Scelta interna della Luparense: il ds promosso ad allenatore per tentare la salvezza

La Luparense è in un momento molto delicato della stagione: ieri sono arrivate le dimissioni di mister Bagatti in seguito alla sconfitta con l’Union Clodiense. La società ha optato per una scelta interna visto il poco tempo che rimane da qui alla fine della stagione. Per la Luparense è necessaria la presenza di qualcuno che conosca bene la squadra perché queste due settimane saranno decisive. A guidare i “lupi” sarà l’attuale ds Stefano Romanin.

Per Romanin sarà la terza carica ricoperta quest’anno: ha iniziato come responsabile del settore giovanile, per poi passare a ds da dicembre e ora allenatore. Gli obiettivi della Luparense erano sicuramente diversi ad inizio stagione, quando, si puntava a qualcosa di importante. L’annata però è andata in un altro modo e ora il club padovano si ritrova a lottare per la salvezza. Romanin esordirà in un match non banale: il derby con l’Este. All’ultima giornata poi sfiderà il Cjarlins Muzane: anche lui in piena corsa salvezza.

Il comunicato del club

“La società Luparense FC ufficializza Stefano Romanin nel ruolo di allenatore della prima squadra.

La dirigenza rossoblù si è così espressa attraverso le parole del Direttore Generale Antonio Dario: “Alla società è sembrata la soluzione più naturale e logica. A due giornate dalla fine del campionato l’inserimento di una qualsiasi nuova figura scontava una serie di carenze troppo significative.

In questo momento conta molto avere conoscenza e consapevolezza di pregi e difetti dei singoli e del collettivo, avere dimestichezza con le prossime avversarie, avere fiducia e gradimento della società ma più ancora della squadra.
Oltretutto è un modo anche per responsabilizzare i calciatori che certamente devono aiutarsi per uscire da questa situazione.
Stefano ha i titoli, l’esperienza maturata come allenatore e tutto quanto sopra descritto, perché vive nella nostra realtà da cinque anni ed in particolare è stato a contatto con questo gruppo da inizio stagione”.

Il presidente Stefano Zarattini e tutta la Luparense FC augurano un buon lavoro al nuovo tecnico dei lupi.”

Asia Di Palma

L’ex Riccione Pulzetti festeggia la promozione: il Calvi Noale è in Serie D

Una parabola fatta di alti e bassi per mister Nico Pulzetti: dall’addio in estate per andare a Riccione al ritorno con lieto fine. L’allenatore, classe 1984, ha portato il Calvi Noale in Serie D: decisiva la vittoria della scorsa domenica.

Campionato deciso al fotofinish

Proprio come in un film, la stagione di mister Pulzetti si è conclusa nel migliore dei modi con la promozione in Serie D. Il Calvi Noale si giocava la vittoria del campionato all’ultima giornata contro la Godigese: uno scontro diretto delicatissimo. Il girone B di Eccellenza veneta si è deciso al fotofinish: quattro squadre in tre punti che si sono affrontate tra di loro all’ultima giornata. Il gol di Coin ha deciso la sfida tra Calvi Noale e Godigese e complice anche il pareggio tra Sandonà e Conegliano, i ragazzi di Pulzetti hanno potuto festeggiare.

La rivincita del Calvi Noale

Un successo che sa di riscatto: lo scorso anno la società aveva solo sfiorato la promozione in D. Un punto aveva separato i veneziani dalla vittoria del girone conquistata dal Treviso con 75 punti. Al termine della stagione, mister Pulzetti aveva lasciato il club per intraprendere una nuova avventura: allo United Riccone, in Serie D. L’ex giocatore di Bari e Padova è rimasto alla guida dei romagnoli in campionato solo per un mese, poi l’esonero. Dopo poco è arrivata la chiamata del Calvi Noale e una nuova ripartenza, che ha portato la squadra in Serie D a sei anni dall’ultima apparizione. 57 punti totali frutto di 17 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. La squadra, dopo l’amara delusione dello scorso anno, può festeggiare per un traguardo raggiunto con grande dedizione.

