Prima l’esclusione, poi la nuova luce: rinasce l’FBC Albenga 1905

Una delle realtà storiche più importanti del calcio ligure ritorna dopo l’esclusione dal campionato di Serie D. Dopo l’esclusione di metà campionato e la notizia della procedura fallimentare dell’US Albenga, un gruppo di 12 appassionati bianconeri ha dato vita ad una nuova società sportiva che punta alla ricostruzione di una delle realtà sportive più importanti del panorama calcistico ligure. L’indizio era già stato mandato il 25 di gennaio dall’Associazione Culturale Orgoglio Ingauno, in merito alla rinascita del club, ieri è stato alla fine emesso un comunicato ufficiale con un nuovo logo, al centro del quale spicca una fenice, simbolo di rinascita sotto il nome di FBC Albenga 1905.

 

Il comunicato

 

Ecco quanto apparso sulla pagina Facebook Associazione Culturale Orgoglio Ingauno:

COMUNICATO UFFICIALE:
Nasce la Foot-ball Club Albenga 1905: un nuovo inizio nel segno della tradizione.
Con grande emozione e senso di responsabilità, annunciamo la nascita della F.B.C. Albenga 1905, una nuova realtà sportiva che raccoglie l’eredità storica, culturale e sociale dell’ Unione Sportiva Albenga, portando avanti con orgoglio la tradizione calcistica ingauna.
La creazione della F.B.C. Albenga 1905 rappresenta un atto di rinascita dopo le recenti, tristi notizie della procedura fallimentare in atto nei confronti dell’U.S. Albenga. Una ripartenza fondata sulla volontà di dare continuità ad una storia ultracentenaria, che affonda le sue radici nel 1905, anno in cui fu fondata l’U.S. Albenganese, prima società cittadina ad includere una sezione calcio. È proprio da questo legame profondo con la città e la sua storia che nasce la scelta di evidenziare l’anno 1905 come segno distintivo e simbolo identitario della nuova società.
La F.B.C. Albenga 1905 è stata fondata da un gruppo di 12 amici e tifosi e si impegna ad agire con la massima trasparenza verso i propri sostenitori e l’intera comunità, ponendosi come obiettivo non solo il rilancio della prima squadra, ma anche la costruzione di un progetto solido e inclusivo che coinvolga il territorio a 360 gradi; non solo, possiamo dire sin d’ora che vorremmo mantenere in vita anche la prima squadra femminile e, piano piano, ripristinare il settore giovanile, affinché il calcio albenganese possa esprimere tutto il suo potenziale, in ogni sua forma.
Siamo pronti a scrivere insieme un nuovo capitolo, con la massima umiltà ma con la giusta determinazione, animati dalla passione di sempre, affinché le gloriose casacche bianche con la banda nera possano risplendere ancora nel presente e negli anni a venire.
Al momento non possiamo ancora dire di più, ma siamo al lavoro sotto diversi aspetti.
1905 ~ 2025
La storia continua !
Sempre e Solo FORZA ALBENGA !
F.B.C. Albenga 1905
Ivan Oioli

Accademia Pavese, trionfo in Coppa Italia Promozione e ritorno in Eccellenza alle porte

La società del patron Ezio Panigati ha festeggiato la Pasqua nel migliore dei modi grazie alla vittoria della Coppa Italia Promozione. I biancorossi hanno sconfitto sabato in finale il Pianico, capolista e già vincitore del girone C, con il punteggio di 0-2.

Festa biancorossa

Agrate Brianza è stata la cornice della finale di Coppa Italia Promozione, che ha visto sfidarsi il Pianico e l’Accademia Pavese. I biancorossi hanno trionfato grazie alle reti dei due bomber, e capocannonieri, della squadra: Francesco Zani e Christian Mangiarotti. Il primo ha aperto le danze al 27′, mentre il secondo ha chiuso il match al 76′ scatenando la festa biancorossa. Il team guidato da mister Omar Albertini sarà ammesso nella graduatoria ripescaggi e vede molto vicino il ritorno in Eccellenza un anno dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione.
I biancorossi, infatti, dopo dieci stagioni in Eccellenza erano scesi in Promozione, ma avevano da subito messo in chiaro le proprie ambizioni.

La società ha costruito una rosa con giocatori di esperienza: da Giuliano Caputo ad Alessandro Volpini. Non solo novità, ma soprattutto scelte nel segno della continuità: dal capitano, e leader indiscusso, Fabio Filadelfia al bomber e capocannoniere Francesco Zani. Da non dimenticare poi anche i più giovani perché da sempre l’Accademia Pavese ha un occhio di riguardo per la crescita dei calciatori.

 

L’arrivo di Albertini

L’inverno è stato ricco di novità per l’Accademia Pavese: prima l’arrivo di un bomber come Mattia Checchi poi quello del nuovo mister. Checchi, classe 1995,  è approdato nel pavese dopo la delusione per le vicissitudini con l’Fc Milanese. L’attaccante stava guidando a suon di gol e assist la formazione milanese, ma problematiche economiche interne hanno impedito il proseguimento della stagione per i calciatori della Prima Squadra, che hanno risolto i rispettivi contratti a dicembre. Checchi si è rilanciato scendendo di categoria ed ha dato il suo apporto all’Accademia Pavese raggiungendo un traguardo molto importante per la società.

