Oltrepò, Vaglio non ne sbaglia una: terza promozione consecutiva

L’Oltrepò finalmente è promosso in Serie D. La squadra biancorossa ha ammazzato il campionato nel girone di ritorno. Dentro il club, però, c’è un vero e proprio talismano.

E sono tre…

Come si legge dal sottotitolo, Ricky Vaglio è diventato un vero e proprio talismano. Il centravanti conquista ufficialmente la terza promozione in Serie D nel corso degli ultimi tre anni. Un successo dietro l’altro, ma soprattutto prestazioni sempre da assoluto protagonista. Sono tante le reti decisive nel corso di questi ultimissimi mesi come la rete alla Solbiatese o quella alla Caronnese. Adesso, però, la domanda sorge spontanea: seguirà il club e tornerà nella massima serie dilettantistica oppure proverà a fare il poker?

Le altre due

L’amarcord di Ricky Vaglio racconta (come anticipato) di altre due promozioni, la prima con il Sant’Angelo in un campionato che lo ha visto gonfiare la rete ben 17 volte. L’anno scorso con la Tritium in una promozione un po’ più complessa, portata a casa nel corso delle ultime giornate dove ha formato una trio d’attacco clamoroso con Daniel Cotello e Gianmaria Valente. 13 le reti messe a referto prima di passare nell’Oltrepò e vestire la casacca biancorossa, giusto in tempo per firmare il tris promozioni.

Nicola Badursi

L’Oltrepo’ nella storia: prima promozione in D

L’Oltrepo’ è ufficialmente promosso in serie D. La squadra biancorossa non ha sprecato il primo match  point di questo campionato e pareggiando con il Casteggio nel derby si è aggiudicata l’approdo in serie D.

Momento di festeggiare

La squadra di mister Barbieri non ha sciupato la prima occasione della stagione e con il punto conquistato questa sera si è laureata campione del girone A di Eccellenza. I biancorossi, come dichiarato ieri da Capitan Gabrielli, erano carichi per affrontare questa gara con un’atmosfera particolare ma con un solo obiettivo: fare il prima possibile il punto necessario per festeggiare. Quest’anno l’Oltrepo’ ha trovato la giusta alchimia e nei momenti particolari delle stagioni, come la sconfitta con Meda e Fc Milanese, ha capito che avrebbe potuto farcela. Poi l’inizio del dominio del girone A e questa sera la squadra biancorossa può festeggiare la prima storica promozione in Serie D.

Asia Di Palma

San Marino Academy, il team manager: “Prossime due sfide fondamentali per il nostro obiettivo”

La San Marino Academy è in piena lotta salvezza e domenica avrà una sfida chiave contro il Pavia Academy. In occasione della decima puntata di “B-Woman” è intervenuto il team manager delle sammarinesi: Raffaele Barducci.

 

Com’è stato questo primo anno?

“Sono entrato in punta di piedi per capire. Con le ragazze c’è massimo rispetto, l’unico inconveniente è che non posso essere molto presente nello spogliatoio per questioni di privacy, ma si cerca sempre di andare incontro alle loro esigenze. Abbiamo creato un ottimo feeling per le trasferte e tutto quello che serve.”

La figura del team manager e i suoi ruoli

“La figura del team manager, oltre ad occuparsi dell’organizzare la trasferta, si occupa a volte della parte di segreteria quindi deve conoscere anche i vari regolamenti. Io cerco sempre di tenermi aggiornato sulle normative delle N.O.I.F e di risolvere l’inconveniente che si crea durante la partita o l’allenamento. Grazie alla società, tutte le trasferte più geograficamente lontane siamo riuscite ad organizzarle su due giorni facendo presenti le esigenze dello staff tecnico. Cerco di lasciare alle ragazze il pensiero delle partite, e io preparo tutta la parte logistica e burocratica.”

La prima esperienza nel femminile

“É un ruolo che conosco già, magari un po’ diverso riportato nel femminile per la questione spogliatoio. Io ho fatto questo ruolo a Carpi in Serie C. Magari possono cambiare i regolamenti, ma i compiti sono simili.”

Come avete preparato la sfida con il Pavia?