Le parole del mister

“Eccoci qui devo ancora realizzare cosa abbiamo fatto Calvi Noale qualcosa di incredibile.
Dopo 2 mesi passati male a Riccione ho deciso di tornare a casa sapendo cosa avevo lasciato e cosa avrei trovato, una famiglia che ha sempre creduto in me e nel mio lavoro, godetevi e godiamoci la promozione in D.”

Asia Di Palma

 

Pro Palazzolo, Braghini: “Abbiamo un’organizzazione da professionismo”

Il responsabile dell’area tecnica della Pro Palazzolo ha detto la sua riguardo l’organizzazione del club. Ecco le sue dichiarazioni LIVE durante Chiaccere da Minors.

Cosa vuol dire essere responsabile dell’area tecnica in una società?

“Il responsabile dell’area tecnica è un ruolo dove assieme al direttore sportivo e a Roberto Fusari gestisci il settore tecnico della prima squadra e della Juniores. Questo è il mio ruolo in sintesi”.

Il livello di organizzazione della Pro

“Dire che siamo meno organizzati di società professionistiche non sarebbe corretto. Qua a Palazzolo comunque ci sono tutte le carte in regola per fare il professionismo. La proprietà ha un’idea chiara, poi abbiamo dei tifosi che ci seguono dappertutto ed anche delle infrastrutture di primo livello. Possiamo dire che sia l’organizzazione che il seguito è da professionismo. Posso dire di aver visto addirittura società di Serie C che non hanno il nostro stesso livello di infrastrutture ed organizzazione”.

Le basi per l’anno prossimo sono già state messe?

“Abbiamo già fatto due rinnovi di due calciatori che riteniamo importanti, perché sono anagraficamente giovani e con delle prospettive di miglioramento decisamente molto interessanti. Quest’anno siccome partivamo da zero era tutto un inizio, con una rosa rinnovata totalmente. Il primo obiettivo è stato quello di trovare una quadra che ci permette l’anno prossimo di ripartire da delle certezze“.

Il mercato viene fatto con Fusari?

“Certamente, viene fatto tutto in perfetta simbiosi anche perché io e Fusari siamo amici anche fuori dal campo. Di conseguenza ci troviamo ed andiamo avanti assieme”.

L’acquisto che ti ha dato più soddisfazione?

Posso dire che ce ne sono diversi, non voglio dirne uno perché poi magari me ne dimentico un altro che merita comunque grande attenzione”.

Un punto generale

“A me e Roberto (ci tengo a sottolineare) non ci hanno chiesto di vincere il campionato. Ci hanno chiesto di fare un percorso dove bisognava raggiungere i play-off, poi siccome io e Roberto siamo ambiziosi abbiamo provato a fare di tutto per salire il prima possibile. La squadra che abbiamo allestito non la riteniamo inferiore a nessuna nel nostro girone, poi nel calcio ci sono avversari e team che hanno investito maggiormente ed inoltre ne vince solo una su venti“.

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Nicola Badursi

Il Giudice sportivo respinge il reclamo del Forlì, il Carpi mantiene il vantaggio in vetta

Carpì-Forlì è terminato sul campo 2-1, ma ha lasciato degli strascichi: i galletti hanno deciso di presentare reclamo al giudice sportivo in merito alla presenza del calciatore Tommaso Ceccotti in campo.

Secondo la società reclamante, il terzino destro non aveva diritto a partecipare alla gara. Il classe 2005 era stato squalificato per un turno in seguito a recidiva di ammonizioni il 23 gennaio e il 28 gennaio (turno seguente) aveva scontato la squalifica contro la Pistoiese.

Per il Forlì, però, non è così perché il club ritiene che il turno non sia stato scontato vista l’esclusione della Pistoiese e l’annullamento delle gare disputate. Il Giudice Sportivo, letto il reclamo e le memorie difensive del Carpi, si è pronunciato questo pomeriggio ed ha omologato il risultato sul campo.

