Roberto Baggio e il calcio femminile: “Guardo alcune partite, è un movimento che merita attenzione”

Roberto Baggio ha rilasciato un’intervista a Massimiliano Vitelli di Vanity Fair rimarcando come la sua passione per il calcio perduri nonostante la sua vita sia ad oggi lontana da quel mondo. Il Divin Codino ha rivelato che ogni tanto vede partite di calcio femminile e in famiglia c’è una calciatrice, che però non porta il suo cognome.

 

Roberto Baggio: “Movimento che merita attenzione”

A dirlo è Roberto Baggio: non solo uno dei calciatori più forti di sempre, ma anche uno dei più amati. Il vicentino ha sottolineato apertamente come il calcio femminile sia un movimento in crescita, che merita la giusta attenzione: “Quando mi capita guardo anche le partite di calcio femminile. È un movimento in grande crescita che merita attenzione”. Parole semplici ma efficaci, che evidenziano quanto il movimento abbia bisogno di attenzione e cura. Anche qualche anno fa, l’ex di Inter, Juve, Milan, Brescia, tra le tante, aveva elogiato il calcio femminile per la passione e il carattere che ci mettono le calciatrici. Un tema ricorrente per gli addetti ai lavori, dagli allenatori alle giocatrici stesse, che spesso evidenziano come la curiosità, la disponibilità e la voglia di conoscere siano alla base del mondo femminile. Diversi allenatori nella nostra trasmissione, “B-Woman”, hanno dichiarato che le donne sono più propense ad accogliere i concetti tecnico-tattici e vogliono sempre migliorare.

Tornando a Baggio, egli ha rivelato che una sua nipote è una giovane calciatrice: “In famiglia abbiamo pure una giovane calciatrice, mia nipote. Mi piacerebbe andare a vederla giocare, ma è meglio di no, le creerebbe troppi problemi. Non porta il mio cognome, ma tutti scoprirebbero subito che sono suo zio, quindi partirebbero i confronti.”

 

Asia Di Palma

Grosseto, il D.G. Vetrini: “Complesso pensare ad una rincorsa…”

Il Grosseto continua a lavorare in vista dei prossimi incontri di campionato. Il direttore generale Vetrini ha fatto il punto a Chiacchere da Minors.

Cosa è cambiato con l’arrivo di Malotti?

“Quando si cambia un allenatore vuol dire che le cose non vanno bene, probabilmente la nostra è stata una decisione anche ritardata poiché nel calcio ci si affeziona anche alle persone. Logico che l’obiettivo ora è quello di finire nella maniera più dignitosa possibile, visto e considerato che oramai sono diverse settimane che stiamo cercando di farlo. Ovvio che oggettivamente pensare ad una rincorsa (nonostante tutti gli scongiuri della Pianese) è davvero complesso“.

Le ultime tre partite

Adesso ancora tre sfide in cui l’obiettivo dichiarato del Grosseto sono appunto i nove punti finali. La classifica, però, recita ancora quattro lunghezze di ritardo e di conseguenza la rincorsa sarà tutto tranne che semplice. Un piccolo miracolo sportivo è quello a cui si aggrappa una società che vorrà in tutti i modi centrare il professionismo e la Serie C.

Nicola Badursi

Follonica Gavorrano, Vagaggini: “Fare la C? Per noi una mission impossible”

Il Follonica Gavorrano ha fatto il punto con il suo direttore Vagaggini. Ecco le sue dichiarazioni in diretta e in esclusiva su Be.Pi TV.

Cosa è successo nelle ultime partite?

Nelle ultime tre abbiamo avuto un calo fisico. Adesso non possiamo fare altro che provare a vincere tutte e tre gli incontri che mancano e poi vediamo”.

I play-off possono avere un valore?

“Per noi anche arrivando primi non sarebbe stato semplice fare la Serie C, poiché gli impianti sono davvero determinanti per l’iscrizione e noi non siamo apposto. Perciò in caso i play-off li vivremo come una passerella”.

Cosa si intende con “Non siamo apposto con gli impianti”?

“Per noi sarebbe un problema sia in caso di ripescaggio che di promozione diretta”.

Quanto ha influito la Coppa Italia nella vostra stagione?

