Dal razzismo alle scommesse clandestine, l’Olbia Calcio cade nella bufera. Ecco tutti i dettagli e le prime dichiarazioni del club. Pagina nera Dopo quanto scritto da “La Repubblica” nel corso della giornata di ieri, sembra essere arrivato il secondo momento buio dell’Olbia negli ultimissimi mesi. La squadra isolana dovrebbe essere sotto indagine da parte della […]
Dal razzismo alle scommesse clandestine, l’Olbia Calcio cade nella bufera. Ecco tutti i dettagli e le prime dichiarazioni del club.
Pagina nera
Dopo quanto scritto da “La Repubblica” nel corso della giornata di ieri, sembra essere arrivato il secondo momento buio dell’Olbia negli ultimissimi mesi. La squadra isolana dovrebbe essere sotto indagine da parte della Procura Federale ed in questo caso le accuse sono davvero molto pesanti. I principali capi d’accusa sono le scommesse illecite e soprattutto diversi atti di razzismo nei confronti di alcuni componenti della rosa, con anche video ed immagini a supporto della tesi. Le denunce tirano in ballo un volto conosciuto del calcio professionistico e dilettantistico come Ninni Corda. Nel frattempo passiamo alle prime dichiarazioni da parte della società.
Le prime parole della società
“La società Olbia Calcio, preso atto dell’indagine della procura federale per mezzo stampa prende le distanze da qualsiasi accusa di comportamenti illeciti evidenziati nell’articolo di Repubblica di questa mattina. Inoltre comunica che al momento non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito dalle autorità competenti quindi nelle prossime ore contatterà la procura federale e si renderà disponibile per collaborare affinché venga fatta luce su una vicenda grave ed inaccettabile per un club internazionale che punta su giocatori e staff provenienti da tutto il mondo. Qualora fossero accertate responsabilità da parte di tesserati o collaboratori, la società come parte lesa prenderà tutti i provvedimenti necessari in ogni sede possibile, se invece tali accuse risultassero false ed infondate, Olbia Calcio perseguirà i responsabili in ogni sede possibile Civile e Penale”.
Nicola Badursi
17 Ottobre 2024