Il Forlì, però, potrebbe presentare ricorso alla Corte Sportiva D’Appello (secondo grado di giudizio) per provare ad ottenere un ribaltamento del risultato.

L’esclusione della Pistoiese ha lasciato strascichi pesanti nel girone D: la scorsa settimana il Ravenna, attraverso un comunicato, aveva esposto in modo duro la propria posizione. I romagnoli hanno subito una deduzione di 6 punti e lo svantaggio dal Carpi è raddoppiato: da 2 a 4 punti.

La decisione

-Tenuto conto che l’esegesi proposta dalla reclamante contraddice lo spirito delle norme e la corretta applicazione che ne suggerisce
il consolidato orientamento della Corte d’Appello sportiva, in tema si esecuzione delle sanzioni, la quale invita a garantire il corretto
bilanciamento tra il principio di effettività (e afflittività) della sanzione, che deve essere effettivamente scontata e non affidata al potere
discrezionale della società di appartenenza, ed il principio di separazione (e omogeneità) delle competizioni, in ragione del quale la
squalifica, ove possibile, deve essere scontata nella competizione nella quale il tesserato ha posto in essere l’infrazione.

Nel caso di specie il calciatore CECOTTI TOMMASO ha effettivamente scontato la sanzione della squalifica di una gara e lo ha fatto nella medesima competizione in cui ha commesso l’infrazione, laddove l’interpretazione proposta dalla reclamante imporrebbe di scontare nuovamente la sanzione e ciò, in ragione di un provvedimento di rinuncia o esclusione comminato in capo ad un sodalizio diverso da quello presso cui il calciatore risulta tesserato ed a quest’ultimo in alcun modo imputabile.
dedotto che il calciatore CECOTTI TOMMASO, al momento della gara in epigrafe, aveva integralmente scontato la squalifica di una
gara ed aveva, pertanto, pieno titolo a prendervi parte;
P.Q.M.
Delibera:
1) di respingere il reclamo;
2) di convalidare il risultato della gara conclusasi con il seguente punteggio: CARPI AC SSDARL – F.C. FORLI SRL 2 – 1;
3) di addebitare sul conto della F.C. FORLI SRL la tassa di reclamo.”

Desenzano, Zanardini: “Primo posto? Adesso è troppo tardi…”

Proprio in questi istanti a Chiacchere da Minors, in diretta su Be.Pi TV ha detto la sua il direttore del Desenzano: Zanardini Marco.

Il punto sulla stagione

“Abbiamo fatto un girone d’andata al di sotto delle aspettative, ma in questo periodo ci stiamo riprendendo e lo stiamo facendo anche davvero bene. Devo dire la mia ed essere realista, perché parlare di primato ora come ora diventa davvero troppo tardi e difficile. Non lo dico per fare il pompiere, ma semplicemente perché i team avanti a noi sembrano essere proprio infermabili”.

In carriera hai anche fatto sei mesi a Brescia, come ti sei trovato?

“Solo sei mesi, ma sono stati davvero tanto intensi oltre che costruttivi. Un’esperienza che rifarei molto volentieri, perché ho sempre fatto prime squadre, ma ora posso dire di aver fatto anche altro”.

Con i dovuti paragoni, questo Desenzano sta prendendo la retta via che possa portarlo ad essere al livello di una società come il Brescia?

“Assolutamente sì, quando sono arrivato ho visto una società molto organizzata e che non lascia nulla al caso. Da questo punto di vista posso solo parlare molto bene dalla società. Però c’è anche da dire che si percepiva anche da fuori la caratura di questo Desenzano“.

Quanto può durare l’investimento importante se non arrivasse l’esito finale (cioè la promozione)?

“Io posso dire che il presidente ci ha messo più che in condizione per fare bene nel corso di questa stagione, ma non posso dire per quanti anni vorrà ancora investire. L’importante è sicuramente la non perdita di entusiasmo, perché se si perde quello poi è possibile che finisca tutto. Darti un arco temporale non te lo so dare”.

