In diretta ed in ESCLUSIVA su Be.Pi TV durante la trasmissione a TU x TU, ha fatto il punto il presidente Rino Balzano del Sant’Angelo.
Nelle ultime due stagioni avete cambiato tanto, soprattutto all’inizio, non rischia di essere un errore?
“Vero, però ci sono dinamiche di campo e di spogliatoio che non escono fuori. Per cui vi dico che l’esonero di Mazzoleni è avvenuto per l’80% dettato dai risultati ottenuti per tutto il precampionato, la Coppa Italie e il campionato. Il 20% rappresentato da uno spogliatoio che iniziava a mugugnare. Alla fine certe decisioni vengono prese perché dallo spogliatoio vengono fuori sensazioni e rumors che è meglio ascoltare”.
Sei un presidente che ama essere sempre in primo piano su tutte le dinamiche?
“Mi consenti di dissentire. Io sento in giro che può passare quest’immagine, ma posso assicurare che tutte le decisioni (anche le più piccole) vengono prese sempre insieme. Decidiamo insieme sia io che Luca Gaeli. A volte è lui che propone ed io accetto, a volte il contrario. Non entro mai in merito delle scelte tecniche quando affidiamo un portafoglio ad un direttore sportivo, non abbiamo mai fatto mercato o imposto dei calciatori. Al massimo proponiamo allo staff che arriva alcuni giocatori che sono con noi da tanto tempo. Io non ho mai imposto formazioni o andato nello spogliatoio (se non mi viene detto dal mister). Io vado agli allenamenti per mio godimento, perché mi piace farlo. Infine non conosco la formazione fino alla consegna della distinta della domenica”.
Tra tutti i mister avuti, qual è quello che le ha lasciato il miglior ricordo?
“Facile dire Gatti, principalmente per una questione di risultati ottenuti. Ha vinto il campionato, poi lo abbiamo richiamato per salvarci e ci è riuscito. Mister Gatti dal punto di vista degli obiettivi e dei risultati. Poi con tutti gli allenatori mi sono trovato bene, nonostante possa sembrare strano”.
Cosa è successo con Colombo e Viganò?
“Con Viganò che conoscevo da anni, non mi sono lasciato in ottimi rapporti. Credo sia l’unico soggetto con cui non mi sono lasciato in ottimi rapporti. Invece con Colombo mi sono lasciato in ottimi rapporti, anzi so che si sente ancora spesso con Luca Gaeli”.
Due anni di D, il bilancio generale?
“Un bilancio generale positivo, perché l’obiettivo era di vedere un Sant’Angelo da Serie D. Logicamente mi aspettavo di soffrire un po’ di meno nel corso di questi due anni visti gli sforzi economici fatti”.
Contento di giocare nel Girone D?
“No, per niente. Non tanto perché è più forte e perché ci sono piazze che hanno fatto campionati di primissimo livello. Sono piazze e stadi enormi, proprio si respira un calcio importante. Solo per un discorso egoistico, perché le trasferte sono lunghissime ed io non ne perdo una. Trasferte non solo lunghe, ma anche costose perché superate le ore di viaggio noi partiamo il giorno prima e dormiamo in hotel”.
Differenza abissale di budget tra Eccellenza e D?
“Purtroppo per noi no, perché per vincere in Eccellenza abbiamo dovuto mettere un capitale non indifferente. Per fare un buon campionato di D è leggermente superiore“.
Una tifoseria importante, calda e sempre presente. Quanto è difficile avere un rapporto con una tifoseria che pretende?
“Per la nostra società la tifoseria è un grande supporto. Io non ho mai avuto problemi con la tifoseria, soprattutto con quella organizzata. Logico che loro non abbiano condiviso alcune nostre scelte, però loro sanno che tutto è dettato sempre da un ragionamento ben fatto e soprattutto per fare il bene del Sant’Angelo“.
Continuerà con l’attuale mister?
“Al momento siamo totalmente concentrati con il nostro obiettivo minimo (la permanenza in Serie D) che preferisco trascurare il discorso e non parlarne. In questo momento non parliamo di scelte future, nel prossimo biennio dopo esserci salvati vogliamo costruire una squadra per vincere”.
C’è qualche giocatore che l’ha delusa?
“Non parlerei di delusioni. Il calciatore che poteva e doveva fare sicuramente di più è Pecorini, perché il ragazzo è con noi, si allena e ci aspettavamo da lui tanto, tanto di più. Per cui se non gioca è perché ha avuto un rendimento al di sotto delle aspettative. Poi abbiamo avuto dei problemi per infortuni, visto che Bovolon non l’abbiamo mai avuto per via di un infortunio e Mariani lo abbiamo avuto solo nel girone di ritorno“.
Il nome di un calciatore che vorrebbe vedere in rossonero?
“Io sono innamorato dei registi siccome lo ero in gioventù. Io ero innamorato del Lazzaro che avevamo in Eccellenza, poi però gli anni passano per tutti. Se devo essere sincero negli ultimi anni ho sempre provato a portare a casa Giorgio Recino del Piacenza, ma non sono mai riuscito a portarmelo a casa. Devo anche dire, però, che sono contentissimo del nostro Gobbi, infatti sarà il primo nome che farò a chi sarà l’allenatore l’anno prossimo. Poi bisogna anche e sempre vedere se Francesco avrà voglia di restare”.
Cosa dice ai tifosi?
“Io dico che l’anno prossimo voglio mettere in piedi un’ottima squadra e spendere bene i soldi. Se un ragazzo vale 3mila euro bisogna pagarlo 3mila euro e non 4mila. Questo vuol dire che poi l’anno dopo si potrebbe puntare a vincere”.
Nicola Badursi