Anche Albertini arrivava da una recente separazione: quella con il Sangiuliano City. Il 9 dicembre aveva risolto il contratto con il club milanese e circa un mese dopo ha preso le redini dell’Accademia Pavese portandola fino alla vittoria della Coppa Italia Promozione e ad un quasi certo ritorno in Eccellenza.
L’Accademia Pavese tornerà in campo il 27 aprile per chiudere il campionato davanti ai propri tifosi contro la seconda della classe: il Vigevano. Un’occasione per festeggiare un trionfo tanto sognato.

Asia Di Palma

La Pro Palazzolo Women batte il Città di Varese ed è ad un passo dal sogno: le pagelle

La Pro Palazzolo Women ieri ha battuto 3-1 il Città di Varese nella penultima giornata di campionato. Venerdì a Palazzolo arriva il Como: scontro diretto per il titolo finale.

PRO PALAZZOLO WOMEN

Pignagnoli 6
Pochi pericoli, mette una pezza quando il Città di Varese avanza e interviene anche su Di Iorio nell’azione del 2-1.

Belotti 6
Buone sgroppate in fascia.

1’ st Sardi de Letto 6.5
Entra bene con tanta corsa e spinta, va vicina anche al gol.

Canobbio 7
Da neocampionessa fa una grandissima partita in difesa, non passa nulla.

Parsani 7
Coppia perfetta con Canobbio, ottimi gli anticipi.

Vacchi 7
Anche lei arriva da campionessa e gioca alla grande. Sfortunata in occasione dell’autogol.

33’ st Mezzoli 6
Buona corsa nel finale

Daleszczyk 6.5
Tanta corsa in mezzo al campo e tante incursioni, perde il pallone che apre il campo per il 2-1.

Di Lascio 7
Metronomo a centrocampo, fa molto bene entrambe le fasi

Piovani 7
Grande fisicità a centrocampo, domina nei duelli

45’ st Algisi S.V.

Ronca 6.5
Sulla fascia punta spesso l’avversaria e passa, ma fa qualche errore nell’ultima scelta. Dal suo corner nasce l’1-0

1’ st Massussi 6.5
Buon dribbling e buona corsa, trova qualche difficoltà anche lei nell’ultima scelta

Merli 8.5
Intramontabile, altri due gol per spingere la Pro verso il titolo.

37’ st Messali S.V.

Serna 8
Infermabile, buca sul primo palo Meloni e poi non si ferma mai per tutta la gara.

All. Brusa 7.5
3 punti per arrivare alla finale di venerdì 25 con due risultati su tre. La Pro è vicina a un risultato record.

CITTà DI VARESE FEMMINILE

Meloni 6.5

Buona partita e anche buoni riflessi sui tiri dalla distanza.

Fava 6
Qualche difficoltà in difesa, ma fa una gara complessivamente positiva.

Sessa 6
Gara a centrocampo non semplice contro Piovani e Daleszczyk

13’ st Gaudina 6
Entra per aumentare il peso offensivo, fa qualche buona azione.

Cappelletti 6.5
Gara molto positiva della centrale in maglia numero 7. Quando riesce argina Merli e compagne.

Di Giorgio 6
Non una gara facile per azionare la fantasia in mezzo al campo, chiusa dalla diga della Pro.

Battezzato 6.5
Secondo tempo di livello, tanta corsa e tanta grinta.

Ossola 6.5
In fase offensiva è quella che si fa vedere di più, tocca la palla in occasione del 2-1 che Vacchi fa finire dritto in fondo alla sua porta.

12’ st Brembilla 6
Buona corsa in fascia

Vitali 6.5
A centrocampo è tra le più attive, strappa il pallone dai piedi di Daleszczyk in occasione del 2-1 e avvia l’azione.

Petruzzi 6.5
Prova qualche incursione dal centrocampo, è lei che fa scaturire il 2-1 con un buon inserimento e un destro disinnescato parzialmente da Pignagnoli.

21’ st Montin 6
Entra ma non riesce a pungere davanti.

Zanoncini 6
Fa una gara complessivamente sufficiente ma soffre tanto sugli scatti e sulle incursioni di Serna.

Di Iorio 6
Partita complicata per il capocannoniere della squadra. Canobbio e Parsani la mettono sotto chiave e non riesce mai a rendersi pericolosa.

All. Bottarelli 6
La squadra comincia bene e sfiora subito il vantaggio, nella ripresa sul campo della corazzata è difficile ma accorcia subito le distanze anche se non riesce a tenere a bada l’attacco biancoblù.

Ivan Oioli

 

 

 

Dopo la Ternana, è festa anche per il Parma Women: le gialloblu tornano in Serie A dopo due stagioni

Al termine della 26° giornata di Serie B Femminile arriva un altro verdetto: il Parma Women è ufficialmente promosso in Serie A. Le gialloblu si uniscono alla Ternana che solo qualche ora prima ha raggiunto lo stesso traguardo.