“Ora gli scontri diretti sono fondamentali per tenere quel margine di punti che possa portare all’obiettivo anche se venivano da una sconfitta con la Res al 92′. Era importante ricaricare le pile e cercare di tirare su il morale alle ragazze. Le prossime due saranno fondamentali per arrivare all’obiettivo.”

 

Asia Di Palma

 

 

 

 

Res Women, Verrino: “Esordio al Tardini con Buffon in tribuna unico. Ringrazio mister Galletti perché…”

In occasione della decima puntata di “B-Woman” è intervenuta Giulia Verrino della Res Women. L’attaccante, classe 2004, è attualmente infortunata e dovrà seguire le sue compagne da fuori.

 

Che infortunio hai avuto e come stai?

“Ho rotto il radio, durante una spinta ho messo le braccia per proteggermi. Un mese starò fuori. Farò di tutto per fare l’ultima partita. Ci sono squadre ben attrezzate fino ad arrivare a neopromosse come noi. Ci stiamo provando con tutte le forze per arrivare alla salvezza.”

Quanto è importante Vanessa Nagni?

“Avere un leader nel gruppo è fondamentale. L’età di Vanessa aiuta tantissimo, è uno spirito guida per noi. In campo si fa sentire ed è un punto di riferimento.”

La stagione

“Sicuramente il calendario non ci ha aiutato, è stato un po’ controproducente. Si è stata una stagione altalenante, ma dalle partite difficili abbiamo cercato di prendere consapevolezza del gruppo, darci forza e fare punti dov’era necessario farli.”

Come sono ora le tue giornate?

“Prima la giornata girava intorno al calcio: la mattina studiavo, poi allenamento e poi allenavo delle bambine. Ora la mattina studio, il pomeriggio scuola calcio e la sera cerco di essere presente agli allenamenti delle ragazze. Il ruolo dell’allenatore gira attorno alla mente: io lo faccio non in modo professionale ma ho toccato con mano la difficoltà dell’allenatore. Se hai capacità cognitive non credo però ci siano problemi.”

Il calcio femminile tra Nord e Sud e il percorso di Giulia

“Penso che ci siano molti più stereotipi al Sud. Da piccola venivo vista come una bambina diversa dalle altre, particolare. Le scuole e le istituzioni dovrebbero essere pronte a far aprire la mente ai bambini. Solo così possiamo raggiungere risultati differenti. Io ho iniziato con mio fratello a 4 anni, poi scuola calcio con i maschietti. Con la nascita del Catanzaro femminile sono andata lì e ho fatto Eccellenza a 13 anni e Serie C a 14. Poi è arrivata la chiamata dell’Empoli. La mia famiglia è sempre stata felice per me. A Empoli faccio due anni importanti per la mia crescita, poi hanno ceduto il titolo al Parma. Ho avuto la fortuna di essere chiamata dal Parma ed è stata una grande soddisfazione: ho esordito al Tardini, c’era Buffon in tribuna ed ho provato un’emozione enorme. Poi il prestito alla Res: una scelta importante e che rifarei mille volte. Ho avuto fiducia della società e del mister.”

Il sogno nel cassetto

“L’obiettivo più grande è arrivare in nazionale ma si può fare solo con piccoli passi: mi godo il percorso.”

La fiducia di mister Galletti

“Il mister Galletti è un gigante buono: devo ringraziarlo perché mi ha dato tanta fiducia andando dal quinto, all’intermedio, all’esterno e alla punta. Una persona che si fa rispettare e fa il proprio ruolo nella maniera giusta e bilanciato.”

Asia Di Palma

 

Tavagnacco femminile, Campi: “Stagione difficile, ma voglio finire bene. La scuola dovrebbe…”

Le dichiarazioni dell’allenatore del Tavagnacco, Alessandro Campi: dalla stagione alla sua esperienza in Italia e all’estero.

