Il neo presidente del Crema, Mirko Saimir Karaj, è intervenuto a “A TUXTU” per raccontare come mai ha scelto di avvicinarsi al club e i progetti che ha in mente.  Come mai ha scelto il Crema e come si è avvicinato? “Premetto che io ero alla ricerca di un club da tre-quattro anni. Avevo già […]

Il neo presidente del Crema, Mirko Saimir Karaj, è intervenuto a “A TUXTU” per raccontare come mai ha scelto di avvicinarsi al club e i progetti che ha in mente. 

Come mai ha scelto il Crema e come si è avvicinato?

“Premetto che io ero alla ricerca di un club da tre-quattro anni. Avevo già valutato altre realtà insieme ad un team di commercialisti e avvocati. Il Crema l’ho scelto in primo luogo per un motivo logistico perché ho sempre piacere di stare vicino alla famiglia. Seconda cosa, il Crema è il centro del calcio lombardo perché è in mezzo a Brescia, Piacenza, Bergamo, Milano e Monza. Quindi è una vetrina molto importante. Ho trovato una società con i pro e contro. Era retrocessa, però, grazie a ciò che aveva fatto il vecchio presidente, ha avuto la conferma di essere ripescata. Il Crema quando ho fatto la trattativa era in Eccellenza, ovviamente il presidente Zucchi era convinto che la squadra sarebbe stata ripescata ed ho creduto a lui perché c’è sempre stato un bellissimo rapporto. All’inizio è stato difficile fare la squadra perché il ripescaggio è arrivato a fine luglio.”

Com’è l’organigramma del Crema al momento?

“Il direttore generale è Giulio Rossi, il segretario Marco Della Frera, il vicepresidente Luciano Scalia, il responsabile settore giovanile Antonio Cremonesi e la nostra psicologa Federica Perolini. Ci teniamo a questa figura per i ragazzi perché dobbiamo dargli tutto il sostegno di cui hanno bisogno. Un progetto che aveva iniziato il vecchio presidente ed io ho voluto continuare.”

Come si costruisce una rosa non sapendo la categoria?

“Si fa last minute. All’inizio i big vanno nelle piazze già decise, in una squadra incerta anche il budget è insicuro. È stato fatto un ottimo lavoro da parte di Giulio Rossi e Riccardo Cannubi. Durante il periodo di attesa della decisione abbiamo preso appunti su chi puntare e chi no senza purtroppo però dare conferme subito.”

Come vede il futuro del Crema?

“Il futuro del Crema dipende innanzitutto dai ragazzi che vanno in campo. Un futuro che vorrei sviluppare a partire dalle squadre giovanili, dal centro sportivo. Stiamo guardando dei progetti per proporre qualcosa di interessante a livello di provincia. Preferisco far vedere piuttosto che promettere. Il successo è bello se condiviso. Il mio obiettivo è fare qualcosa in più, partendo dalla base.”

Siete Scuola Calcio Elite, cosa rappresenta per lei il settore giovanile?

“Il settore giovanile è un orgoglio per me, è un punto importante per il Crema. I ragazzi hanno grande voglia di crescere e hanno fatto bene. Nel settore giovanile sono oltre  200 ragazzi.”

Avete una Prima Squadra Femminile, volete investire anche su quello?

“Quest’anno dobbiamo rimboccarci le maniche a livello femminile perché tante ragazze ci sono state portate via. Sicuramente c’è l’obiettivo di farlo crescere e riportare anche le giovanili femminili. Bisogna avere pazienza perché non si può fare tutto subito. Al momento non abbiamo le giovanili e dobbiamo sistemare prima la base della piramide.”

Dieci punti nelle prime otto partite per la Prima Squadra Maschile, crede in questo gruppo?

“Delle otto partite fatte fino ad oggi, sette avremmo meritato di vincerle. I ragazzi sono stati bravi, sono soddisfatto e contento. Al momento non ritengo opportuno avere dei rinforzi. Il girone è il più difficile della Serie D. L’obiettivo è rimanere in categoria e l’anno prossimo poi si valuterà bene. Abbiamo iniziato da zero con una squadra costruita quest’anno. I ragazzi sono in sintonia e anche molto bravi a livello comportamentale.”

Come ha scelto il mister?

“Vullo mi è piaciuto molto. Io gli avevo chiesto quale fosse il suo modulo e lui mi aveva risposto che dipendeva dai giocatori che avevo a disposizione. Ha un bel modo di fare con i ragazzi e vedremo poi i risultati.

Avete anche una squadra di Non-Vedenti che vinto di nuovo il campionato, che progetto è?

“Sono ragazzi fantastici e sarebbe opportuno che ci fosse più pubblico. Hanno tanto da insegnare perché c’è molta comunicazione. Sono Campioni d’Italia da cinque anni, quest’anno hanno vinto anche la Coppa Italia Non-Vedenti e sono appena tornati da un Torneo ad Amburgo. Abbiamo bisogno di appoggio perché solo la società non può fare tutto.”

Qual è il suo progetto per il Crema?

“Il mio progetto è creare la cittadella dello sport con calcio, basket, tennis, padel. Un posto dove possono venire tutti i ragazzi ad allenarsi, un centro di recupero, un hotel e dentro questo centro anche un istituto. Quindi è una cosa molto ambiziosa, che i miei architetti stanno già elaborando e quando sarà pronto verrà presentato alle istituzioni. Abbiamo individuato un’area vasta e ci sarà bisogno di fondi importanti. Serve una catena di imprenditori per progettare.”

Asia Di Palma

18 Ottobre 2024

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