Penultima giornata ed ancora tanto in bilico: ecco il programma gare dell’Eccellenza

Penultima giornata di campionato ed ancora tanto in bilico. Ecco il programma gare dell’Eccellenza in una domenica che si prospetta decisiva.

Girone A

DOMENICA 28/04/2024 ORE 15:30

Accademia Pavese-Meda

Ardor Lazzate-Solbiatese

Base 96 Seveso-Pavia

Caronnese-Magenta

Castanese-Accademia Calcio Vittuone

Saronno-Calvairate

Oltrepò-Vergiatese

Sestese-Casteggio

Verbano-F.C. Milanese

Girone B

DOMENICA 28/04/2024 ORE 15:30

Brianza Olginatese-Vis Nova Giussano

Calolziocorte-Arcellasco

Castelleone-Tribiano

Cisanese-Nuova Sondrio

Leon-San Pellegrino

Mapello-Lemine Almenno

Muggiò-Offanenghese

Soncinese-Altrabrianza

Soresinese-Trevigliese

Girone C

DOMENICA 28/04/2024 ORE 15:30

Atletico Cortefranca-Darfo Boario

Bedizzolese-Juvenes Pradalunghese

Calcio Pavonese-Rovato Calcio

Carpenedolo-Ospitaletto

Castellana-CazzagoBornato

Castiglione-Scanzorosciate

Falco-Orceana

Vertovese-Ciliverghe

Casazza-Forza e Costanza

Nicola Badursi

Alcione, il patron Montini conferma l’idea del mister: “In Serie C nessuna rivoluzione, siamo una squadra da 150 punti in due anni…”

Il patron dell’Alcione è intervenuto (proprio in questi istanti) in diretta su Be.Pi TV ai microfoni di TuxTu. Ecco le sue dichiarazioni.

Che campionato è stato?

“Un campionato vinto meritatamente, abbiamo fatto 78 punti e mancano ancora 2 partite. L’anno scorso con 71 punti siamo arrivati a -6 dalla prima posizione. Il lavoro triennale che abbiamo portato con mister Cusatis ha finalmente pagato e sono molto contento“.

Siete finalmente la terza squadra di Milano, che peso ha?

Più un orgoglio in realtà che un peso. Parliamo del frutto di tanto lavoro e di tanta passione che mettiamo sul campo ogni giorno. Quando sono arrivato parliamo dell’Alcione come società giovanile buona, ma con strutture non all’altezza. Sin dal 2015 abbiamo fatto un gran lavoro soprattutto sotto il punto di vista strutturale, con campi nuovi in sintetico oltre che spogliatoi del tutto innovativi. Quello a cui puntiamo? L’idea è dare un’alternativa il sabato pomeriggio al tifoso delle big milanesi ed inoltre aggregare le due tifoserie. Poi l’Inter è in mano ai cinesi, il Milan ad un fondo americano, noi invece siamo al 100% italiani”.

Dove si giocherà l’anno prossimo?

“Noi stiamo lavorando per poter giocare in tutti i modi possibile all’Arena Civica di Milano. Vogliamo giocare lì e ci stiamo impegnando affinché questo possa avvenire. Giocheremo anche contro il Vado all’Arena, stiamo facendo richiesta di poter giocare il 12, in maniera da non sovrapporci alla festa scudetto. In caso non si riesca a trovare un accordo, allora andremo in altri stadi e su altri piani”.

Come ti senti in vista della prima stagione tra i professionisti?

“Sono contento e fiducioso. Io il primo anno (di questo progetto triennale) ho detto a tutti che bisognava cercare di fare un gradino alla volta. Adesso questa situazione si ripete, poiché siamo gli ultimi arrivati tra 60 squadre e quindi non dobbiamo avere la presunzione o l’arroganza di insegnare qualcosa a qualcuno. Ci presenteremo con la massima umiltà. La rosa ci sembra attrezzata anche se ci saranno degli innesti di alto livello, ma l’ossatura può essere confermata. Io con il nostro mister e il nostro direttore sono convinto sia possibile fare un buon campionato, logico che non ho la sfera di cristallo”.

Come vede questa rosa in vista della prossima stagione?

“Come il mio mister, non vedo all’orizzonte delle grosse rivoluzioni. Mavilla dal punto di vista degli innesti per reparto, sa già benissimo dove andare a intervenire ma non rivoluzionare una squadra da 150 punti in due anni. Sicuramente però ci saranno dei nuovi nomi anche perché la categoria lo richiede”.