Due stagioni dopo è di nuovo Serie A

In Serie B Femminile la festa da Terni si è spostata a Noceto: anche il Parma Women è promosso in Serie A.  Le ragazze di mister Colantuono hanno sconfitto, grazie al gol di Gaia Lonati, il Genoa e, di conseguenza, con 13 punti di vantaggio sulla quarta a quattro turni dalla fine si sono guadagnate il posto per il massimo campionato italiano. Continuerà, invece, la lotta a due tra Bologna e Genoa per il terzo e ultimo pass per la Serie A.

Dopo due stagioni in Serie B, il Parma della proprietà americana con a capo Kyle Krause è tornato in A. Un traguardo frutto del lavoro svolto in continuità con mister Colantuono, che nella scorsa stagione ha guidato le gialloblu al terzo posto in classifica. Quest’anno le emiliane hanno da subito dimostrato la voglia di raggiungere la massima categoria e hanno ingaggiato una lotta a due -che continuerà fino alla fine- con la Ternana. Entrambe possono festeggiare l’approdo in Serie A, ma hanno ancora 12 punti a disposizione per regalarsi il primo posto in Serie B.

Il Parma Women in estate ha fatto investimenti importanti e sono arrivate diverse nuove giocatrici di esperienza: da Zhanna Ferrario ad Alessia Rognoni, che si sono confermate bomber con undici reti a testa in campionato. Non solo novità perché c’è chi nella scorsa stagione ha lottato per la Serie A e ha deciso di rimanere: dal capitano Caterina Ambrosi agli attaccanti Gaia Distefano (10 gol in Serie B) e Caterina Ferin fino all’esperto difensore Laura Peruzzo. 

I numeri

Sessantacinque punti in 26 giornate, 21 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta: il 10 novembre contro l’H&D Chievo Women. Il Parma, così come la Ternana, ha sempre avuto in mente un solo obiettivo ed è riuscito a conquistarlo a quattro giornate dalla fine del campionato. Ad oggi la squadra guidata da mister Colantuono ha il miglior attacco (68 gol) e la miglior difesa con sole dieci reti incassate e diciannove clean sheet. Dati che certificano la forza di una squadra che vuole rilanciarsi anche in Serie A. Una vittoria che sa anche di rivincita per mister Colantuono, che è approdato a Parma nell’estate 2023 dopo che il Cittadella aveva rinunciato all’iscrizione in Serie B.

La società gialloblu ha scelto di celebrare la promozione con due semplici parole sulle maglie: “Why Not?” (perchè no?). Un claim che si riferisce ad una risposta data dal presidente Kyle Krause quando in un’intervista gli chiesero perché avesse scelto di investire nel calcio femminile.

Photo Credits: Parma Women

Asia Di Palma

Ternana Women nella storia: promossa in Serie A con quattro giornate di anticipo

Vigilia di Pasqua che sa di promozione per la Ternana Women, che grazie alla vittoria per 2-0 sulla Freedom è matematicamente in Serie A. 

Ternana: è storia

Dopo averla sfiorata nella scorsa stagione, ora è realtà: la Ternana Women è ufficialmente in Serie A. Una cavalcata incredibile partita dalla scorsa estate con importanti innesti per alzare ulteriormente il livello della squadra e raggiungere l’obiettivo: da Adriana Gomes e Giuseppina Moraca dalla Lazio a Tatiana Bonetti dall’Inter o Claudia Ciccotti dalla Roma. Un percorso importante a livello di numeri e prestazioni per la squadra di mister Cincotta, ma soprattutto un’unione di intenti tra staff e società per regalare un sogno a tutti i tifosi nel ricordo di mister Fabio Melillo, scomparso nel luglio 2024. L’allenatore romano è stato padre e maestro di moltissime calciatrici dalla Res Women alla Roma fino alla Ternana, che nella scorsa stagione ha guidato fino all’ultimo sfiorando una storica promozione, sfumata solo nello spareggio con il Napoli. Un traguardo che ha dunque un valore molto profondo e che non è mai stato in dubbio. La Ternana Women ora può festeggiare davanti ai propri tifosi perché non è più un sogno ma è la realtà. Da settembre 2025 le rossoverdi faranno parte del campionato di Serie A, che proprio dalla prossima stagione vedrà un aumento di squadre: da 10 a 12 con un girone unico all’italiana. 

I numeri non mentono

Dall’inizio della stagione l’obiettivo è sempre stato uno solo: salire in Serie A. Detto e fatto per la Ternana Women, che ha raggiunto il traguardo con quattro giornate di anticipo. La vittoria odierna contro la Freedom è stata decisiva perché il vantaggio sulla terza, il Genoa, è troppo per essere colmato. Le rossoblu oggi affronteranno il Parma e anche in caso di vittoria rimarrebbero a -12 con gli scontri diretti a sfavore. Stesso discorso per il Bologna che oggi affronterà il Pavia Academy. Per gran parte della stagione, Parma e Ternana sono state appaiate in vetta e per alcune giornate le emiliane hanno anche vissuto il primo posto in solitaria, ma dalla 20° giornata la Ternana ha effettuato il sorpasso mantenendo due punti di vantaggio (ad oggi sono 5 ma il Parma deve ancora giocare).