Il presidente secondo te ha ancora entusiasmo?

“Sicuramente ad inizio stagione no (ride, ndr), visto che l’andamento non era dei migliori. Nella seconda parte di stagione credo che un po’ più di entusiasmo è tornato”.

L’acquisto migliore di questa stagione?

“Ti dico che a novembre quando i risultati non arrivavano ero convinto che questo squadra avesse dei valori importanti. Ora sono contento che stanno dimostrando il valore del team. Ad oggi fare un nome è sbagliato, perché se siamo in questa situazione è grazie ad un super gruppo e ad uno staff che sta facendo un super lavoro”.

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Nicola Badursi

Varesina – Mister Spilli: “Professionismo? Vi dico cosa ci manca…”

Il tecnico della Varesina ha fatto il punto dopo una stagione nettamente positiva. Ecco le sue dichiarazioni a D-Time in diretta su Be.Pi TV.

Dopo due anni convincenti in D, l’anno prossimo può esserci la svolta?

“Noi quest’anno ci siamo superati ed abbiamo fatto un’ottimo percorso. Anche se nelle ultime giornate avremmo potuto fare qualcosa in più. Resterà comunque una stagione nettamente positiva, ma anche a noi manca ancora qualche passaggio per poter effettuare il passaggio nel professionismo”.

Il Girone B è più difficile dell’A?

“Ogni campionato ha le sue difficoltà, ad esempio il Girone A è molto più fisico e vai in campo meno belli in cui è più difficile mettersi in mostra e giocare la palla a terra. Io parlo per il mio perché l’ho vissuto e posso dire che nel B ci sono società che hanno investito il triplo di noi, ma sono dietro e fa un certo effetto. Nella nostra graduatoria abbiamo diverse squadre che sono nella top 10 delle spese nazionali, logico che a quel punto le difficoltà aumentano e lo fanno anche in maniera repentina. Alla fine posso anche dire quello che abbiamo pagato noi rispetto alle primissime. Le altre avevano anche dei ricambi forti, noi solo nove “vecchi”. Logico che quando te ne vengono a mancare tre, poi sei costretto a giocare con un giovane in più degli altri”.

Quanto hanno pesato e quali strascichi si sono portate le due sconfitte con Pro Palazzolo e Club Milano?

C’è mancata solamente un po’ di forza per crederci di più, poi ci sono mancati i giocatori. Ad esempio nelle partite che hai appena citato non avevo né Manicone né Guidetti (giocatori davvero importanti per me). Logico che se giochi tante partite ravvicinate e non hai la rosa pronta, poi sulla lunga la paghi. Poi non tanto le due sconfitte appena citate, secondo me ci ha pesato davvero l’uscita dalla Coppa. Credo che contro il Gavorrano avremmo meritato almeno di andare ai calci di rigore e poi questi match ti abbattono anche a livello psicologico. Posso dire che solo attraverso il tempo abbiamo capito che la rosa non era pronta per tutte queste partite, anche perché noi a fine anno giocheremo 7 partite in più delle altre”.

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Nicola Badursi

 

Legnano, silenzio stampa fino al termine della stagione: il comunicato

Nella giornata di ieri il Legnano Calcio ha comunicato la decisione di adottare il silenzio stampa fino a fine stagione. Il club lilla è reduce da sei risultati utili consecutivi (2 vittorie e 4 pareggi), ma la salvezza è ancora da conquistare ed è probabile che passerà dai playout. Il Legnano è a 36 punti a – 5 dalla Real Calepina (quindicesima), che con questo distacco dalla diciottesima non giocherebbe il playout. Se la classifica dovesse chiudersi così il Legnano dovrà giocarsi la permanenza in categoria contro la Castellanzese. Nelle ultime due giornate il Legnano dovrà affrontare la Casatese e la Virtus Ciserano Bergamo per scoprire il suo destino. Il club vuole la massima concentrazione di tutti i tesserati e non permetterà a nessuno di rilasciare alcuna dichiarazione.