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Nicola Badursi

Desenzano, il direttore Tosoni su Paloschi: “Vi svelo i retroscena dell’affare…”

In diretta a D-Time ha detto la sua il direttore generale del Desenzano: Stefano Tosoni. Ecco tutti i retroscena sull’affare Alberto Paloschi.

L’affare Paloschi come è nato?

“Nata perché a Desenzano noi abbiamo in gestione lo Stadio Tre Stelle che è un centro polivalente con una pista d’atletica nuovissima. Perciò sono tanti anche i calciatori che vengono qua se devono rimettersi in forma. La combinazione è stata che parte della preparazione la facciamo allo stadio e non al centro dell’allenamento, poi anche membri dello staff lo conoscevano e il direttore ha subito aperto a qualche sessione d’allenamento assieme. Dopo c’è stata qualche apertura da parte del calciatore, noi avevamo quasi chiuso la rosa e ci mancava solo la punta. Il presidente ci ha dato il via libera ed abbiamo fatto di tutto per trovare un accordo”.

Un bilancio sull’operazione Paloschi?

“Io credo che quando i 22 giocatori scendano in campo i nomi lascino il tempo che trovano. Tutto va dimostrato in tutte le categorie, perché il calcio non regala niente a nessuno. Il nome probabilmente non l’ha aiutato, perché se due difensori di D hanno la possibilità di marcare Paloschi, danno il 110%. Alberto è arrivato in un momento in cui la sua condizione non era ottimale, poi abbiamo anche forzato un po’ la mano ed infatti si è infortunato. Io credo che da quando ha preso la condizione, però, ogni domenica si da da fare e segna oltre che far segnare. Sono pienamente soddisfatto dell’operazione che è andata in porto, non solo dal punto di vista del Marketing“.

Si vede la differenza quando in campo scende un giocatore che ha giocato in A?

“Chiaro che quando un giocatore ha un trascorso così sai che ha un bagaglio tecnico/tattico di un determinato livello. In alcuni attimi ti rendi conto che certe giocate possono farle solo alcuni giocatori. Anche negli anni passati mi sono accorto di avere a che fare con calciatori di primissimo livello, ma te ne rendi conto quando li vedi fuori dal campo. Dopo in campo ti dico che se togli in nome a tutti e gli metti una maschera magari non si accorgono che è Paloschi quello che ha giocato in A e ti dicono Spaviero (ad esempio)”.

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Nicola Badursi

Desenzano, il direttore Tosoni: “Al presidente, la piazza inizia a stare stretta …”

In diretta a D-Time ha detto la sua il direttore generale del Desenzano: Stefano Tosoni. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Come nasce il progetto Desenzano?

“Il progetto Desenzano nasce dalla voglia del presidente di entrare nel mondo del calcio e di cullare la sua passione in prima persona. Da lì ha deciso di rilevare il Calvina che militava in Serie D e nell’arco di un paio d’anni l’ha portata a Desenzano entrando in sinergia con altre persone. Questo è il quinto anno di presidenza e il quinto anno con me da direttore generale”.

Un tuo bilancio nel giro di questi quattro anni?

Io per il Calcio Desenzano ho sempre dato il 110% ed infatti ho anche perso le notti. Poi ci sono stagioni in cui va meglio ed altre in cui va peggio. Ogni annata insegna e poi è normale che dopo quattro anni c’è un costante miglioramento, anche perché siamo esseri umani e di conseguenza è semplice sbagliare. Adesso bisogna non ripetere i nostri errori e cercare in tutti i modi di migliorarci. Se parliamo di prima squadra e di aspetto sportivo della prima squadra, abbiamo dato un taglio diverso con una strutturazione nuova dell’organigramma. Oggi si può dire che abbiamo fatto la scelta giusta, poi chiaro che il calcio non è un’azienda dove a tanto corrisponde tanto e di conseguenza anche la fortuna fa la sua parte. Però credo che con costanza e perseveranza gli obiettivi si raggiungono“.

Nel corso di questi quattro anni il suo potere è andato crescendo?

Io parlerei di fiducia e non di potere, visto che quest’ultimo lo ha in mano solo il presidente. La fiducia posso dire che è cresciuta, ma anche perché noi non ci conoscevamo prima. Di pari passo con la fiducia viene anche qualche libertà d’azione in più. Non dimentichiamo, però che qualsiasi decisione io prenda mi implica anche delle responsabilità“.