“Secondo me poco, perché abbiamo fatto due mesi giocando mercoledì/domenica ma cambiando sempre nove giocatori da partita a partita. Poi quando tutto sembrava sistemato abbiamo preso qualche scoppola ed abbiamo dovuto gestire una rosa importante di 22 giocatori ed infatti queste tre partite hanno portato anche delle problematiche interne. Logico non è solo questo il motivo che ci ha fatto perdere qualche punto di troppo, magari abbiamo affrontato le partite con troppa sufficienza”.

Il punto sui giovani e sulle quote

“Noi come società cerchiamo di avere qualche giovane per giocare in Serie D. Purtroppo tra i 450 tesserati non c’è qualità e le strutture non sono all’altezza, perciò preferiamo puntare su società come l’Empoli. Noi comunque investiamo tanto, visto che abbiamo 9 campi sportivi e 33 allenatori però si fa i furbi tra i poveri perché proprio nella zona c’è poca qualità. Io sono dell’idea del chi è bravo gioca, chi non è bravo fa altre categorie“.

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Nicola Badursi

Pianese, il D.S. Cangi: “La promozione in C? Dipende solo da noi…”

In diretta a Chiacchere da Minors ha parlato il direttore sportivo della Pianese: Francesco Cangi. Ecco il punto sul finale di stagione.

Il campionato potete perderlo solo voi?

“Un campionato dove siamo stati protagonisti sin da subito ed avanti dall’inizio, dove tutte le squadre possono dire di avere recriminazioni e rimpianti. Noi abbiamo perso punti con le piccole ed ora abbiamo riconquistato il primo posto, questa domenica un incontro difficile però noi perdiamo punti soprattutto con le piccole. Chiaro che se portiamo i nove punti dipende da noi”.

Il punto sugli ultimi due match?

Io credo che in campionato non molli niente nessuno, andare a Serravezza con loro con la testa libera potrebbe darci non pochi problemi. Diciamo che giocare spensierati può essere anche meglio. Ora non possiamo fare altro che pensare al Sansepolcro”.

Hai lavorato sempre nel Girone E?

“Io ho iniziato da 4 anni a fare il direttore sportivo e sono stato 3 anni nel Girone E ed un anno nel Girone F al Vastogirardi. C’è grande differenza tra i due gironi, ma l’aver fatto un anno in un altro Girone mi ha dato una grande mano perché in D girone per girone c’è grande differenza. Conoscere altri campionati da una grande mano per non puntare solamente e sempre sugli stessi nomi”.

Il Girone più difficile della D?

“Questo qua posso dire che è un Girone davvero molto competitivo e c’è grande bravura anche da parte degli allenatori che stanno cercando in tutti i modi di mettersi in mostra. Il Girone E, però, presenta sempre piazze importanti (vedi l’Arezzo l’anno scorso o il Livorno ed il Grosseto quest’anno). Società che meriterebbero altre categorie, ma sappiamo che prima di tutto serve equilibrio da parte della società. Proprio per questo devo dire grazie alla Stosa e al nostro presidente”.

Come vivete l’avvento delle ultime riforme?

“Con l’avvento dei nuovi contratti anche in prima squadra c’è stata della confusione nel corso dei primi sei mesi. Anche perché persino da Roma non si capiva proprio come fare i contratti. Adesso c’è più conoscenza e questi contratti permettono di vivere con tranquillità”.

Nicola Badursi

Ora è ufficiale: la Pistoiese è fuori dalla Serie D, termina una stagione da incubo per gli orange

Mancava solo la firma per iscritto del Giudice Sportivo per dare l’ufficialità dell’esclusione della Pistoiese dal campionato di Serie D. Dopo la mancata presentazione della formazione orange per il match di domenica contro il Sangiuliano era certa l’uscita di scena dei toscani. Il regolamento ( dal comma 5° dell’art. 53 NOIF) prevede che dopo due mancate presentazioni scatti l’esclusione e di conseguenza una completa rimodulazione del calendario. Alle squadre che hanno vinto o pareggiato con la Pistoiese verranno tolti punti e coloro che avrebbero dovuto affrontare gli orange avranno un turno di riposo: si parla di Sant’Angelo, Corticella e Lentigione. Giunge dunque al termine la stagione da incubo della Pistoiese: un club storico che dovrà essere rifondato da zero e ripartire dalle basi. Un momento triste per una realtà che nel 1980 ha giocato la Serie A e ha vissuto lunghi anni tra Serie B e Lega Pro.

