Weekend di fuoco in Eccellenza con le semifinali play-off e l’andata dei play-out che hanno già macinato delle vittime illustri.
LE VINCENTI
Partiamo dal sabato dove il Magenta si conferma una vera e propria corazzata, soprattutto tra le mura amiche. In una sfida in cui passare in svantaggio rischia di essere tremendamente decisivo, il club gialloblù è riuscito a rialzarsi e trovare il pareggio e di conseguenza il passaggio alla finale del Girone A. Ennesima nota di merito per Avinci che nonostante sia un classe 2003 si prende la responsabilità di tirare il calcio di rigore più importante della stagione e con calma serafica trasforma in rete. La domenica invece è il turno dell terza e della quarta classificata, con un Lazzate che supera in rimonta il Pavia e si prende la finalissima. Grande prova per gli uomini di mister Fedele che continuano a mettere in mostra un gioco vivace e spumeggiante, interpretato da giocatori di primissimo livello. Adesso grande attesa per la sfida decisiva tra gialloblù.
“La Sconfitta”
Sconfitta tra un mille virgolette per la Milanese. Il club del sud di Milano infatti non esce con un risultato negativo dal campo del più quotato Magenta, anzi mette in seria difficoltà una delle pretendenti alla vittoria del campionato e di conseguenza dei play-off. Si conclude ufficialmente una stagione nettamente positiva in cui sono state gettate delle basi importanti in vista della prossima stagione. Anche per la Milanese c’è una nota di merito o meglio un giocatore da mettere sotto osservazione, stiamo parlando di Filippo Todesco. L’estremo difensore ha portato a termine una stagione di primissimo livello ed infatti può ambire e meriterebbe la categoria superiore.
LA PERDENTE
Da diverse stagioni a questa parte, quando si parla di Pavia si può parlare soltanto di perdente. Ennesima stagione in cui la squadra parte con tutti i favori del pronostico, ma poi avviene la qualunque. Ben tre allenatori si sono avvicendati e nessuno è riuscito ad ottenere il massimo da una squadra che ha qualità da vendere. Nel corso di queste ultime tre stagioni la sensazione è che si è vissuto un vero e proprio dejavu. Presidente che mette a disposizione un budget importante, pubblico di primissimo livello, ma ogni anno il tutto risulta non sufficente. Se al patron Nucera non si possono dare delle colpe anzi un presidente del genere bisogna tenerselo stretto, visto l’impegno economico sostenuto di anno in anno. Arriva il momento di mettere sul banco degli imputati altri protagonisti. Gli scarsi risultati di queste tre stagioni necessitano di un nuovo avvicendamento dalle parti del Fortunati. Il lavoro della dirigenza è stato (senza ombra di dubbio) deficitario nella maggior parte delle situazioni ed ha rallentato la crescita di un club che vuole tornare ad essere grande ed ha tutte le carte per farlo. Da oggi inizia la preparazione della nuova annata e vedremo se il presidente prenderà decisioni fondamentali ed importanti oppure continuerà questa opera astratta. Ricordando che noi di Be.Pi abbiamo seguito (con le nostre dirette) da vicino la cavalcata che ha portato la società in D e di conseguenza ci siamo goduti un Fortunati tutto esaurito. Questi tifosi meritano ben altro, soprattutto dal punto di vista dirigenziale.
I PLAY-OUT
La città di Pavia vive uno dei weekend più neri della sua storia recente. Visto che l’Accademia soccombe sotto le giocate del Meda e per la seconda volta in pochissime settimane riesce a complicarsi la vita (questa volta in maniera quasi irrimediabile). Servirà una partita perfetta domenica per poter sperare ancora nella salvezza ed evitare la prima retrocessione della presidenza Panigati. Tra Castanese e Vergiatese è ancora tutto aperto, anche se i biancorossi avranno dalla loro il piccolo vantaggio costruito ieri pomeriggio.
Piero Bene