In questi quattro anni l’obiettivo non è ancora stato raggiunto, non avete paura che il presidente si stanchi?

Questa credo sia una preoccupazione che c’è in ogni società. Chiaro che quando c’è questa situazione qua alla base è un’ipotesi che può capitare. Far perdere di entusiasmo un presidente come il nostro può rappresentare un problema. In una società sportiva, però, non sono solo i risultati sportivi a farti venire la voglia di fare o meno il presidente (basti vedere l’ultima riforma del calcio). Dico solo che quando si trovano persone che hanno così tanta voglia di fare, bisogna fare di tutto per non farle mollare. Ci tengo a sottolineare che non è solo un discorso di risultati di prima squadra. Ad esempio quattro/cinque mesi fa avrei avuto qualche dubbio in più sulla programmazione della nuova annata, anche per come stavano andando le cose in campionato. Però credo che al patron Marai inizi a stare stretta proprio Desenzano. Sappiamo benissimo che con i comuni è una discussione continua, anche perché il team sul Garda non è la piazza dove hai la passione del pubblico costante e continua. Ti dico che per Marai potrebbe essere arrivato il momento di iniziare a puntare a qualche sodalizio più importante. Non voglio comunque far preoccupare nessuno e garantisco che il Desenzano sta già lavorando in vista della prossima stagione e lo farà sempre con Marai a capo di tutto”.

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Nicola Badursi

 

180 minuti che valgono una stagione: nel girone B è vietato sbagliare

180 minuti, due partite che possono valere una stagione intera, almeno in termini di risultati: raggiungere l’obiettivo o vederlo sfumare. Per nessuno è il momento di fare i conti, ma solo di scendere in campo e dare il massimo per la propria squadra. Il girone B è sicuramente stato uno dei più entusiasmanti e la corsa al vertice è ancora aperta, così come quella salvezza seppur con margini diversi.

In quattro per un posto

A giochi fermi, prima dell’inizio del campionato, i pronostici erano tutti a favore del Piacenza: per il blasone della squadra, per la voglia di tornare subito in C e per il budget a disposizione. La squadra biancorossa, però, non ha avuto vita facile e nei primi due mesi e mezzo di campionato ha attraversato diverse difficoltà.

A inizio novembre c’è stato l’apice di questo momento con l’esonero di Maccarone, sostituito da Rossini. L’attuale mister ha collezionato sedici vittorie, sei pareggi e tre sconfitte con Tritum, Desenzano e Caldiero nello scontro diretto di fine marzo. Al momento il Piacenza è dietro di una lunghezza dal Caldiero dato il pareggio nella 35^ giornata contro la Clivense. Gli ultimi due match saranno con Real Calepina e Varesina, ormai è fuori dalla corsa per la C, ma vorrà concludere la stagione almeno con un piazzamento playoff.

Chi ha tutto nelle proprie mani è il Caldiero: la squadra veneta è in testa con 71 punti e se non sbaglierà nulla potrà godersi la promozione in Serie C. Per farlo però dovrà ottenere il massimo con Virtus Ciserano Bergamo e Villa Valle. Mister Soave, Zerbato e compagni potrebbero coronare un sogno davvero speciale per una comunità di 8.000 persone.

Chi ha rincorso dall’inizio della stagione è il Desenzano: dopo un girone di andata altamente al di sotto delle aspettative, i biancoazzurri hanno completamente invertito il trend. Il ritorno è stato quasi impeccabile: tre pareggi, tredici vittorie e una sola sconfitta contro il Caldiero. Ma basterà per arrivare a vincere il girone? Ora i punti di distacco dalla prima sono tre e per poter sperare fino all’ultimo secondo è necessario un passo falso del Caldiero. Domenica la squadra di Contini ha battuto la Tritium e nelle prossime due affronterà l’Arconatese e il Caravaggio. A guidare i bresciani ci sarà sempre Alberto Paloschi a quota otto reti in campionato.

