In ESCLUSIVA a TUxTU (sul canale Youtube di Be.Pi TV) ha fatto il punto il patron Taini dell’Ospitaletto. Ecco tutte le dichiarazioni e il punto sugli Orange. L’avventura con l’Ospitaletto è iniziata in seconda, giusto? “Quando l’Ospitaletto dopo 18 anni di seconda categoria era in una situazione tutt’altro che esaltante. Nel giro di pochi anni […]

In ESCLUSIVA a TUxTU (sul canale Youtube di Be.Pi TV) ha fatto il punto il patron Taini dell’Ospitaletto. Ecco tutte le dichiarazioni e il punto sugli Orange.

L’avventura con l’Ospitaletto è iniziata in seconda, giusto?

“Quando l’Ospitaletto dopo 18 anni di seconda categoria era in una situazione tutt’altro che esaltante. Nel giro di pochi anni siamo passati dall’avere 97 società avanti a noi all’interno della provincia a solamente 3 (Brescia, Feralpisalò e Lumezzane). Logicamente le altre che si trovano in D condividono il nostro stesso gradino del podio. Voglio anche sottolineare che non è cresciuta solo la prima squadra, ma il tutto. Visto che abbiamo un ottimo settore giovanile, ma assieme a lui è cresciuto anche il tifo e soprattutto le infrastrutture“.

Quanto conta il duo Musso nella tua dirigenza?

“Più che il duo è il gruppo Musso che è una realtà decisamente importante del nostro calcio bresciano. Paolo è il nostro direttore sportivo e lo sarebbe anche se non avessimo l’accordo con la famiglia Musso, perché si è dimostrato pronto sul campo per ottenere risultati importanti”.

L’obiettivo di questa stagione?

“Il nostro obiettivo era quello di consolidare la categoria e soprattutto vedere cosa ci mancava rispetto ai competitor per una promozione. Ad oggi possiamo dire che questa squadra è in grado di giocarsela con tutti. Il nostro obiettivo resta quello di fare un buon campionato e toglierci qualche soddisfazione. Poi a Natale/Dicembre faremo i nostri calcoli e tutte le valutazioni”.

Si diverte a vedere l’Ospitaletto?

L’Ospitaletto è una squadra che vince e di conseguenza è sempre molto divertente oltre che gratificante. Le squadre di Quaresmini, magari concedono qualcosa meno e vincono facendo quello che serve senza eccedere nella fantasia”.

La squadra che teme di più?

Noi non temiamo nessuno, ma per le mie conoscenze la favorita è il Desenzano, seguito da un’altra realtà bresciana come il Palazzolo”.

Dopo questo avvio, inizia a pensare al professionismo?

“Questo lo vedremo, ma per fare il passo ulteriore deve crescere tutto il movimento. Noi siamo sicuramente una società attrezzata per fare un salto di categoria del genere. Noi faremo la nostra corsa e vedremo come sarà, se non dovessimo raggiungere l’obiettivo ci organizzeremo anche nel corso della prossima stagione”.

Nicola Badursi

 

16 Ottobre 2024

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