Il comunicato del giudice sportivo

Gara del 14/ 4/2024 U.S. PISTOIESE 1921 – SAN GIULIANO CITY SSDARL
Il Giudice Sportivo,
– rilevato dagli atti ufficiali che la gara non è stata disputata per la mancata presentazione sul terreno di gioco della società Pistoiese
entro il tempo regolamentare di attesa;
considerato che la predetta società non ha fatto pervenire al riguardo alcuna giustificazione;
– rilevato che la Pistoiese risulta essere rinunciataria già in un’altra occasione (CU n.116 del 9 aprile 2024);
– rilevato, altresì, che alla seconda rinuncia consegue, quale sanzione, l’esclusione dal campionato così come previsto dal comma 5°
dell’art. 53 NOIF e, a titolo di sanzione pecuniaria, quella di cui al comma 9° del citato art. 53 NOIF;
– visti il CU n.1 del Dipartimento Interregionale e l’art. 53 delle NOIF
P.Q.M.
si dispone di:
1) comminare alla società Pistoiese la punizione sportiva della perdita della gara col punteggio di 0-3;
2) escludere la Pistoiese dal campionato di competenza;
3) comminare alla Pistoiese la sanzione pecuniaria di € 15.000″

Asia Di Palma

Il Treviso programma la prossima stagione: rinnovo per il dg Attilio Gementi

Il Treviso è tornato in Serie D dopo 12 anni con l’obiettivo di raggiungere il prima possibile i professionisti: l’ultima apparizione in Serie C risale alla stagione 2012-2013.  Nel 2019 il Treviso è ripartito dalla Promozione veneta e in quattro anni ha raggiunto la Serie D. Questa stagione il club è rimasto sempre nelle prime posizioni, ma l’Union Clodiense ha decisamente dominato il campionato e non ha lasciato chance agli avversari. Nel frattempo, però, la società ha deciso di gettare le basi per la prossima stagione che avrà ancora nella carica di Direttore Generale Attilio Gementi.

Il nuovo asset

Il 21 giugno 2023 è iniziata l’era di Attilio Gementi al Treviso: presentato al Tenni. Da giugno ad oggi sono passati 10 mesi e diversi aspetti sono cambiati: il mister non è più Florindo ma Perticone. Poi ad inizio marzo la società ha comunicato un nuovo asset societario: Francesco Saruggeri è diventato il nuovo presidente, mentre Alessandro Botter e Enrico De Bernard vice-presidenti. La prossima stagione Gementi sarà ancora il direttore generale del Treviso e sarà a capo di tutto il progetto sportivo. Il Treviso, che ha vissuto anche la Serie A, vuole tornare ad essere grande con progettualità e idee.

Il comunicato

“Siamo lieti di annunciare il prolungamento dell’incarico di Attilio Gementi in qualità di Direttore Generale.
Questo rinnovo sottolinea la fiducia tra il Club e Gementi. Durante il suo primo mandato, Gementi ha dimostrato competenza, dedizione e una visione chiara per il futuro del Treviso FBC 1993.
Con la conferma di questo accordo, il Treviso FBC 1993 e il Direttore Gementi si impegnano a continuare a lavorare insieme per raggiungere importanti obiettivi sportivi per la società e i nostri appassionati tifosi.
Il suo ruolo lo vedrà a capo dell’intero progetto sportivo, compresi la Prima Squadra e, la direzione generale del Club.
Questo rinnovo rappresenta un importante punto di partenza per la prossima stagione, con il Consorzio e la Società che pongono il primo mattone per un futuro ancora più ambizioso e di successo per il Treviso FBC 1993.”

Photo Credits: Trevisofotostampa

Asia Di Palma

Oltrepò è qui la festa? Match con il Casteggio anticipato a sabato

L’Oltrepò anticipa la festa e si vuole prendere un bel weekend di festeggiamenti, proprio per questo motivo si giocherà già sabato pomeriggio.