Al quarto posto c’è la Pro Palazzolo con 67 punti: per i ragazzi di mister Didu le speranze si sono affievolite quasi totalmente dopo il pareggio di domenica contro la Folgore Caratese. Infatti i quattro punti dalla capolista lasciano poco spazio alla Serie C: se il Caldiero dovesse vincere nel prossimo turno, la Pro sarebbe ufficialmente fuori dalla corsa alla promozione. I biancoblu chiuderanno la stagione in casa contro il Caravaggio, mentre disputeranno l’ultima ufficiale di campionato con la Tritium.

Asia Di Palma

Weekend incandescente, con i verdetti che si avvicinano: ecco il programma gare della Serie B

Un vero e proprio weekend incandescente si sta avvicinando per tutti i team di Serie B, con i verdetti alle porte. Ecco il programma gare.

Il programma gare

VENERDì 26/04/2024 ORE 14:30

H&D Chievo-Ravenna Women

SABATO 27/04/2024 ORE 15:00

San Marino Academy-Freedom

DOMENICA 28/04/2024 ORE 12:30

Bologna-Ternana

DOMENICA 28/04/2024 ORE 14:30

Genoa-Cesena

DOMENICA 28/04/2024 ORE 15:00

RES Women-Arezzo

Brescia-Hellas Verona

Pavia Academy-Lazio Women

UP Tavagnacco-Parma Calcio

Match fondamentali

Weekend in cui nessuna delle prime quattro potrà sbagliare, visto che in programma ci sono solamente partite contro team che si trovano nella parte sinistra della classifica (escluso il match tra Genoa e Cesena, anche se si tratta pur sempre di squadra che hanno un divario di ben 23 punti). Scontro salvezza tra San Marino Academy e Freedom con due squadre che faranno di tutto per aggiudicarsi i tre punti finali.

Nicola Badursi

Lentatese – Dopo sedici anni si separano le strade con mister Valente

Mister Valente proprio in questi istanti ha annunciato la separazione dalla Lentatese. Una decisione sofferta per entrambe le parti.

La fine di un lungo viaggio

Proprio in questi istanti tramite un annuncio social è arrivata la conferma dell’addio di mister Luca Valente alla Lentatese. Una scelta inaspettata, ma che come ogni storia si è concluso con un bellissimo lieto fine: l’Eccellenza. Infatti in concomitanza con la promozione è arrivato l’arrivederci. Ben 16 gli anni in cui mister Valente ha detto la sua con la squadra, passato da mister dei pulcini fino alla guida della prima squadra. Adesso non resta che capire quali saranno le scelte future per un coach che è pronto per dire la sua e fare la differenza anche ad alti livelli.

Comunicato ufficiale

Ed eccoci giunti alla fine di questo lungo viaggio, iniziato ben 16 anni fa da istruttore dei pulcini e terminato oggi da allenatore della prima squadra. Un viaggio che mi ha permesso di crescere come allenatore ma soprattutto come persona, grazie ad una società che mi ha sempre supportato e dimostrato fiducia. Un viaggio ricco di gioie e delusioni, sudore e sacrificio, vittorie e sconfitte. Un viaggio che mi ha insegnato a credere nei propri mezzi e avere coraggio nelle proprie idee. Un enorme grazie va a tutte quelle persone che mi hanno supportato durante questi anni, dai dirigenti ai collaboratori, passando per i giocatori. Vorrei fare però un ringraziamento speciale ai protagonisti della splendida cavalcata di quest’anno, che ci hanno permesso di raggiungere un traguardo incredibile: l’ Eccellenza. Grazie a tutti i giocatori, dal primo all’ultimo, che hanno lavorato con impegno e dedizione senza mai risparmiarsi. Grazie ad uno staff che mi ha aiutato e sopportato, senza il quale tutto sarebbe stato impossibile. Perchè alla fine avevate ragione voi: mi avete fatto proprio vivere un sogno“.

Nicola Badursi

Trastevere Femminile, Alice Ferrazza al Tg 1: “Umiliata come persona, non dovrebbe mai succedere.”

Il capitano del Trastevere Femminile (Serie C), Alice Ferrazza, è stata colpita al volto da un pugno sferrato da un uomo sceso dagli spalti al termine della gara con la Vis Mediterranea. La calciatrice ha parlato al Tg 1 e al programma “Storie Italiane” ed ha raccontato la vicenda di cui è stata tristemente protagonista. Ferrazza ha sporto denuncia e anche la giustizia sportiva dovrà fare il suo corso, dopo il referto dell’arbitro. Il gesto insulso è stato condannato subito dal club capitolino, a cui si sono aggiunti i messaggi di diversi club di Serie B: dal Cesena all’H&D Chievo Women.