Un bilancio della stagione

“Stagione difficilissima: siamo partiti in ritardo per le questioni del ripescaggio. Questo ha influito sul nostro inizio ed ha creato una situazione di continua rincorsa che si è tradotta in un campionato a corrente alterna. Oggi siamo lì attaccate ad un lumicino di speranza, portandoci dietro difetti, alti e bassi, che hanno caratterizzato tutta la stagione. Abbiamo deciso di valutare giorno per giorno. Le possibilità ci sono: finché la matematica non ci condanna abbiamo il dovere di crederci per onorare il campionato nel caso in cui qualcuno dovesse incappare in qualche sconfitta di più. Stiamo lavorando per fare al meglio quello che possiamo”.

Il percorso al Tavagnacco femminile

“Io sono approdato al calcio femminile nel 2011 e allenavo la Primavera nella mia terra, dove ho sempre giocato e allenato. Erano anni particolari in cui ci giocavamo lo scudetto, poi c’è stata parentesi con l’Udinese. Ho avuto modo di seguire giocatrici di altissimo livello. Io sono approdato privo di ogni idea, poi me ne sono innamorato e ora la definisco una missione. Ora vediamo tante cose luccicare, ma sappiamo da dove siamo partiti.”

Perché ci sono poche allenatrici donne?

“Sento spesso il discorso che ci sono poche allenatrici, è chiaro che viviamo un’epoca in cui tutti i tesserati maschili della mia piccola regione sono come il numero di tutte le tesserate femminili d’Italia. Quindi è normale che si attinga più dai maschi. Ma credo che la predisposizione per fare l’allenatore la hanno sia un uomo che una donna.”

Si possono cambiare i  format della Serie A e B?

“C’è stata un’evoluzione velocissima: il campionato di quest’anno l’ho trovato avvincente. Come format non saprei, varie possibilità hanno pregi e difetti. Quello che manca è la base: bisogna lavorare sulla base. Nella mia regione una bambina per giocare a calcio deve fare 100 chilometri.”

Il calcio femminile, l’educazione e la scuola

“Il calcio femminile ha bisogno di una cultura che in certe parti ha ancora bisogno di decollare.  È una cosa ancora strana, poi ci sono aspetti strutturali. Una carenza che trovo nello sport italiano è la scuola, io ho avuto la fortuna di lavorare in Spagna e Brasile: il calcio lo fanno bambini e bambini dalla tenera età a scuola. Sicuramente le istituzioni devono avere un ruolo: deve essere un fattore culturale. Io vengo da una generazione in cui ci sono state continue battaglie per sensibilizzare le istituzioni.”

Un’analisi su varie squadre

“Lazio, Ternana e Cesena sono ottime squadre con altrettanti ricambi. Sono anche squadre con forza fisica non indifferente. Quest’anno aggiungerei anche il Parma: sono squadre che in altre edizioni avrebbero vinto il campionato al primo posto. Sicuramente il Cesena non ci si aspettava fosse lì e per certi aspetti è la migliore. Anche il Bologna da neopromossa sta facendo bene.”

Cosa si aspetta da queste ultime giornate?

“Ci siamo imposti di non guardare la quota salvezza. Ci siamo dette ogni giorno lavoriamo e alla fine si vedrà. Più volte abbiamo guardato gli altri e quello che voglio è sperare nelle giornate sfortunate. Nelle ultime quattro, invece, vorrei vedere quello che sappiamo fare finalmente arrivando con una bella mentalità a prescindere da quello che ci stiamo giocando. Voglio chiudere bene.”

Asia Di Palma

 

Vergiatese, Mammetti sul rush finale: “Quest’anno mi aspettavo qualcosa in più…”

Il fantasista Giacomo Mammetti è intervenuto durante la trasmissione Eccellentissima. Ecco le sue dichiarazioni in vista dei prossimi match.

Come sta andando questa stagione?

“Dalla stagione a livello di squadra mi aspettavo (sinceramente) qualcosa in più. Quest’anno sapevamo che sarebbe stato un campionato decisamente impegnativo. Non mi aspettavo questa posizione della classifica a così poco dalla fine, quest’anno abbiamo avuto delle difficoltà ed ogni annata a se anche questo ha il suo peso. Abbiamo tutto da giocarci in queste ultime tre partite e stiamo cercando di mantenere la categoria. Un’esperienza nuova che non mi era mai capitata”.

Difficile mantenere la categoria?