Manca un solo punto

L’Inter che alza lo scudetto in casa del Milan è il derby più sentito del weekend? Macché, questo sabato al comunale di Casteggio ci sarà un Oltrepò che ha bisogno di un solo punto per festeggiare la storica promozione in Serie D, mentre il Casteggio non vorrà mollare e cercherà fino alla fine i tre punti per riaprire la corsa play-off. In comune accordo, però, le due squadre hanno deciso di anticipare il match il 20 alle ore 18 e non più al canonico orario della domenica: le 15:30. Andiamo a vedere il comunicato del club.

Il comunicato del club

“La società Oltrepò FBC comunica che la gara Casteggio-Oltrepò, valevole per la 31esima giornata del campionato di Eccellenza Lombardia girone A ed inizialmente programmata per Domenica 21 Aprile alle 15:30, è stata anticipata a Sabato 20 Aprile alle ore 18:00. La sede del Derby della Via Emilia rimane lo Stadio Comunale di Casteggio (PV)”.

Nicola Badursi

Divorzio a tre gare dalla fine tra la Caronnese e mister Gatti: subentra un ex Castanese

Nella serata di oggi la Caronnese, attraverso un comunicato stampa, ha ufficializzato la separazione immediata da Mister Gatti. L’allenatore ha riferito di non voler proseguire alla guida della Caronnese per la prossima stagione. La società, dunque, ha deciso di interrompere immediatamente il rapporto senza concludere la stagione. La Caronnese ieri ha perso in casa del Verbano e si è allontanata così dal quinto posto che ora dista 7 punti. Il team rossoblu ha subito tre sconfitte consecutive nel giro di otto giorni e la strada per i playoff, a tre dalla fine, è quasi compromessa. La squadra è stata affidata all’ex Castanese Michele Ferri. Il classe 1981, con un passato da calciatore tra Serie A e B, esordirà come primo allenatore sulla panchina rossoblu domenica contro la Base Seveso 96.

Il comunicato

“La società SC Caronnese – a seguito della comunicazione di mister Roberto Gatti di non voler proseguire la prossima stagione con la conduzione tecnica della prima squadra, capendo probabilmente anche il momento delicato all’interno del gruppo squadra – ha deciso nel rispetto della decisione dell’allenatore anche in prospettiva futura, di non proseguire sin da subito con Mister Gatti per poter meglio programmare la prossima stagione.

Ringraziamo il Mister per la professionalità ed il cuore fin qui profuso per i colori Rossoblu e affidiamo la panchina a Mister Michele Ferri, ringraziandolo per la disponibilità per aver accettato un incarico così delicato con il massimo entusiasmo.”

 

Asia Di Palma

Tritium, il ds Pardeo: “L’allenatore mossa per portare nuova linfa. Stagione partita in salita, ora siamo…”

Il direttore sportivo della Tritium, Giuseppe Pardeo, è intervenuto a “D-Time” per analizzare il momento e la stagione della squadra che lotta per non retrocedere.

“Mi è servita tanto questa stagione perché ho l’ambizione di questo lavoro in futuro. Ho capito tante dinamiche, tante situazioni da gestire. Il calcio dà e toglie quindi bisogna avere la lucidità in momenti formativi. Vengo da una brutta giornata come quella di ieri.

Come mai il cambio di allenatore?

“Sicuramente una scelta che può sembrare illogica, ma vedo ancora la possibilità di creare la compattezza che ci era mancata in queste ultime settimane. Lo spogliatoio era un po’ per aria nonostante buone prestazioni. Ce la siamo sempre giocata con tutti, ma se perdi una partita come quella di ieri dei demeriti li hai. L’allenatore è stata una mossa per portare nuovo equilibrio e linfa, mi dispiace molto per ieri perché aveva rivitalizzato alcuni giocatori. I due minuti finali ti inchiodano e sembra che la stagione debba andare così.”

 

“Noi abbiamo fatto punti con le squadre di alta classifica e abbiamo steccato pochissime partite. Ieri non abbiamo raccolto punti meritati. È una stagione partita in salita, uno fa mille tentativi e poi va così.”

Qual è il rammarico più grande?

