In diretta a D-Time ha detto la sua il direttore generale del Desenzano: Stefano Tosoni. Ecco tutte le sue dichiarazioni. Come nasce il progetto Desenzano? “Il progetto Desenzano nasce dalla voglia del presidente di entrare nel mondo del calcio e di cullare la sua passione in prima persona. Da lì ha deciso di rilevare il […]

In diretta a D-Time ha detto la sua il direttore generale del Desenzano: Stefano Tosoni. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Come nasce il progetto Desenzano?

“Il progetto Desenzano nasce dalla voglia del presidente di entrare nel mondo del calcio e di cullare la sua passione in prima persona. Da lì ha deciso di rilevare il Calvina che militava in Serie D e nell’arco di un paio d’anni l’ha portata a Desenzano entrando in sinergia con altre persone. Questo è il quinto anno di presidenza e il quinto anno con me da direttore generale”.

Un tuo bilancio nel giro di questi quattro anni?

Io per il Calcio Desenzano ho sempre dato il 110% ed infatti ho anche perso le notti. Poi ci sono stagioni in cui va meglio ed altre in cui va peggio. Ogni annata insegna e poi è normale che dopo quattro anni c’è un costante miglioramento, anche perché siamo esseri umani e di conseguenza è semplice sbagliare. Adesso bisogna non ripetere i nostri errori e cercare in tutti i modi di migliorarci. Se parliamo di prima squadra e di aspetto sportivo della prima squadra, abbiamo dato un taglio diverso con una strutturazione nuova dell’organigramma. Oggi si può dire che abbiamo fatto la scelta giusta, poi chiaro che il calcio non è un’azienda dove a tanto corrisponde tanto e di conseguenza anche la fortuna fa la sua parte. Però credo che con costanza e perseveranza gli obiettivi si raggiungono“.

Nel corso di questi quattro anni il suo potere è andato crescendo?

Io parlerei di fiducia e non di potere, visto che quest’ultimo lo ha in mano solo il presidente. La fiducia posso dire che è cresciuta, ma anche perché noi non ci conoscevamo prima. Di pari passo con la fiducia viene anche qualche libertà d’azione in più. Non dimentichiamo, però che qualsiasi decisione io prenda mi implica anche delle responsabilità“.

In questi quattro anni l’obiettivo non è ancora stato raggiunto, non avete paura che il presidente si stanchi?

Questa credo sia una preoccupazione che c’è in ogni società. Chiaro che quando c’è questa situazione qua alla base è un’ipotesi che può capitare. Far perdere di entusiasmo un presidente come il nostro può rappresentare un problema. In una società sportiva, però, non sono solo i risultati sportivi a farti venire la voglia di fare o meno il presidente (basti vedere l’ultima riforma del calcio). Dico solo che quando si trovano persone che hanno così tanta voglia di fare, bisogna fare di tutto per non farle mollare. Ci tengo a sottolineare che non è solo un discorso di risultati di prima squadra. Ad esempio quattro/cinque mesi fa avrei avuto qualche dubbio in più sulla programmazione della nuova annata, anche per come stavano andando le cose in campionato. Però credo che al patron Marai inizi a stare stretta proprio Desenzano. Sappiamo benissimo che con i comuni è una discussione continua, anche perché il team sul Garda non è la piazza dove hai la passione del pubblico costante e continua. Ti dico che per Marai potrebbe essere arrivato il momento di iniziare a puntare a qualche sodalizio più importante. Non voglio comunque far preoccupare nessuno e garantisco che il Desenzano sta già lavorando in vista della prossima stagione e lo farà sempre con Marai a capo di tutto”.

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Nicola Badursi

 

24 Aprile 2024

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