Fanfulla, Tufo attacca Cera: “Insultato e minacciato un padre di famiglia…”

Il Fanfulla attraverso le sue alte cariche da una giustificazione al secondo licenziamento del direttore sportivo Cera. Ecco i dettagli.

Il comunicato della società

Le dichiarazioni di Enzo Tufo nel comunicato ufficiale di stamane: “Ieri è successo qualcosa di davvero molto grave, difficile anche da commentare perchè fuoriesce totalmente dalla sfera sportiva. Quanto accaduto non ha soltanto coinvolto la mia persona in qualità di Vicepresidente dell’A.S.D. Fanfulla ma soprattutto in veste di padre di famiglia. Il calcio è uno sport di sani principi, basato sull’unione e sul rispetto. Insultare e minacciare di violenza fisica un padre di famiglia e i suoi figli rappresenta tutto ciò che lo sport combatte quotidianamente. Tutto ciò è accaduto sotto gli occhi sconcertati dei giocatori, alcuni anche minorenni, dello staff e dell’allenatore Omar Albertini. Il quale non è in alcun modo intervenuto per tranquillizzare la situazione, nonostante fosse al fianco del Direttore. Solo pochi giorni fa, per il bene della squadra, avevamo fatto un passo indietro.  Decidendo di reintegrare l’ex Direttore Sportivo Vito Cera sorvolando sui comportamenti non professionali da lui adottati. Ieri però si è andati decisamente oltre il calcio, ieri non si è trattato di dichiarazioni inappropriate nei confronti del Direttivo di una società ma parliamo di offese e minacce gravissime di natura personale. Queste offese e ingiurie hanno toccato anche terze persone soltanto perché intervengono, scrivendo o apprezzando la mia persona per la trasparenza e l’impegno dimostrato nel programmare un futuro migliore per il Fanfulla. A differenza di quanto accaduto in precedenza credo che i tifosi comprenderanno a pieno questa decisione e come padre di famiglia, consiglio a squadra, staff, collaboratori e genitori di prendere le distanze dal Sig. Cera. La società è già al lavoro per ristabilire, in tempi strettissimi, un ambiente idoneo al lavoro e ai principi e valori dello sport. In merito a mister Albertini è in corso una valutazione basata sul comportamento astinente adottato dall’allenatore nella giornata di ieri che va ad aggiungersi agli atteggiamenti avuti solo pochi giorni fa quando, a seguito di questioni extra-campo, si era rifiutato di allenare la squadra”.

Non si torna indietro

Alla Faustina ieri è successo qualcosa da cui non si può più tornare indietro. Il direttore sportivo sicuramente non riceverà più indietro il suo incarico (anche se probabilmente avrebbe cambiato a prescindere) adesso, però, non ci resta che attendere la versione anche di Cera. D’altro canto sembra essere anche ai titoli di coda l’avventura di mister Albertini, che restando sulle sue idee rischia seriamente di perdere il posto. La sensazione è che il Fanfulla sia ufficialmente una polveriera e non ci resta che attendere l’evoluzione della situazione.

Nicola Badursi

Promozione, chi salirà in Eccellenza? In un girone la storia è quasi scritta

I campionati si stanno indirizzando verso il rush finale in quasi tutte le categorie e per alcuni il momento di festeggiare matematicamente è sempre più vicino. Nei sei gironi di Promozione lombarda c’è chi, più di altri, vede questa possibilità molto vicina: si tratta della Rhodense. Il club milanese, primo nel girone F, è a + 13 dalla seconda a cinque dalla fine e stasera  potrebbe presentarsi l’occasione di festeggiare la promozione in Eccellenza. 

Rhodense: ad un passo dalla promozione

Il club orange ha dominato il campionato dall’inizio alla fine rimanendo sempre al primo posto tranne per due/tre giornate. I ragazzi di mister De Lillo hanno collezionato 17 vittorie, 6 pareggi e solo 2 sconfitte: alla quarta giornata con la Robbio Libertas e alla ventesima con il Pontevecchio. Un percorso nettissimo per il club milanese che sin dall’inizio ha messo in chiaro la propria volontà di salire di categoria come evidenziato dal mercato estivo, che ha visto la conferma di tanti giovani ma anche innesti di livello. Il ds Gianfranco Garavaglia ha portato alla Rhodense l’esterno sinistro Valerio Foglio, classe 1985, con oltre 300 presenze tra i professionisti con Reggina, Monza e Albinoleffe. Con lui anche il trequartista ex Alcione Emanuele Orlandi o l’attuale capocannoniere Pietro Tripoli, classe 1987, che ha siglato 19 reti delle 62 della squadra.