“Il rammarico è essere stati deficitari nella zona offensiva del campo perché dietro abbiamo sempre tenuto bene. Avremmo potuto avere 5-6 punti in più che ci davano quella speranza. L’anno scorso abbiamo avuto tanta fortuna, poi le stagioni ti danno e ti tolgono. Quando devi giocare per il vertice la parabola entra, quest’anno prendi gol come quelli di ieri al 93′. Sono stagioni in cui all’inizio te la prendi di più, poi accetti il verdetto cioè capire che l’andamento di alcune cose ti fa comprendere di non dover fare più certi errori.”

 

“Siamo aggrappati ad un lumicino, i campionati finiscono all’ultimo.”

Asia Di Palma

Caldiero, Zerbato: “Destino nelle nostre mani. Con i tifosi del Piacenza tutto rientrato. Il futuro…”

A “D-Time” è intervenuto l’attaccante del Caldiero Lorenzo Zerbato per parlare della sua squadra, che ieri si è ripresa la vetta del campionato. Il classe ha raccontato cos’era successo con i tifosi del Piacenza e cosa vede  nel suo futuro.

 

“Il destino è nelle nostre mani , ogni domenica è una sorpresa. Mancano 270 minuti, chiaro che adesso ogni passo falso è fatale perché dopo non c’è più tempo per recuperare. Ci giochiamo tanto, per Caldiero è un momento storico penso che con programmazione, lavoro e struttura adeguata ci stiamo togliendo tante soddisfazioni.”

Era questo l’obiettivo ad inizio stagione?

“Noi abbiamo fatto i primi quattro anni a viaggiare tra i playoff e sesto-settimo posto. Quest’anno sono stati fatti investimenti importanti e l’obiettivo era arrivare tra le prime cinque. Ora siamo lì forse un po’ più alto di quello che ci aspettavamo.”

Sta facendo di più il Caldiero o meno le altre?

“Secondo me il Caldiero sta facendo di più perché abbiamo 6-7 ragazzi che vengono da annate non troppo soddisfacenti a livello di squadra ad esempio i ragazzi che erano a Breno o Montebelluna. A livello tecnico il fare di più ci sta, era solo a livello mentale che era difficile e abbiamo fatto di più su quell’aspetto. Ora stiamo parlando di dettagli, dove può fare la differenza la giocata, il palo o l’espulsione.”

Siete tutti in forma in questo momento in ogni reparto…

“A livello fisico e mentale arrivare a questo punto dove si è sgombri con la mente è fondamentale. Certe giocate e certi rischi li fai in questi momenti quando hai l’argento vivo addosso.”

Cos’era successo a Piacenza?

“Io esulto sempre con le mani alle orecchie, volevo prendere il pallone e metterlo sotto alla maglia perché divento papà. Il portiere bitta via il pallone e mi sono ritrovato sotto il settore del Piacenza e mi è venuto d’istinto di fare così ma per due secondi. Hanno rotto un cancello, sono entrati in campo, poi ci sono stati degli strascichi perché hanno trovato il mio numero di telefono, mi hanno chiamato non dicendomi belle parole. Poi tutto si è fermato e la cosa si è sistemata, poi mi ha scritto la pagina ufficiale chiedendomi informazioni, però preferisco.”

Hai cambiato solo due squadre in carriera come mai? Rimarrai a Caldiero?

“Nella prima parte ho fatto 7 anni a Legnago ed era legato al cartellino che avevo là poi era una società ambiziosa. A Caldiero è l’opposto, ho iniziato un percorso lavorativo importante e mi sono legato a loro per avere una serenità a livello d’ambiente per esprimermi meglio. Sono propenso a curare ogni minimo dettaglio. Dove sono stato bene mi è sempre piaciuto rimanere ed essere di riferimento. Non lo so, negli anni ho avuto diverse opportunità per fare il salto di categoria ma ho preferito di rimanere in D per motivi lavorativi ma mi sono promesso di farlo con il Caldiero.”

Qual è la squadra che temi di più?

“Diciamo che sicuramente quella che ho temuto di più nelle ultime giornate è il Piacenza, non posso nasconderlo. Ad oggi a me fa paura la Pro Palazzolo perché è una squadra che non prende gol. Ormai siamo tutte lì però, sono tutte gare difficili. Tutti possono perdere con tutti.”

 

Asia Di Palma