Il campionato non è ancora concluso e con dodici punti (15 per il Parma) ancora a disposizione non si sa chi arriverà al primo posto ma ciò che è certo è che la Ternana ha la sicurezza della Serie A. Fino ad oggi 69 punti conquistati dalle ragazze di mister Cincotta. Punti frutto di 22 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta (il 17 novembre contro l’Arezzo). Da lì in poi, sedici risultati utili consecutivi. I gol fatti sono 65, mentre quelli subiti 16 con 15 marcatrici diverse in rete e tre giocatrici in doppia cifra: Adriana Gomes (12), Tatiana Bonetti e Valeria Pirone (11). Numeri che certificano le qualità di una squadra che ha sempre e solo pensato al proprio obiettivo con uno sguardo speciale rivolto verso il cielo.

Photo Credits: Ternana Women

Asia Di Palma

Rovato Vertovese tra Campionato e Coppa: domani il recupero del 34° turno con gli occhi anche alla finale di Teramo

La Rovato Vertovese sta vivendo una stagione molto intensa in cui l’obiettivo primario (la Serie D) è già stato raggiunto, ma ora viene il bello: provare a vincere anche la Coppa Italia Dilettanti. Sabato 10 maggio a Teramo affronterà il Barletta e la società sta organizzando la lunga trasferta.

Domani il recupero, il 10 maggio la finale di Coppa

Qualche settimana fa, la LND ha deciso di spostare la finale di Coppa Italia a Teramo il 10 maggio: quasi un mese dopo la data iniziale (5 aprile). La società bresciana non è rimasta soddisfatta di questo spostamento, in quanto la decisione è stata presa senza contattarla. Il cambio di stadio da Firenze a Teramo implica sicuramente difficoltà maggiori per i lombardi che dovranno fare quasi 600km al posto di 350.

La società, però, ha deciso comunque di permettere ai tifosi di stare vicino alla squadra in questo momento storico e sta organizzando la trasferta. Da Vertova e Rovato partiranno pullman dedicati ai tifosi. Il prezzo del viaggio è di 5o euro (esclusi pasti e biglietti) con partenza prevista per le ore 6:30 da Vertova e 7:30 da Rovato. Una giornata, il 10 maggio, che potrebbe essere storica e la Rovato Vertovese vuole continuare a sognare. Nel frattempo, però, la squadra di mister Bolis dovrà giocare altre tre partite prima della finalissima di Coppa: domani il recupero della 34° giornata contro il Cellatica, mentre dopo Pasqua le ultime due giornate con Scanzorosciate e Offanenghese. La Rovato Vertovese in caso di vittoria domani aggancerebbe la capolista Scanzorosciate proprio prima dello scontro diretto previsto il 27 aprile.

Il messaggio della società

“𝗣𝗥𝗘𝗡𝗢𝗧𝗔 𝗜𝗟 𝗧𝗨𝗢 𝗣𝗢𝗦𝗧𝗢 𝗣𝗘𝗥 𝗧𝗘𝗥𝗔𝗠𝗢!

La Finale di Coppa Italia Dilettanti è stata confermata allo Stadio “G.Bonolis” di Teramo, vi inviatiamo a vivere insieme a noi questa bellissima giornata di sport, una finale storica per la Rovato Vertovese!

𝗣𝗔𝗥𝗧𝗜𝗥𝗔𝗡𝗡𝗢 𝗗𝗔 𝗩𝗘𝗥𝗧𝗢𝗩𝗔 𝗘 𝗥𝗢𝗩𝗔𝗧𝗢 𝗣𝗨𝗟𝗟𝗠𝗔𝗡 𝗗𝗘𝗗𝗜𝗖𝗔𝗧𝗜 𝗔𝗜 𝗧𝗜𝗙𝗢𝗦𝗜!”

Asia Di Palma

Serie D, girone B: dopo la 36° giornata Ospitaletto a un passo dal sogno e dietro resta aperta la lotta playoff: parola ai protagonisti

La giornata numero 36 del girone B di Serie D ha detto soprattutto una cosa: l’Ospitaletto, a +5 sulla seconda, a 180 minuti dalla fine è ad un passo dal sogno Serie C. Gli orange hanno sconfitto un Club Milano, reduce dall’importante successo contro la Folgore Caratese.

A sbloccare la gara ci ha pensato Cantamessa (quarta rete in campionato), al 13′, e nel secondo tempo, ancora una volta due subentrati, hanno chiuso il match. Prima Francesco Gobbi al 68′ e dopo dieci minuti Federico Peli. Dietro hanno vinto Casatese-Merate, Folgore Caratese e Desenzano con i lecchesi che confermano l’ottimo momento di forma: cinque vittorie di fila dal ritorno dalla sosta per la Viareggio Cup.

La Folgore Caratese si è ripresa il terzo posto superando con un netto 5-0, in superiorità numerica per oltre 70 minuti, il Ciliverghe. La Pro Palazzolo ha detto ufficialmente addio al sogno Serie C con il pareggio sul difficile campo di Fanfulla. Il Desenzano ha battuto di misura il Vigasio con la sesta rete in campionato di Procaccio e domenica 27 sfiderà la Casatese-Merate per confermare il proprio posto nei playoff.

