Il direttore sportivo della Casatese-Merate, Alberto Rho, è intervenuto lunedì sera a “D-Time” per parlare della grande stagione della squadra, che non vuole porsi limiti e ha dimostrato di essere un grande gruppo e poter mettere in difficoltà chiunque. In estate c’è stata la fusione tra Casatese e Merate e la società vuole raggiungere i playoff. I lecchesi hanno collezionato 49 punti in 28 gare e sono a pari punti con la Varesina, a -1 da Pro Palazzolo e Desenzano.

Qual è il segreto di questa Casatese-Merate?

“Il segreto è il gran lavoro della squadra e dello staff. Gli unici meriti che mi prendo è di aver parlato con tutti i ragazzi, persone serie e uomini veri che credevano nel progetto. L’anno scorso avevamo una buona squadra, ma è mancata la coesione che in queste categorie è troppo importante. Queste piccole cose fanno risultati soprattutto in squadre che dovrebbero essere di media classifica.”

L’obiettivo che vi siete prefissati qual è?

“Noi partiamo per fare i playoff come ogni anno, tre anni fa li abbiamo vinti e due anni fa li abbiamo persi con l’Alcione in finale. Siamo cresciuti e siamo consapevoli di volerli fare. Il sogno nel cassetto c’è sempre, ma dire oggi che vinco il campionato con davanti 3-4 squadre mi sembra di esagerare. Però nel calcio può succedere di tutto. Se arriveremo ai playoff saremo bravi, se ci sarà qualcosa di più meglio. Non farli, invece, mi dispiacerebbe.”

Che rapporto ha con il mister?

“Io ho un rapporto splendido con il mister Joey Commisso. Poi ci sono giocatori che gli posso prendere e altri no. Io ho un budget che devo rispettare e la mia società è sempre stata consapevole di questo. Per Commisso è un vantaggio lavorar da noi perché tutto ciò che fa è farina del suo sacco. Io e il mister guardiamo dozzine di giocatori con i video ogni giorno. Ci sono giocatori bravi che fanno la differenza, però poi ci sono tante variabili. Sono troppo importanti la voglia, la fame e la cattiveria. Prima o poi qualcuno tirerà il freno a mano quando si delineeranno le posizioni per il primo posto. Una squadra che è partita per vincere è indiscutibile che i playoff li vede come una partita persa. A me farebbe piacere poter credere nel sogno promozione con i playoff.”

Quanto è importante avere una forte conoscenza del territorio per prendere i giovani in eccellenza e Promozione?

“Noi dobbiamo fare di necessità virtù e sperare che l’impatto aiuti i ragazzi a fare questo salto. Oggi andare in un settore giovanile professionistico è impossibile: vedi giocare in Primavera 2005-2006 e non ha alcun senso. Il bacino della zona è molto ampio quindi siamo fortunati. Meglio pensare di prendere un ragazzo di Promozione ed Eccellenza che sa cosa vuol dire giocare con i grandi perché ha già fatto diverse presenze rispetto ad uno di Primavera 2-3.”

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Asia Di Palma

19 Febbraio 2025

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