La festa si avvicina

Stasera la Rhodense ospiterà il Landriano e in caso di vittoria la squadra sarebbe automaticamente promossa in Eccellenza a quattro partite dalla fine, indipendentemente dal risultato della seconda. Se invece i ragazzi di De Lillo dovessero pareggiare, dovrebbero sperare nello stesso risultato del Vighignolo (secondo) che ospiterà la Cavese. Un’altra possibilità per festeggiare oggi stesso sarebbe la sconfitta del Vighignolo indipendentemente dal risultato della Rhodense. La squadra capolista però non farà calcoli e scenderà in campo per regalare ai tifosi una grande gioia. La partita sulla carta è dalla parte della Rhodense: gli avversari sono ultimi in classifica con quattro punti e all’andata il match era terminato 8-0 per gli arancionero. Nel calcio però tutto può succedere, ciò che è certo è che l’atmosfera in casa Rhodense è vibrante e la società ha chiamato a raccolta i tifosi. Inoltre, per la squadra chiudere il campionato al meglio vorrebbe dire anche onorare la memoria di Giuliano Canal: storico presidente del club ( dal 1996 al 2021), venuto a mancare lo scorso nove marzo.

Il messaggio ai tifosi

“PROMOZIONE:INGRESSO GRATUITO PER L’ANTICIPO DI CAMPIONATO A RHO MERCOLEDÌ SERA
Mercoledì 20 marzo alle ore 20.30 – Stadio comunale di via Cadorna a Rho , si gioca l’anticipo di campionato Rhodense -Landriano .

Per l’occasione la Società ha deciso di non fare biglietteria: INGRESSO GRATUITO per tutti i tifosi.
Dalle 18.00 il nostro bar vi aspetta con panini, salamelle e patatine.
Vi aspettiamo numerosi, riempiamo lo STADiO, facciamoci sentire, sosteniamo i nostri ragazzi che stanno disputando un campionato straordinario. E potrebbe essere la sera giusta per festeggiare”

Asia Di Palma

Caos Fanfulla, i Tufo licenziano (di nuovo) il D.S. Cera

Il Fanfulla non ha ancora comunicato niente sui social, ma dopo ieri sembra essere terminata definitivamente l’avventura dei pezzi grossi Cera ed Albertini.

La decisione definitiva

Una vera e propria sorpresa nel cuore della serata in quel di Lodi. Infatti ieri durante l’allenamento della squadra è arrivata una pesante litigata tra il direttore sportivo Vito Cera e i tre componenti della famiglia Tufo (il padre e i due figli). Sono state parole pesanti quelle volate nel corso delle ultime ore e di conseguenza una situazione assolutamente irrimediabile. In questo caso, però, il protagonista non sarà solo il direttore ma anche il tecnico Albertini che rischia seriamente di mettere la parola fine (anche lui) sulla sua avventura con il Guerriero.

Via anche Albertini?

La sensazione è che la famiglia Tufo potrebbe licenziare il coach per giustificato motivo, visto che il giorno dopo il primo licenziamento di Cera non aveva fatto allenare i ragazzi. Questa sarebbe una decisione pesante da parte del presidente. Assieme al tecnico (in caso estremo) saluterà anche tutto lo staff, ma al momento è ancora tutto in evoluzione e di conseguenza diventa quasi impossibile sapere esattamente come andrà a finire. Sui social del Guerriero tutto tace, ma sembra essere solo questione di istanti prima che una nuova fragorosa bomba scoppi un quel di Lodi.

Nicola Badursi

 

Tivoli, colpo di scena in panchina: Granieri si dimette

Nella giornata di oggi è arrivata l’ufficialità delle dimissioni di Mirko Granieri da allenatore del Tivoli. Il club laziale ha accolto la decisione inaspettata del tecnico: scelta che arriva per motivi personali.

Granieri lascia il Tivoli

L’ex Boreale era approdato sulla panchina del Tivoli il 16 novembre e ha guidato la squadra per sedici gare totalizzando cinque vittorie, altrettanti pareggi e sei sconfitte. Il club romano è in piena lotta salvezza e si trova al quattordicesimo posto con 29 punti, a -2 dal Riccione (primo club fuori dalla zona playout). Granieri aveva sostituito Carlo Pascucci, il quale era subentrato a Galluzzo ed era rimasto un solo mese sulla panchina laziale non raggiungendo i risultati sperati. Ora il club si trova a fronteggiare un nuovo colpo di scena, seppur per motivi differenti, e dovrà trovare il quarto allenatore della stagione.

Il comunicato del club

Per sopravvenute esigenze personali riceviamo, inaspettatamente, le dimissioni di Mister Mirko Granieri.
Oltre ad essergli vicini e comprenderne la scelta, vogliamo sentitamente ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto, soprattutto nel ridonare un sorriso a tutta la squadra. Ci lasciamo quindi con un arrivederci, per essere stato un rapporto rispettoso ed affettuoso, ben lontano invece da quanto qualcuno ha voluto riportare circa eventuali differenze di vedute. BUON TUTTO Mirko, a presto!!!