Il comunicato

“L’A.C. Legnano Calcio 1913 comunica di adottare il silenzio stampa fino al termine dell’attuale stagione sportiva 2023-2024. Pur nel rispetto del diritto di cronaca, alla luce della delicata situazione di classifica in cui si trova la squadra, il club ritiene opportuno che venga dedicata la massima concentrazione sulle ultime partite che attendono i lilla nell’attuale campionato di serie D.
A partire dalla data odierna, pertanto, nessun dirigente e tesserato sarà autorizzato a rilasciare alcun tipo di dichiarazione.”

Asia Di Palma

Alcione, mister Cusatis: “Il nostro gruppo può fare bene anche in C”

Proprio in queste ore ha detto la sua il coach dell’Alcione Giovanni Cusatis durante la trasmissione D-Time in diretta su Be.Pi TV.

Quanto merito tuo c’è se da oggi Milano ha tre squadre nei professionisti?

“Quando ho deciso di andare all’Alcione il programma diceva che in tre anni saremmo arrivati nel professionismo. L’anno scorso c’è stata una bella accelerata, ma poi dei problemi (che tutti conosciamo) ci hanno frenato. Quest’anno siamo stati bravi a continuare un lavoro già iniziato e adesso vogliamo andare avanti in questo modo”.

I progetti futuri?

“Adesso ci godiamo anche il momento e la vittoria, visto che si tratta di un percorso lungo e difficile. Quest’anno partivamo anche come squadra da battere, non dimentichiamo che mancano ancora due giornate e tutta la Poule Scudetto prima di concludere la stagione”.

Quanto la delusione dell’anno scorso ha influito?

“Sicuramente ha avuto il suo peso. Dico, però, che il primo mese di ritiro dopo non essere stati ripescati è stato davvero complesso. Piano piano, però, abbiamo capito che l’unico modo per giocare la Serie C era vincere il campionato sul campo. Da lì siamo partiti forte con un gruppo compatto e composto da uno zoccolo duro di 10/11 ragazzi, che hanno permesso anche ai nuovi di integrarsi subito ed è iniziata la nostra cavalcata”.

C’è mai stato un momento in cui ha pensato di non vincere questo campionato?

“No sinceramente. Anche perché noi siamo stati in testa dalla seconda/terza giornata e non siamo mai scesi. La nostra difficoltà maggiore era dettata dalla pressione, perché per fare meglio dell’anno scorso bisognava arrivare primi ed inoltre avevamo il dovere (secondo tutti) di dover vincere ogni domenica. I nostri giocatori sono stati eccellenti ed hanno gestito ogni pressione al top, anche se sapevamo che sarebbe stato difficile”.

Quanti giocatori del vostro undici iniziale sono pronti per la C?

“Secondo me con il lavoro e con entusiasmo il nostro gruppo può stare anche in C. Questo è sicuramente un gruppo che vogliamo portare avanti, nonostante servirà anche qualche innesto”.

Un calciatore della D che si porterebbe nel professionismo?

In D c’è pieno di calciatori fortissimi. L’unico problema è saperli scegliere, lavorarli ed inserirli in maniera perfetta nel contesto. Io dico sempre ai miei che sono al posto giusto nel momento giusto, perché l’Alcione è una zona comfort. Magari alcuni dei nostri giocatori non vanno bene in altre squadre. Se proprio dovessi dirne uno che mi piace per come gioca, direi Orellana della Varesina“.

Nicola Badursi

Serie D chi viene e chi va: quattro squadre scendono matematicamente in Eccellenza

L’ultimo turno di Serie D ha portato nuovi verdetti sia positivi che negativi: sei sono salite dall’Eccellenza, mentre quattro hanno dovuto salutare la categoria.

