Nel corso della trasmissione “Chiacchiere Da Minors”, è intervenuto il mister dell’Albenga: Antonio Aiello. Approdato sulla panchina bianconera ad inizio gennaio, è stato lui il prescelto della società dopo le dimissioni di mister Fossati al termine del match vinto con la Lavagnese il 20 dicembre. Il mister, ex Novese e Milano City, ha ottenuto la […]
Nel corso della trasmissione “Chiacchiere Da Minors”, è intervenuto il mister dell’Albenga: Antonio Aiello. Approdato sulla panchina bianconera ad inizio gennaio, è stato lui il prescelto della società dopo le dimissioni di mister Fossati al termine del match vinto con la Lavagnese il 20 dicembre. Il mister, ex Novese e Milano City, ha ottenuto la prima vittoria domenica ed ha sottolineato come lavorare senza pressioni sia fondamentale. Il club bianconero, nonostante le difficoltà di dicembre con l’addio di moltissimi giocatori importanti, tra cui il duo d’attacco Barranco-Esposito, ha già praticamente raggiunto l’obiettivo prefissato ad inizio anno: la salvezza. Tutto ciò che verrà in più, come evidenziato da Aiello, è solo un bene per la squadra e per la società, che può continuare a programmare il futuro.
Le dichiarazioni di mister Aiello
“Malgrado tutto lo smantellamento di dicembre, siamo rimasti una squadra quadrata con diversi innesti. Siamo stati forse gli unici a giocare senza un attaccante di ruolo. I due che abbiamo preso (lo spagnolo Escobedo e il brasiliano Moraes) saranno completamente disponibili da dopo la sosta e ci daranno una mano. Sono contento di aver fatto esordire diversi 2005 e 2006 di prospettiva. Da quando sono qui: quattro pareggi consecutivi meritati, una sconfitta con il Ticino, il pareggio con il Chieri e domenica la vittoria con la Fezzanese.”
“Io arrivavo da Roma dove stavamo facendo molto bene con la Nuova Florida (Girone G). Ho colto questa opportunità. L’Albenga era 33 anni che non faceva la categoria, siamo quinti a due punti dalla terza. L’obiettivo della società era tenere la categoria, tutto quello che viene in più è un bene. Non abbiamo pressioni, abbiamo un pubblico che ci segue sempre. Si sta bene.”
La scelta e l’arrivo in un momento delicato
“Sono molto contento della mia scelta perché siamo un gruppo unito con lo staff, il direttore e il presidente. Sono andati via Barranco, Esposito, ma anche Boloca, Likaxhiu, della squadra del girone di andata sono rimasti tre titolari effettivi. Io sono arrivato tardi, il direttore ha fatto molto bene. Abbiamo preso due giocatori importanti che possono darci una mano. Siamo oltre le aspettative. Noi abbiamo giocato quasi contro tutte le prime della classe, tutto quello che verrà sarà di guadagnato. L’obiettivo principale era la salvezza che è già raggiunto.”
“A centrocampo giochiamo con due 2005 di grande prospettiva che sanno reggere la categoria. Abbiamo fatto esordire una punta del 2006. Abbiamo modo di agire liberamente perché non abbiamo pressione di nessun tipo.”
Un pensiero sul cambio di allenatore a stagione in corso
“Quando sono arrivato però la situazione era disastrosa a livello di spogliatoio. Voglio raccontarvi un aneddoto del mio passato: ero stato esonerato in una squadra quando eravamo quinti, poi sono stato richiamato dopo nove partite ed erano in zona playout. Quando cambi allenatore la situazione di classifica ti agevola, ma se entri in una squadra che viene completamente smantellata non è semplice. Incappare in un filotto negativo è un attimo. Qui però si è creato un bel feeling e siamo riusciti a sopperire ad una situazione complicata.”
Asia Di Palma
6 Febbraio 2024