Una cavalcata pazzesca in un campionato dominato, e giovedì ci sarà la festa tra le mura di casa. Il Bra può finalmente esultare per il traguardo tanto atteso e voluto: il 2-0 sull’Imperia e il contemporaneo pareggio della NovaRomentin sul campo dell’altra formazione ligure, la Sanremese, certifica il ritorno in Serie C dopo 12 anni dall’ultima volta. Dopo 5 giri di orologio sblocca Legal da calcio d’angolo, poi al 25′ della ripresa è Manaj che con un diagonale preciso dopo un rimpallo punisce Ragone e manda in visibilio Nisticò e tutta la sua ciurma. I giallorossi dunque salutano il quarto campionato italiano e tornano in terza serie, giovedì 17 aprile la grande festa in casa contro il Città di Varese, una delle rivali per la corsa al titolo battute nonostante i favori dei pronostici.

 

Lunga attesa, dolce ritorno

 

L’ultima apparizione del Bra in Serie C risale alla stagione 2013/14. Per dirla correttamente, ai tempi non era questo il nome corretto, bensì “Lega Pro Seconda Divisione”, che proprio in quell’anno avrebbe visto per l’ultima volta la luce prima della riforma del campionato 2014/15. In quella stagione fu il Bassano Virtus a uscirne vincitore, e in quel girone erano presenti squadre che negli anni a venire avrebbero visto grandi traguardi o sprofondi bui, come Monza, Spal e Alessandria, con le prime due che hanno raggiunto la Serie A, mentre i Grigi oggi sono in Promozione. I giallorossi chiusero il campionato 2013/14 all’ultimo posto con 3 vittorie, 3 pareggi e 28 sconfitte, non raggiungendo più il professionismo, fino a ieri. Una cavalcata, quella del 2024-25, simile a quella del 2012-13, dove ottenne il medesimo risultato arrivando a +3 sul Santhià grazie alla guida di Fabrizio Daidola in panchina e con Mbaye Diagne a bucare le difese per 23 volte in stagione, prima del suo approdo alla Juventus e l’inizio della sua carriera da professionista con le maglie di Ajaccio, Galatasaray, Club Brugge e West Bromwich tra le altre. Ad oggi, l’attaccante classe ’91 milita nel Neom, squadra saudita della Saudi First Divison League. Nel calcio comunque tutto torna, perchè nello stesso girone in quel campionato trionfante del Bra retrocedette l’Imperia, campo dove ieri i cuneensi hanno ritrovato la C, e arrivò sesta fuori dai playoff anche la Folgore Caratese, che proprio ieri negli stessi istanti di gioia giallorossa a Pero ha forse perso la chance di rimontare l’Ospitaletto nel Girone B.

 

Protagonisti

 

Il grande pittore di questo quadro perfetto è senza dubbio Fabio Nisticò, che dopo aver raggiunto traguardi come la salvezza con Chisola e il grande apporto alla medesima causa per il Chieri, prima dell’esonero a poche giornate dalla fine, ha realizzato l’impresa più importante della sua carriera. La piazza di Bra ha trovato nell’ex biancazzurro la figura di riferimento e l’incastro perfetto, con una squadra che è sicuramente partita dietro ad altre corazzate come il Città di Varese o il Vado, che hanno giocatori di assoluto spessore, ma non hanno avuto lo stesso spirito e consapevolezza della formazione di Cuneo. I biancorossi e i rossoblù si sono persi durante il campionato, solo la NovaRomentin ha provato a tenere il passo ma ormai era troppo tardi anche dopo i mini-scivoloni giallorossi delle ultime giornate (vedi sconfitta con la Vogherese). Tra i grandi protagonisti non si può non citare il “trio da 10”, ovvero Dennis Costantino, Davide Aloia e Elios Minaj, tutti in doppia cifra. Sarebbe ovviamente riduttivo citare solo loro perchè c’è il grande protagonista in porta (classe 2006) Emanuele Ribero, c’è la certezza Riccardo Sganzerla alla prima stagione fantastica in D, c’è la leadership di Matteo Pautassi, granitico centrale del ’95 che ha chiuso le barricate giallorosse là dietro e tanti altri. Individualità importanti che hanno dato vita a un gruppo eccezionale, il quale ha raggiunto un traguardo storico per una piazza da meno di 30.000 abitanti. Una magia, per citare la maglia celebrativa: “aBRA CadaBRA”.

Ivan Oioli

14 Aprile 2025

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