Un’ultima giornata ricca di tensione e brividi fino alla fine nel girone F di Promozione. Al triplice fischio, però, ad esultare è l’Assago a cui basta il pari, complice lo stesso risultato del Vigevano, per conquistare l’Eccellenza.

Un pari che vale l’Eccellenza

L’Assago partiva con due punti di vantaggio sul Vigevano e niente era ancora scritto. I milanesi avevano bisogno dei tre punti per la certezza della promozione in Eccellenza, mentre in caso di pareggio doveva sperare nello stesso risultato, o nella sconfitta, del Vigevano sul campo dell’Accademia Pavese. Sia ad Assago che a Pavia, si sono viste due gare molto combattute in cui le squadre hanno rispecchiato i valori dello sport indipendentemente dal fatto che avessero o meno raggiunto l’obiettivo.

L’Assago fino all’88’ non era promosso in Eccellenza, dato che il Vigevano stava vincendo (3-4) sul campo dell’Accademia Pavese, poi i padroni di casa hanno trovato la rete del pareggio con Mangiarotti. Una rete che ha fatto esplodere la tribuna di Assago, la quale però, così come i giocatori in campo, ha dovuto soffrire per altri sette minuti prima di esultare definitivamente. L’Assago con 64 punti, diciannove vittorie, sette pareggi e quattro sconfitte ha ritrovato l’Eccellenza a ventuno anni dall’ultima volta. Un trionfo celebrato da tutta la società e dai tifosi, che hanno invaso il campo per festeggiare. L’Assago chiude il campionato con il secondo miglior attacco (60 reti) e la miglior difesa (24 subite), dieci marcatori diversi e da capolista dall’inizio alla fine.

 

Asia Di Palma

28 Aprile 2025

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