La Varesina esce sconfitta da un match al cardiopalma con la Casatese Merate, ma ha ancora la possibilità di accedere ai playoff.

Il Chievo Verona trionfa alla prima partita dall’ingresso dei nuovi soci in dirigenza con un netto 4-0 ai danni del Magenta, che ora si trova a otto punti dalla Castellanzese (vittoriosa sul campo del Sant’Angelo) e non disputerebbe i playout. In ottica salvezza diretta, balzo in avanti importante della Nuova Sondrio che ha battuto il Breno e si è portata a +13 dal Fanfulla (diciottesimo). Il Sangiuliano ha ottenuto un successo chiave contro l’Arconatese, che è ad un passo dall’Eccellenza. Restano gli ultimi 180 minuti per capire se si disputeranno i playout.

Le parole di alcuni protagonisti a 91° minuto

CASATESE-MERATE, IL DS RHO

“Gran bella partita da ambo le parti. Abbiamo fatto bene fino al 2-0 poi al 75′ abbiamo preso gol e siamo andati in difficoltà. Un po’ un passaggio a vuoto, loro bravi a trovare il pareggio e il nostro terzo gol è stato rocambolesco. Dobbiamo continuare a crederci. I miracoli possono succedere, ma più che miracolo dev’essere un tracollo loro (dell’Ospitaletto n.d.r) che ora non può succedere. E noi dobbiamo innanzitutto vincere con Desenzano e Sant’Angelo. Sono i giocatori e lo staff che meritano la vetrina per quello che stanno facendo.”

PRO PALAZZOLO, IL DS ZANARDINI

Una partita dove è venuto un acquazzone importante e il campo di Lodi sappiamo com’è. Io non mi attacco ad alibi o scuse quindi non parlo solo del campo. Sapevamo cosa potevamo trovare. Sento di fare un plauso ai ragazzi perché hanno fatto la gara che dovevano. Se uno guarda la classifica, giustamente dal Palazzolo ci si aspetta qualcosa in più. Io ragiono sulla mia gestione e ringrazio ragazzi e staff perché hanno fatto un ottimo lavoro. Logicamente quando rincorri devi sbagliare il meno possibile. Io a Palazzolo sto molto bene e con il presidente ho un ottimo rapporto. Sarei felice di continuare questa avventura, ma le ufficialità deve darle il presidente. Vogliamo fare i playoff da protagonisti e arrivare più in alto possibile”.

DESENZANO, IL DS LAURINO

“Una partita in cui si è giocato solo il primo tempo poi è scoppiato un nubifragio. Oggi (ieri n,d,r) è arrivata la matematica che non vinceremo il campionato, ma era da un po’ di partite che l’Ospitaletto aveva ingranato la marcia giusta. Lo scontro diretto ha rilanciato mentalmente loro. Per noi è stata una mazzata, ma abbiamo saputo reagire e va fatto un plauso alla squadra. Dobbiamo finire al meglio. Con la Casatese-Merate sarà una bellissima partita e alla fine faremo i conti. Non abbiamo ancora definito nulla per la prossima stagione“. 

CHIEVO VERONA, IL DS SACCHETTO

“Stagione di alti e bassi, non abbiamo iniziato al meglio ma poi ci siamo ripresi. Il tecnico (Allegretti n.d.r.) conosceva già la piazza e il suo ritorno è stata una decisione corretta. Non abbiamo fatto il giusto mercato a dicembre a livello numerico e questo non ci ha dato la possibilità di giocarcela fino in fondo. 54 punti è comunque il record per noi in questa categoria. Si sono inseriti due soci e dobbiamo ancora parlare degli obiettivi della prossima stagione”.

Asia Di Palma

Il Codogno rinnova Calzi: ufficiale l’accordo per le prossime tre stagioni

Il Codogno si affida al suo attuale direttore e il prolungamento è classico delle società che hanno un ottimo progetto nel medio/lungo periodo.

Si parte dal direttore

Sappiamo che sono i direttori a fare le squadre e il Codogno è talmente soddisfatto dell’operato del suo DS che arriva un accordo per le prossime tre stagioni. Gianpaolo Calzi guiderà la costruzione della società lodigiana nel corso dei prossimi anni e logicamente il tutto è dovuto alla rapida risalita dalla Promozione, ma soprattutto a questo clamoroso campionato che sta conducendo il club ai play-off. Passiamo al comunicato ufficiale del club della provincia di Lodi attualmente al quinto posto in classifica.

Comunicato ufficiale

“UFFICIALE. Gianpaolo Calzi rinnova con il Codogno, per le prossime tre stagioni sarà il nostro Direttore Sportivo! A fronte degli ottimi risultati raggiunti in questa annata sportiva, aldilà di quello che sarà il suo epilogo, la dirigenza è felice di annunciare la permanenza del D.S. nella nostra società. Con Gianpaolo è stato raggiunto un accordo triennale, nella speranza di proseguire il percorso di crescita già iniziato nella passata stagione e di raggiungere insieme grandi traguardi”.

