Un campionato iniziato sulle ali dell’entusiasmo con molti risultati utili consecutivi che avevano portato i biancocelesti a lottare per i piani alti della classifica del Girone A di Eccellenza piemontese. Poi qualche stop di troppo, punti persi per strada e la vicenda paradossale dell’estromissione della Pro Novara che ha tolto punti conquistati in maniera lecita […]

Un campionato iniziato sulle ali dell’entusiasmo con molti risultati utili consecutivi che avevano portato i biancocelesti a lottare per i piani alti della classifica del Girone A di Eccellenza piemontese. Poi qualche stop di troppo, punti persi per strada e la vicenda paradossale dell’estromissione della Pro Novara che ha tolto punti conquistati in maniera lecita alla formazione lacuale, che di conseguenza ha fatto perdere posizioni in classifica alla formazione allenata da Sergio Galeazzi. Scelto dalla società in estate per far esordire e valorizzare i giovani, cosa che gli è riuscita spesso dal momento che è stato lui a lanciare l’attuale difensore della Juventus Federico Gatti quando vestiva la maglia del Verbania, per fare un esempio, l’ex tecnico di Oleggio, Verbano e Vergiatese ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai nostri microfoni. Da giocatore ha vestito molte maglie in Piemonte e Lombardia ma, parlando di professionismo, le più grandi imprese le ha portate a termine con le maglie di Piacenza e Cosenza, conquistando la Serie B con entrambe e, con i calabresi, arrivò a un passo dal massimo campionato italiano nel 1988-89. Solo la classifica avulsa fu avversa ai rossoblù, che invece premiò la Cremonese. Ecco qui le sue dichiarazioni sul momento biancoceleste:

 

Mister, l’ultima gara in casa del Borgosesia è finita con una sonora sconfitta per 4-1 dopo una bella vittoria casalinga ottenuta nel turno prima. Cos’è successo?

“Siamo andati in vantaggio 1-0 poi sfortunatamente abbiamo preso un gol che secondo me era viziato da dei falli sui nostri giocatori, ma non è una giustificazione e non deve diventare un alibi. Abbiamo approcciato male e siamo incappati in una giornata storta che nel calcio può capitare. Dobbiamo cambiare atteggiamento, anche a Biella eravamo usciti dal campo con zero punti ma avevamo fatto meglio. Abbiamo anche qualche defezione ma non importa, vogliamo lavorare bene da domani per poterci riscattare dopo questa brutta prestazione”. 

 

La situazione della Pro Novara vi ha tolto dei punti in classifica in una situazione quasi paradossale. La decurtazione di questi vi ha toccato a livello psicologico vedendo la perdita di alcuni posizionamenti?

“Per questa situazione purtroppo siamo l’unica squadra che ha perso 6 punti. Il regolamento è stato scritto dall’estate e non contesto, ma la Pro Novara ha fatto tutto il girone di andata, non si è ritirata dopo 4 o 5 partite. Sarebbe stato più giusto quantomeno lasciarci i punti della prima gara, avrebbero potuto gestirla in maniera diversa. Secondo me la squadra non ne ha risentito, non sono di questo parere. Ogni domenica si va in campo e si pensa alla partita che c’è da giocare, non è una scusante per dire di aver perso con il Borgosesia. Quello dipende da come entri in campo e da come te la giochi”.

 

La squadra si è rinforzata in maniera importante: dopo Rogora in attacco in questa sessione di mercato avete trovato l’esperienza di un giocatore come Marcone. Come giudica l’apporto di questi due giocatori al gruppo?

“Alessandro sta bene e si è integrato nel migliore dei modi. Ovviamente lui è un grande attaccante e vive per il gol, era partito forte e ora sta vivendo una fase di assestamento, ma sono sicuro che riprenderà a segnare con continuità. Per quanto riguarda la situazione di Marcone, abbiamo avuto due uscite importanti di Manfroni e Cabrini, i quali hanno ricevuto delle offerte economiche importanti e sono voluti andare via. Non è nel mio stile trattenere giocatori controvoglia, anche se personalmente li avrei tenuti. C’è stata poi l’occasione di prendere questo ragazzo dalla Sestese e l’ho voluto provare subito a Borgosesia. L’ho trovato bene fisicamente e sono convinto che ci darà una grande mano”.

 

Come si trova a livello di ambiente? La società ha puntato su di lei per la grande capacità nel valorizzare giocatori giovani, e i biancocelesti hanno un settore giovanile importante…

“Io mi trovo bene qui, ho trovato un bell’ambiente. Quest’anno avevamo l’obiettivo di fare un campionato tranquillo, essendo un po’ un anno zero dopo la fusione. Abbiamo tanti giocatori giovani che sono seguiti da squadre come Como, Empoli, Atalanta e Juventus, ma questo succede quando rischi tanto mandando in campo tanta “linea verde”. Io credo che il Baveno Stresa abbia un progetto importante, e anche a livello di strutture ha ottime risorse. Quest’anno è un anno un po’ di transizione, ma credo ci siano grandi presupposti per far bene in futuro e ambire a obiettivi importanti”.

 

La prossima arriva un test importante contro la Pro Eureka seconda in classifica. Può essere l’occasione giusta per riscattarsi?

“Ogni partita adesso è complicata per ogni obiettivo. Giochiamo contro una squadra forte che ha investito parecchio, infatti si trova al secondo posto. Noi dobbiamo riscattare la brutta prestazione di ieri, anche se è stata la prima vera partita in cui abbiamo meritato di perdere. Dobbiamo cambiare dal punto di vista mentale e di approccio, e qui deve essere bravo l’allenatore. Il mio punto di forza è sempre stato quello di far tirare fuori il massimo dai giocatori che vanno in campo. E se questo non succede, la responsabilità è mia e sono pronto a prendermela. Questa settimana dovrò fare tanti cambiamenti ma dal punto di vista specialmente mentale più che tattico. Dovrò lavorare molto sulla testa dei miei giocatori”.

 

Ivan Oioli

3 Febbraio 2025

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