Il Presidente Abete ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio in cui ha parlato dell’importanza del movimento dilettantistico, che conta un milione e 115 mila tesserati e delle possibili novità sulle seconde squadre. L’IMPORTANZA DEL DILETTANTISMO Giancarlo Abete è stato rieletto come presidente della LND lo scorso 23 settembre e sarà al vertice del dilettantismo […]

Il Presidente Abete ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio in cui ha parlato dell’importanza del movimento dilettantistico, che conta un milione e 115 mila tesserati e delle possibili novità sulle seconde squadre.

L’IMPORTANZA DEL DILETTANTISMO

Giancarlo Abete è stato rieletto come presidente della LND lo scorso 23 settembre e sarà al vertice del dilettantismo per altri quattro anni. In un’intervista rilasciata a “Cronache di Spogliatoio” Abete ha sottolineato come il dilettantismo sia un mondo ampio che coinvolge più di un milione di persone, dalla Serie D ai settori giovanili: “Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza, l’agonismo e il lato sociale del calcio: può salvare vite e togliere da cattive situazioni. Abbiamo una dimensione piramidale enorme, con grandi differenze al suo interno. Ogni anno si giocano 600mila partite. Sosteniamo il calcio in tutte le sue forme: da quello over 50 e 60 fino al calcio da tavolo. Cerchiamo di portarlo ovunque: abbiamo un progetto insieme all’Ospedale Gaslini di Genova con il reparto oncologico”.

UN PROGETTO PER LA SALUTE MENTALE

La LND non ha solo la responsabilità di curare l’organizzazione dei campionati, bensì anche quella di occuparsi della crescita del movimento sotto diversi aspetti come quello psicologico, che nello sport come nella vita è fondamentale: “La nostra responsabilità non è soltanto quella di organizzare i campionati e assicurarne il regolare svolgimento. Interpretiamo il calcio nella sua dimensione: abbiamo avviato un progetto sulla salute mentale, un sostegno psicologico perché dobbiamo preoccuparci anche di come viene vissuto lo sport. La nostra sfida è collegata all’equilibrio che dobbiamo trovare in noi stessi. Nella vita possono esserci momenti negativi: un supporto e una sana attività fisica possono aiutarti a trasformarli in positivi”. La LND, a questo proposito, ha dato il via ad un progetto sulla salute mentale insieme ad altri partener.

SECONDE SQUADRE IN SERIE D?

Tra i temi più discussi in Serie D c’è sicuramente quello che riguarda le promozioni: una sola squadra per girone sale direttamente e i playoff non portano a promozioni concrete. Il presidente Abete ha aperto alla possibilità di avere le seconde squadre anche in Serie D: “Abbiamo dato la disponibilità per avere le seconde squadre anche in D e nei dilettanti. Crediamo che debba esserci continuità sportiva nel bene e nel male. Se i risultati non arrivano, è giusto che sia contemplata la retrocessione dalla C. In Spagna accade. Abbiamo rapporti organici con la Serie C e abbiamo dato apertura a garantire un naturale corso sportivo con promozioni e retrocessioni.”

Il presidente ha poi continuato: “Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, occorre però armonizzare i regolamenti per tutelare tutte le società. Anche perché dalla Serie D sale una sola squadra nel girone: c’è il rischio di rimanere “impantanati” nei dilettanti. Il livello della Serie D si è alzato, è la quarta divisione e riuscire ad arrivare tra i professionisti è sempre più difficile. Ci sono squadre che hanno fatto la A che lottano per farlo.”

IL NUMERO DI SQUADRE

Il presidente ha anche sottolineato come il mondo dei dilettanti abbia accolto sempre più squadre, mentre quelle nel professionismo sono diminuite: “Quando ormai tanti anni fa sono diventato dirigente nel mondo del calcio, c’erano 144 squadre professionistiche. Adesso sono 97 e siamo il Paese con più club professionistici in Europa, in Inghilterra ce ne sono 92 e negli altri Paesi più grandi il numero oscilla tra 40 e 60.”

Asia Di Palma

9 Ottobre 2024

Articoli Correlati News, Serie D