Il direttore Ettore Menicucci si gode il primo posto in classifica ed in un’intervista ESCLUSIVA si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa.
Una grande partenza, dopo la rivoluzione estiva. Se l’aspettava?
“Sicuramente una grande partenza che ci godiamo. Non bisogna dimenticare che la nostra squadra era stata costruita con un budget per la salvezza ed al momento stiamo battendo qualsiasi aspettativa. Logicamente ragioniamo di partita in partita, ma ci tengo a ripetere che viviamo positivamente il momento. Poi qua a Bra siamo stati bravi a trovare il giusto mix di ragazzi giovani e di calciatori esperti che ci sta garantendo delle prestazioni di primissimo livello”.
Quanto crede in mister Nisticò? Visto che in D non aveva mai avuto queste medie
“Io con il mister ho un ottimo rapporto e soprattutto credo fortemente nelle sue capacità. Non è un caso che l’avevo scelto anche a Pavia e come ripeto da sempre, se non fosse stato l’anno del COVID quel campionato l’avremmo vinto senza problemi. Il mister mette sempre il gioco al centro di tutto e di conseguenza i risultati si vedono di giornata in giornata”.
Dopo piazze come Pavia, Caronno e Voghera come si sta trovando a Bra?
“Posso dire che è un modo diverso di lavorare. Con le squadre citate in precedenza sapevi che scendevi sul campo da gioco con un solo obiettivo: la vittoria. Qua sicuramente si ha la leggerezza di una piazza che sa di essere in alto, ma allo stesso tempo non ha l’obbligo di occupare quelle posizioni”.
Cosa è successo quando quest’estate è venuta a mancare una figura importante come mister Floris?
“Il mister ha deciso di iniziare una nuova avventura perché credeva non solo che il suo ciclo a Bra fosse terminato, ma anche che fosse impossibile lottare per determinati traguardi con questa società. Logicamente una scelta che è arrivata anche perché sapeva che avrebbe avuto un piatto in cui mangiare di primissimo livello (si riferisce al Città di Varese, ndr)”.
Vista la classifica, crede di essersi preso una rivincita rispetto i suoi predecessori?
“Sicuramente sono contento sotto tutti i punti di vista. Non dimentichiamo e sottolineo ancora una volta che il nostro budget è tre/quattro volte inferiore rispetto a quello delle squadre che ci inseguono. Sono sicuro che il Vado, il Città di Varese, il Chisola rientreranno, non escluderei anche la NovaRomentin che dispone di un’ottima guida tecnica e dell’outsider Ligorna. Logicamente posso dire che è inutile che la precedente dirigenza continui a tirarmi in mezzo ai discorsi, visto che noi stiamo facendo il nostro campionato e stiamo dimostrando di poter tenere il Bra nelle primissime posizioni. Magari c’è anche un po’ di fastidio, visto che con il budget a disposizione non si riesce a tenere a bada una mina vagante come noi“. Il direttore ha poi continuato parlando direttamene del predecessore Montanaro: “Il direttore sta vedendo che a volte i nomi non fanno la differenza come ci si aspetta e si trova in una situazione che io ho provato in Eccellenza, cioè giocare in una piazza in cui bisogna vincere obbligatoriamente. Non è mai un’impresa semplice, ma credo sia importante guardare sempre nella propria casa“.
Parlando di Eccellenza, come vede il Girone A?
“Al momento vedo una Solbiatese che viaggia a vele spiegate e credo sia arrivato il momento giusto per prendersi la meritata Serie D, dopo che l’anno scorso si era persa con la Coppa Italia. Un Pavia che si è rinforzato in maniera interessante ed una Caronnese che ha mantenuto un ottimo zoccolo duro ed inserito altri super campioni. Come outisder direi il nome della Rhodense che dispone di un mister che è un vero e proprio fuoriclasse per la categoria come Gatti. Non dimentichiamoci anche che gli Orange si allenano di sera e in un campionato questa scelta costa sempre 5-6 punti sulle avversarie”.
Nicola Badursi