Nicola Badursi

Oltrepò storico e salvo, parla il DS Raso: “Questa squadra ha valore e lo ha dimostrato. Futuro? Credo di aver chiuso un ciclo, devo riflettere”

Dopo la vittoria con il Vado (1-0) che garantisce matematicamente la categoria anche per l’anno prossimo per i biancorossi, il DS dei pavesi ha parlato ai nostri microfoni dopo il grande traguardo raggiunto. Giovedì 17 aprile diventa una data storica per la neonata società Oltrepò, che ha visto la luce nell’estate del 2022 nell’unione tra Varzi e Broni e in 3 anni è arrivata alla salvezza in Serie D. Una finale playoff persa nel 2023, la vittoria del campionato nel 2024 e ieri il piattone destro all’angolino di De Rinaldis che sfrutta il vantaggio assegnato dal direttore di gara per il fallo di Monteverde su Hrom vale un altro pezzo di storia: l’Oltrepò è salvo con due giornate di anticipo e con una rimonta straordinaria. Tra i grandi architetti di questa impresa c’è il DS Nicola Raso, che al nono anno al fianco del presidente Catenacci ha realizzato una grande impresa per tutto l’ambiente della provincia di Pavia. Ecco le sue parole dopo il grande traguardo raggiunto:

 

Direttore come è avvenuto il processo che ha portato alla costruzione di una squadra partita come “cenerentola” del girone e salva con 2 giornate di anticipo?

“L’annata è sicuramente partita con questo elemento dei problemi economici che, durante il corso della stagione, per il 90% sono stati sistemati e si sta andando avanti a farlo, quindi dall’inizio abbiamo deciso di fare una squadra sostenibile. A quel punto, non fermandosi più nessuno degli artefici dell’anno scorso, che comunque ringrazierò sempre perchè si sono dimostrati professionisti e hanno capito la situazione, si è cambiato molto rispetto a come costruivamo di solito le squadre. Dal momento che avevo già visionato questi ragazzi da inserire come quote, sono andato su quelli che conoscevo come De Rinaldis e Spatari, che avevo già contattato l’anno scorso prima di prendere Alvitrez e Citterio. Poi ovviamente hanno mantenuto la categoria e il loro trasferimento è slittato di un solo anno. Ma anche i ragazzi del Piacenza, li conoscevo bene e li avevo visti in prima persona. Sono andato su un gruppo di ragazzi che si conosceva e ho cercato di creare un amalgama senza i 2 o 3 anziani che in un gruppo così giovane avrebbero trovato magari qualche difficoltà dal punto di vista comunicativo e del rapporto. Ho lavorato su quell’idea lì, dal primo giorno ho detto che non temevo assolutamente di fare la stagione nonostante le voci che giravano, perchè ritenevo che fossero tutti giocatori forti. Non potevamo comprare l’esperienza ma dovevamo lavorare sulle nostre qualità come la freschezza, la velocità, la quantità e la forza del gruppo. Poi se devo dire che l’1 agosto dicevo che mi sarei salvato in anticipo sarei bugiardo, però ero convinto di quello che stavo facendo, non era un’idea folle nella mia testa. Ovviamente, sono schietto, se non ci fossero stati problemi precitati avrei preso un’altra strada e avrei fatto una squadra più standardizzata con i soliti parametri, ossatura con qualche esperto e giovani di contorno. Ho dovuto fare di necessità virtù e credo di esserci riuscito. Voglio ringraziare lo staff, di quest’anno ma anche dell’anno scorso perchè se oggi siamo qui è anche merito loro, tutto il mondo Oltrepò che ci è sempre stato vicino, il presidente e i giocatori, che per loro questo sia un inizio di una carriera importante”.

 

 Lei è da molto tempo con il presidente Catenacci, quali sono le sue idee dopo 9 anni e dopo questo traguardo?

“Penso che ormai il mio ciclo si sia chiuso dopo 6 anni di Varzi e 3 di Oltrepò. Ho fatto una finale playoff il primo anno di Oltrepò, l’anno scorso ho vinto il campionato, quest’anno ho raggiunto la salvezza, quindi ho dato tanto. Ora non penso al futuro perchè dovrei sedermi a un tavolo e capire quali siano i progetti futuri, ma un ciclo sicuramente lo abbiamo chiuso. Adesso vedremo se ne apriremo un altro, se non si aprirà, se si aprirà da un’altra parte. Sono aperto a tante situazioni ma credo che questo ciclo di lavoro sia finito. Devo valutare, se ogni anno era scontata la mia permanenza ora devo riflettere perchè bisogna anche essere intellettualmente onesti, se uno ritiene di non poter dare nulla in più deve lasciare il passo perchè il progetto Oltrepò comunque va avanti”.

 

Si sarebbe mai aspettato un traguardo simile, campionato vinto e salvezza in D con due giornate di anticipo, al suo primo giorno in questo ambiente?

“Devo dire che la prima cosa che mi ha detto il presidente quanto l’ho conosciuto è che lui voleva andare almeno in Serie D, quindi era l’obiettivo che ci eravamo imposti. Ci abbiamo messo forse un po’ di più perchè eravamo in Promozione, quindi erano 3 categorie. Però penso che il nostro peggior piazzamento, tolto quello di quest’anno che ha un valore completamente diverso, sia stato il quinto posto. Per questo dico che il ciclo è finito però sì, l’obiettivo che ci eravamo imposti lo abbiamo portato a termine. Al momento non ho niente in mano, ho pensato solamente alla salvezza dell’Oltrepò. Ad oggi può succedere di tutto, che io rimanga oppure no”. 