“Siamo una squadra nuova, abbiamo queste tre partite e magari il play-out. Alla fine sarà il campo il giudice di tutto”.

C’è un cambio passo tra andata e ritorno?

Sì, nell’andata abbiamo fatto davvero male. Nel girone di ritorno abbiamo fatto 21 punti ed abbiamo realizzato un punteggio da medio/alta classifica. Abbiamo avuto delle difficoltà a trovare la quadra, ma sono dei discorsi che lasciano un po’ il tempo che trovano. Tutte le squadre hanno problemi (soprattutto in queste posizioni di classifica)”.

Cosa ci si aspetta dalle prossime partite?

“Adesso mancano tre sfide (come detto in precedenza). Si parla di tre incontri importanti: Ardor Lazzate, Oltrepò e il derby con la Sestese. Con l’Oltrepò speriamo che i ragazzi avversari vengano con il vino in tasca, anche perché sono senza ombra di dubbio la squadra che più mi ha impressionato nel corso di questo campionato. Affrontare l’Ardor invece sarà davvero difficile perché è una squadra che ha fame di punti e vuole giocarsi i play-off nella miglior posizione possibile. Infine c’è il derby con la Sestese che si sa è un derby e di conseguenza non è mai una partita banale”.

Nicola Badursi

Serie D, girone C: deciso il recupero di Virtus Bolzano-Portogruaro

Il campionato sta per giungere alla fine e nel girone C alcuni verdetti sono già stati decisi. L’Union Clodiense andrà in Serie C, mentre il Mori Santo Stefano retrocederà in Eccellenza. Due squadre avranno da recuperare parte di un match interrotto per infortunio dell’arbitro nell’ultima giornata.

 

Virtus Bolzano vs Portogruense

Portogruense e Virtus Bolzano ripartiranno dal 2-0 in favore dei granata. La gara si svolgerà dal momento in cui è stata interrotta cioè dal 34’ del primo tempo. Il recupero avverà mercoledì 24 aprile quando la Virtus potrebbe già essere retrocessa: i trentini sono a nove punti dalla zona playout e domani potrebbero retrocedere matematicamente. Il Portogruaro è all’ottavo posto con 43 punti ed è a tre lunghezze dalla zona playoff.

Il comunicato

“La LND ha stabilito il recupero della partita tra Virtus Bolzano e Portogruaro, sospesa domenica scorsa al 34′ sul punteggio di 0-2 dopo l’infortunio dell’arbitro.

L’incontro verrà recuperato mercoledì 24 aprile alle ore 15 all’Internorm Arena”

Asia Di Palma

Oltrepò, Gabrielli da la carica: “Domani per noi come una finale”

Il difensore centrale Mattia Gabrielli proprio in questi istanti ad Eccellentissima ha detto la sua in vista degli ultimi match di campionato.

Come si sta lì in vetta?

“Si sta bene, domani ci manca un solo punto per raggiungere a tutti gli effetti la matematica“.

Quanto è stato importante il gol che ha deciso il match contro il Meda?

“La partita con il Meda è stata la prima partita dove faceva un caldo atroce, anche se noi all’inizio abbiamo patito questo caldo qua. Non riuscivamo ad essere quello che siamo stati nel corso della stagione. Una partita che si può anche definire maledetta, perché nonostante le varie occasioni non siamo mai riusciti a sbloccarla fino al calcio d’angolo. Sono molto contento, poiché, solo sette giorni prima ne avevo sbagliato uno (di gol, ndr) con il Calvairate ed ero uscito da quel match un po’ arrabbiato”.

Come state vivendo questa vigilia?

Domani ci sarà anche la mia famiglia ed sarà una bellissima occasione perché non la vedo da tanto tempo. Io sono di Pesaro e quest’anno sono andato giù pochissime volte per dare priorità al calcio. Noi siamo carichissimi ed abbiamo preparato la partita come se fosse una finale“.

Quando quest’anno avete capito che avevate qualcosa in più?

