuneo, non esiste uno stadio idoneo pronto ad ospitare la C. Quello che posso dire è che stiamo dialogando e siamo al lavoro con il Comune di Bra e la Regione, come testimoniato dall’incontro avvenuto al Grattacielo della Regione Piemonte, a metà marzo a Torino. Mancano 5 partite al termine del campionato di Serie D e siamo in testa al Girone A. Tutta la nostra attenzione e tutte le nostre energie sono qui, in questo rush finale. Dal 1913 viene scritta la storia dell’A.C. Bra e noi vogliamo continuare a portare la maglia giallorossa più in alto possibile. 

Pietro Sartori, direttore generale A.C. Bra

 

Ivan Oioli

 

1 Aprile 2025

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