 

Quali sono le sensazioni di una società neonata che fa grandi progressi anno dopo anno passando anche davanti ad altre big del territorio come il Pavia, o la Vogherese quest’anno in termini di classifica, il Casteggio…?

“Non saprei perchè il nostro segreto è sempre stato quello di non guardare cosa facessero gli altri. Sinceramente non ci ho mai pensato, ma è dovuto al fatto che comunque io affronto tutto in maniera molto serena e umile, pensando solo al lavoro. I complimenti che mi sono arrivati tra ieri e oggi dei miei ex calciatori mi fanno piacere perchè sanno qual è il mio modo di operare e cerco sempre di non lasciare niente al caso, ma questo è quello che mi ha insegnato anche il presidente. Lui come persona e come professionista mi ha sempre sostenuto, anche nelle scelte. Tornando alla domanda non saprei di fatto come rispondere, ma credo che sia una cosa importante. Vincere non è mai facile, perchè per giudicare una vittoria o una sconfitta devi esserci comunque e sapere cosa succede all’interno”. 

 

C’è qualche sassolino nella scarpa che vorrebbe togliersi dopo quanto detto a inizio stagione?

“In realtà no perchè non fa parte del mio stile, però posso dire che probabilmente questi ragazzi hanno fatto qualcosa che ci deve far riflettere, a tutti gli addetti ai lavori. Il vero giudice il calcio non sono mai le parole che si dicono all’inizio della stagione ma è sempre il campo. Ho confermato l’allenatore dopo 5 sconfitte, al ritorno dopo 6 sconfitte di fila ancora ho emesso un comunicato in cui ribadivo la fiducia nel tecnico. Secondo me con la programmazione e con la pazienza, che nel calcio non c’è mai, si può costruire qualcosa. Perchè se veramente si vuol far nascere un progetto non si può ogni anno cambiare le persone. Noi siamo andati avanti e abbiamo creduto nello staff anche nei momenti duri, la società ci ha dato fiducia perchè alla fine io faccio più parte dello staff che della società essendone il capo. I giocatori abbiamo cercato di aiutarli  nei momenti difficili e quindi mi sento di dire, a chi non credeva in questi ragazzi, di vederli per il loro valore, che è altissimo. Per loro è solo l’inizio, come gli ho detto ieri. L’Oltrepò per loro non deve essere un punto di arrivo ma di partenza, e spero di vederli in categorie importanti”. 

 

C’è un momento che si porta dietro in maniera importante di questa stagione?

“Sono stati 9 mesi duri e importanti a livello emotivo, sia nel bene che nel male. Dico il primo punto fatto in campionato, contro il Città di Varese dopo 5 sconfitte. Da lì ho visto la scintilla che è scattata, perchè noi avevamo chiuso l’andata con l’Albenga a 23 punti, e abbiamo chiuso a dicembre con un fattore mentale devastante, che è quello che abbiamo ora dopotutto. Io sapevo che a noi ci sarebbe servita una vittoria per tornare in corsa, e dico quel momento perchè è partito tutto da lì”.

 

Il progetto Oltrepò può puntare ancora più in alto?

“Sicuramente andrà avanti con o senza Nicola Raso, bisogna poi cercare poi di assestarsi, come ripetuto più volte anche con il presidente. I prossimi anni saranno di assestamento e mantenimento della categoria, perchè poi secondo me bisognerà lavorare sulle strutture, le attrezzature che servono per fare calcio e non solo sulla rosa. Il settore giovanile sta crescendo ma si sta creando un qualcosa di importante e credo che la filosofia non cambierà, sarà un’impronta giovane e territoriale ma indirizzato al mantenimento della categoria. Finchè non si crescerà a livello di strutture e società per fare qualcosa in più ma credo che il bacino dell’Oltrepò debba essere questo qui”.

 

Secondo lei c’è una differenza anche dal punto di vista delle difficoltà sui gironi A e B? Quando siete stati promossi avevate qualche tipo di preferenza?

“Nel girone B secondo me ci sono più squadre che investono rispetto all’A, quindi la qualità è più alta. Chiaramente però qualità non significa per forza maggiore difficoltà, ne trovi diverse nei due gironi. Nel B trovi sicuramente più formazioni strutturate e pronte per fare la D, senza pensare esclusivamente al soldo ma all’organizzazione e alle strutture. Ci sono delle corazzate con cui competere diventa più complicato, forse nell’A si trovavano più squadre con una realtà come la nostra, ma comunque non bisogna dimenticare che qui ci sono piazze come il Città di Varese e il Vado, squadre forti ce ne sono”. 

 

Ivan Oioli

Desenzano 1-0 Vigasio | Procaccio regala tre punti sotto il nubifragio: le pagelle

Il Desenzano ed il Vigasio si sono date battaglia nel corso dell’ultima sfida di campionato. Tutti i voti assegnati alla fine dei novanta minuti.