“Io ho in mente due partite che abbiamo perso male, ma siamo riusciti a rialzarci davvero bene. Sto parlando delle sfide contro la Milanese (perso 3-0) e contro il Meda (perso 3-0). Lì siamo stati bravi e sono i punti cruciali della nostra stagione. Quando ci siamo trovati dopo la pausa natalizia abbiamo trovato la quadra giusta e mai come quest’anno abbiamo trovato un’alchimia perfetta non solo tra di noi, ma anche con lo staff”.

La classifica rispecchia le forze in campo?

Io da dicembre non guardo la classifica e di conseguenza non so nemmeno bene come è strutturata. Secondo me quella attrezzata meglio e che può fare davvero bene, però, è il Lazzate“.

Com’è il vostro presidente?

Un presidente molto esigente che vuole vincere e che ci segue sempre. Ad esempio se vuoi lottare per vincere un campionato devi anche capire quali sono i match in cui conquistare un punto è meglio di rischiare per conquistarne 3 e magari torni a casa con zero. Quando facciamo questo calcolo, il nostro presidente non è mai contento e pretende da noi sempre i tre punti”.

Nicola Badursi

Adriese – Vecchiato si riconferma, il coach firma per il quarto anno consecutivo

L’Adriese proprio in queste ore conferma il suo tecnico almeno per un’altra stagione. Infatti in questi istanti è arrivato il rinnovo di Vecchiato.

Il rinnovo è arrivato

Proprio qualche minuto fa è arrivata l’ufficialità e il tecnico Roberto Vecchiato ha rinnovato ufficialmente con l’Adriese. Il coach si prepara a terminare la terza ed iniziare la quarta stagione assieme al team del veneto. Quest’anno sono state diverse per il club della provincia di Rovigo. Con il club che attualmente si trova a due punti dai play-off (anche se difficilmente potrà essere ridotto il distacco dal Dolomiti Bellunesi per poter giocare il primo turno). Dopo l’ennesimo step in avanti si inizia a programmare la stagione futura che potrà essere quella della riconferma o magari del salto di qualità.

Comunicato ufficiale

Il tecnico Roberto Vecchiato rinnova con l’Adriese. La società USD Adriese, nella persona del presidente Luciano Scantamburlo, del vicepresidente Renato Scantamburlo e dei due direttori Sante Longato e Nico Moretti, è lieta di annunciare ufficialmente che Roberto Vecchiato continuerà a guidare la squadra dell’Adriese per la prossima stagione calcistica 2024/25. Questa conferma segna il quarto anno consecutivo di Vecchiato nell’ambiente granata, testimonianza della fiducia e del valore che il club attribuisce al suo lavoro”.

Nicola Badursi

Sangiuliano City, il grande colpo Brogno saluta tutti: “Rescisso il contratto per mancati pagamenti”

La grande firma estiva del Sangiuliano City ha annunciato da pochissimo il suo addio al club del Sud di Milano. Ecco tutti i dettagli.

Rescisso il contratto

Il grande colpo di questo mercato estivo del Sangiuliano City annuncia proprio in questi istanti la fine del rapporto tra le parti. Loris Brogno ha rescisso il contratto per mancati pagamenti. Un’avventura che non è mai decollata tra le parti e si conclude con 20 presenze, ma solamente due assist messi a referto. Decisamente troppo poco per un ragazzo che era arrivato con la possibilità e le capacità per fare la differenza. Ecco il suo saluto al club del Sud di Milano e a tutti i suoi compagni.

Le parole del calciatore

La mia avventura con il Sangiuliano City termina oggi. Il club ha rescisso il mio contratto per cause di mancato pagamento. Ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni che nonostante una stagione sportiva difficile posso dire di aver trovato delle persone con un grande cuore. Mi mancherà l’atmosfera e buona continuazione a tutti i membri dello staff. Aver passato in Italia otto mesi della mia carriera è stata un’esperienza del tutto nuova. Vivere lontano dalla mia famiglia, però, mi ha fatto capire che era tempo di riavvicinarmi ai miei cari. La vita è fatta di opportunità, si chiude una pagina ma non ancora il libro visto che ho ancora fame di calcio. Adesso spazio al riposo mentale e fisico per ricaricare le batterie in vista di una nuova stagione a casa”.

Nicola Badursi