 

Pont Donnaz, Virtus Bolzano, Mobilieri Ponsacco e Castrovillari salutano la D

Quattro squadre di diversi gironi hanno dovuto matematicamente salutare la categoria. La Virtus Bolzano ha perso contro l’Adriese e con 19 punti è al penultimo posto. La distanza dalla prima squadra fuori dalla zona retrocessione è di tredici lunghezze, impossibile da colmare, e gli altoatesini dovranno giocare altre due partite e mezza: dovranno terminare la gara contro il Portogruaro, interrotta per infortunio del direttore di gara.

Ponsacco: “Errori strategici a cui non abbiamo rimediato”

Nel girone E, il Mobilieri Ponsacco è retrocesso in Eccellenza. La squadra toscana ha perso contro il Follonica Gavorrano: sconfitta fatale, che allunga a otto punti il distacco dal Real Forte Querceta a due giornate dalla fine. Una retrocessione amara per il club, commentata così dal presidente Valerio Sisti: “Purtroppo dobbiamo salutare la Serie D calcistica a Ponsacco; con la sconfitta contro il Follonica Gavorrano i Mobilieri sono matematicamente retrocessi in Eccellenza. Mi dispiace tantissimo. Purtroppo l’annata è iniziata con alcuni errori strategici a cui non ho saputo rimediare durante il campionato. Nella mia storia calcistica da dirigente, e ormai sono quasi 20 anni, non sono mai retrocesso. Dico questo perché si possa capire che la mia voglia di rivincita è tanta, e voglio viverla qui a Ponsacco, dove in questi due anni ho conosciuto persone con una grandissima passione calcistica, e che oggi erano come me davvero affranti.
Per questo mi adopererò fin da subito con cuore e testa a ricreare uno staff (sia per la prima squadra che per il settore giovanile) che ci permetta di avere le soddisfazioni che la città di Ponsacco merita.”

 

Girone I, Castrovillari in Eccellenza

Nel girone I c’è stata la conferma della seconda retrocessa: dopo la Gioiese, anche il Castrovillari è costretto a salutare la Serie D. Il club della provincia di Cosenza ha pareggiato contro il Portici aumentando a undici lunghezze il divario con il Locri. I cosentini tornano in Eccellenza a sei anni dall’ultima volta. Una stagione difficile in cui il Castrovillari ha conquistato solo 17 punti frutto di due vittorie, dodici pareggi e diciassette sconfitte.

Asia Di Palma

La Rhodense si separa da mister De Lillo: ecco il comunicato ufficiale

La Rhodense proprio in queste ore ha annunciato la separazione da mister De Lillo. Ecco il comunicato ufficiale della squadra del milanese.

Si dividono le strade

La Rhodense sorprende tutti, visto che dopo la vittoria del campionato annuncia la separazione dal tecnico artefice del successo: mister Leonardo De Lillo. Una scelta che apre a scenari inaspettati in vista di un’estate che si prospetta decisamente incandescente. Non sono mancati i ringraziamenti da parte del team per un campionato dominato dall’inizio alla fine e vinto con ampio margine oltre che con grande gioco e continuità di risultati. Adesso le strade si separano e chissà che l’anno prossimo non possano rincrociarsi, ma magari da semplici avversari.

Comunicato ufficiale

“PRIMA SQUADRA: SI DIVIDONO LE STRADE TRA LA RHODENSE E MISTER DE LILLO. La Fcd Rhodense comunica che nella serata di oggi, dopo un lungo incontro tenutosi alla presenza del DS Gianfranco Garavaglia ,il DG Massimo Pasquetti ed il tecnico della Prima squadra Leonardo De Lillo si è deciso di interrompere il rapporto di collaborazione. La società ringrazia il mister per il lavoro svolto nelle due stagioni con i colori della Rhodense ,sfociato quest’anno con la vittoria del campionato di Promozione con largo anticipo, per la professionalità, la serietà e la un passione mostrate . Al mister l’augurio di un futuro ricco di soddisfazioni sportive”.

Nicola Badursi