Desenzano

Morello
Pochi sussulti veri e propri verso la porta, ci mette una pezza in qualche modo su Boni su un tiro non semplice
Voto: 6

Antonelli
Altra gara di sostanza e presenza importante. Sfiora un gran gol da fuori e colpisce un palo con un bell’inserimento.
Voto: 7

Gori
Esperienza e quantità anche sotto il diluvio. Mette ordine a centrocampo e inventa a occhi chiusi un assist geniale per Antonelli che stampa il palo.
Voto: 7

Quaggio
Dopo due gare a segno la pioggia spegne il fuoco del bomber che non riesce praticamente mai a tirare verso la porta. Nelle due occasioni che ha il campo lo tradisce.
Voto: 6

Polenghi
Tanta lotta, tanta garra, palloni persi e recuperati. Una gara complessivamente sufficiente per il 14.
Voto: 6

Ntube
Disinnesca l’attacco biancoblù con interventi duri ma efficaci. Gioca con un giallo sulla testa da inizio partita ma lo fa diligentemente.
Voto: 7

Biondini
Buona gara anche dell’esterno anche se un campo molto complicato sulle fasce la influenza e non poco.
Voto: 6

Procaccio
Man of the match della gara con cui si riscatta dopo il rigore sbagliato a Crema. Le azioni offensive partono sempre da lui, anche se il campo pesante toglie qualità a un giocatore molto bravo palla a terra.
Voto: 7.5

17’ st Camarlinghi
Sicuramente non le condizioni più adatte per un giocatore come lui che fa dell’autolancio e dello scatto il suo punto di forza. Disegna un buon cross su angolo per Polenghi.
Voto: 6

Tomas
Roccioso e impenetrabile, nemmeno il nubifragio lo scalfisce. Rompe tutte le azioni del Vigasio e anche quando entra Tosi si impone di testa. Stoico.
Voto: 7.5

Casali
Gara difficile anche per lui sulle fasce, si distrae sull’imbucata di Boni per Hoxha ma il centrocampista grazia il Desenzano.
Voto: 6

Gasperi
Gara di sostanza e qualità anche per il centrocampista, non va mai al tiro ma il suo lavoro è prezioso.
Voto: 6

All. Gaburro
Gara complicata per le condizioni ma il Desenzano fa il suo e vince la terza di fila prima del crocevia finale per i playoff contro la Casatese Merate.
Voto: 6.5

Vigasio

Businarolo
Nonostante il campo e la palla scivolosa, mette in scena molti interventi importanti su Procaccio e Antonelli. Tradito dalla traiettoria velenosa e dal campo in occasione del gol partita.
Voto: 6,5

Novelli
Complicata gara sulle fasce con un campo decisamente avverso. Lotta moltissimo su ogni pallone possibile.
Voto: 6

Cinel
Nel primo tempo argina tutto quello che può arginare utilizzando molto il fisico, nel secondo tempo diventa di fatto una battaglia e la sua zona di campo diventa ingiocabile in proiezione offensiva.
Voto: 6

Hoxha
Parte da regista per poi diventare mezzala dopo l’ingresso di Casella. Stampa un palo su grande invenzione di Boni, poi nel finale sciupa una bella occasione da fuori calciando malissimo.
Voto: 6,5

Mboup
Grande gara di tutti centrali ma molto bene fa l’ex Caravaggio. Si avventa come un falco su tutti i palloni e vince parecchi contrasti.
Voto: 7

Frison
In mezzo alla tempesta il capitano fa un ottimo lavoro con la sua nave. Vince tanti duelli con Quaggio e soprattutto riesce a rilanciare spesso per ravvivare l’azione veneta.
Voto: 7

Mozzo
Il più attivo nel centrocampo del Vigasio. Va moltissimo a contrasto e spesso li vince, concedendosi anche qualche numero. Il primo tiro che fa della partita esce di poco.
Voto: 6,5

Capellari
La sua gara finisce praticamente subito, parte anche con buoni ritmi ma un contrasto lo manda ko.
Voto: 6

20’ st Casella
Entra e fa il regista con la sua esperienza. Nonostante il campo pesantissimo sbaglia pochissimi palloni.
Voto: 6,5

Boni
Gara difficile per l’attaccante con un campo impraticabile e una difesa avversaria fortissima, però gli spunti non mancano. Inventa per Hoxha sull’azione del palo, va vicino all’1-1 con un tiro forte e velenoso e nella ripresa lotta fino alla fine.
Voto: 6,5

28’ st Vetere
Ingresso che mette qualità, dal suo tiro scaturiscono le proteste del Vigasio per un tocco di braccio di Antonelli difficilmente sanzionabile.
Voto: 6

Fanini
Spesso coinvolto nella manovra, fa più fatica di Boni a trovare spazi. Di testa emerge spesso ma non trova i pertugi giusti per fare male.
Voto: 6

Amoh
Combatte tanto sulla fascia ma gli spazi sono veramente pochi.
Voto: 6

17’ st Tosi
Entra per dar man forte di testa, fa quel che può
Voto: 6

All. Florindo
La squadra gioca una buona gara contro un’avversaria forte e che difficilmente prende gol. La sfida con la Pro Sesto è l’ultimo grande scoglio per coronare una stagione decisamente positiva.
Voto: 6,5