Le parole di Alice Ferrazza

“Sono caduta a terra e mi hanno subito soccorso. Mi ha colpito qui sotto il mento. Un po’ umiliata e offesa come donna e persona. Non dovrebbe succedere mai una cosa del genere. Vanno a perdersi i valori di lealtà, giustizia, di rispetto verso il compagno. Il calcio deve fare a meno di questo. Deve partire dalle basi e da un’educazione sociale che ora è lontana.” Questa mattina la calciatrice ha proseguito il racconto a “Storie Italiane”: “Durante la partita di domenica scorsa c’è stato un litigio tra noi ragazze. Cose che succedono anche se non dovrebbero. Il fatto grave è che sono entrate delle persone che invece di abbassare le tensioni le hanno aumentate. Inizialmente ha fatto gesti sessisti, ha sputato e poi mi ha colpito. Sono arrivati poi i carabinieri che l’hanno identificato. Sono colpita emotivamente  e moralmente, non mi era mai successo. Avevo riportato qualche problema alla mandibola. Io ho denunciato. Sarebbe un uomo di circa 71 anni non tesserato ma riconducibile alla società Vis Mediterranea.”

Asia Di Palma

Giudice Sportivo, multa salata per la Folgore Caratese: il comunicato

Il Giudice Sportivo, nel comunicato n°124,  ha ufficializzato le ammende alle società per le gare dell’ultimo turno di campionato. Le multe più salate sono per Sora Calcio e Folgore Caratese. I brianzoli dovranno pagare 2.100,00 Euro per l’utilizzo di materiale pirotecnico da parte dei propri tifosi e per “espressioni offensive e minacciose” proferite da persone riconducibili alla società nei confronti del Direttore di Gara. Entrambe le tifoserie erano molto calde e hanno supportato le rispettive squadre dall’inizio alla fine in un’atmosfera vibrante allo Spotitalia Village. La partita tra Folgore Caratese e Pro Palazzolo è terminata 1-1: alla rete di Barranco al 11′ ha risposto Ciccone al 73′ su rigore, contestato dai padroni di casa. Al termine del match mister Parlato si è espresso così ai nostri microfoni: “Purtroppo ci sono degli errori, ne stiamo subendo qualcuno di troppo, ma bisogna rialzarsi e reagire perché anche la terna arbitrale può sbagliare.”

Il comunicato

“Euro 2.100,00 FOLGORE CARATESE A.S.D.
Per avere propri sostenitori introdotto e utilizzato nel corso della gara, materiale pirotecnico (2 petardi, 1 bengala, 4 fumogeni)
all’interno del settore loro riservato. Inoltre, persone non identificate ma chiaramente riconducibili alla società, accedevano
indebitamente nella zona antistante gli spogliatoi. Le medesime persone, al termine della gara, si posizionavano su una terrazza
sopra gli spogliatoi e, per la intera durata del secondo tempo, profferivano espressioni offensive e minacciose all’indirizzo del
Direttore di gara. Per inosservanza dell’obbligo di assistenza medica durante la gara. ( R A – R CdC )”

Asia Di Palma

San Colombano momento nero: ufficiale la retrocessione in prima categoria

Sembra essere sempre più un ricordo lontano quello della Serie D in casa Bano. Domenica, infatti, è arrivata la retrocessione in prima categoria.

Una stagione raddrizzata troppo tardi

A nulla serve lo sprint finale della squadra della provincia di Milano che ha provato in tutti i modi a guadagnarsi almeno i play-out, ma la soglia dei sette punti è stata fatale. Infatti la vittoria contro la Rhodense (già matematicamente promossa in Eccellenza) si è rivelata inutile visto e considerato che le uniche due avversarie raggiungibili hanno a loro volta ottenuto i tre punti finali. Una beffa proprio qualche giorno dopo il cambio di proprietà ed ora una squadra che nel giro di qualche anno si trova a dover ripartire dalla Prima Categoria.

Cambia tutto

Adesso bisogna capire quali saranno le intenzioni della società e il nuovo progetto, viste anche le discussioni ancora aperte con l’amministrazione comunale. Sicuramente non fa bene al calcio dilettantistico vedere una società così blasonata e di altissimo livello in una situazione come quella che sta vivendo.

Nicola Badursi