Allo stesso tempo si risolve anche il rapporto con il vice Alessandro Mussoni, che altrettanto ringraziamo per tutto l’impegno profuso.

A breve comunicheremo il nuovo assetto tecnico per questo finale di stagione.”

Asia Di Palma

Eccellenza, dall’Altabrianza al Ciliverghe: ecco tutte le date dei recuperi

Sono diversi i recuperi in programma nei prossimi giorni e che cercheranno di mettere tutte le squadre in pari prima del rush finale

Girone B

29/03/2024 ORE 19:00

Soresinese-Muggiò

29/03/2024 ORE 20:30

Altabrianza Tavernerio-Lemine Almenno

Castelleone-Cisanese

Tre sfide importanti che potrebbero tracciare la classifica in maniera ancor più decisa. Le sei squadra affrontano tutte dei momenti diversi infatti non dimentichiamo che si passa dall’Altabrianza in piena lotta play-off fino al Castelleone che spera ancora di poter raggiungere i famosi play-out. Non solo nel B, ma anche nel C c’è una gara da recuperare, tutti i dettagli.

Girone C

Decisione presa

Proprio in questi istanti è stata presa la decisione definitiva riguardo il recupero di campionato tra il Carpenedolo e il Ciliverghe. Una sfida che vale tantissimo per le due squadre con la prima che nutre ancora qualche speranza play-off, mentre la seconda si vuole garantire il miglior posto per affrontare la post-season e continuare a sognare la massima serie dilettantistica. La sfida è in programma il prossimo 29 marzo alle ore 15:30 in quel di Carpenedolo.

Comunicato ufficiale

“Comunichiamo che la gara FC Carpenedolo-Ciliverghe, rinviata per impraticabilità di campo lo scorso 10 marzo, sarà recuperata venerdì 29 marzo alle 15.30 allo stadio Mundial ’82 di Carpenedolo”.

Nicola Badursi

Clamoroso a Pavia! Esonerato mister Stefano Civeriati

Ha del clamoroso quello che è appena stato annunciato sui canali social del Pavia. Mister Stefano Civeriati non è più alla guida del team.

Un momento nero

Mister Stefano Civeriati non è più il tecnico della squadra del capoluogo di provincia. Il momento nero che stava durando da troppo tempo ha avuto un ruolo cruciale sulla decisione presa dal tecnico. La scelta è arrivata dopo un lungo confronto tra la squadra e proprio il mister. La società d’altro canto ha avvallato il tutto solo in comune accordo con quello che è stato una delle bandiere del Pavia. Lasciano il segno le parole alla fine della sfida contro il Calvairate in cui il tecnico aveva detto che non riusciva a spiegarsi un calo nelle prestazioni così evidente da un momento all’altro. Adesso non resta che attendere la decisione della società riguardo la nuova guida tecnica. Passiamo al comunicato ufficiale.

Il comunicato del team

“Dopo un lungo confronto tra squadra e Mister, la società vista la situazione insanabile e di comune accordo con Stefano Civeriati assume la decisione di procedere all’esonero“.

Nicola Badursi

Campobasso, Filipponi è sicuro: “Vi dico qual è il segreto del nostro team…”

Il direttore Sergio Filipponi ha fatto il punto su questa annata alla guida del Campobasso. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Filipponi, lei non ha iniziato la stagione a Campobasso giusto?

“Sì, io e il mister subentriamo. Abbiamo modificato la squadra piano piano e dato tranquillità all’ambiente oltre che continuità. La nostra forza fino ad ora è stata la continuità rispetto ad altre squadre forti”.

Subentrare alla sesta, vuol dire che si è sbagliato tutto ad inizio stagione?

“Io rispondo però bisogna sempre avere rispetto per tutti. Noi abbiamo cambiato 15 calciatori, ma probabilmente avevamo idee diverse infatti il calcio è bello anche per questo”.

In D avere un seguito di questo tipo, può creare problemi?

“Io dico che quando sono andato il primo giorno a Campobasso ho detto: “io non ho paura”. Posso dire che c’è stata anche un minimo di incoscienza. Quando vai in queste piazze devi essere convinto di quello che fai ed avendo al mio fianco un allenatore importante diventa tutto più semplice. Ho affrontato tutta questa avventura con grande decisione e mi ha dato una grande mano, poi logico che i risultati aiutano e arriva tutto di conseguenza. Poi i giocatori che abbiamo preso si sono subito integrati ed anche hanno fatto bene. Tutti questi fattori hanno permesso al Campobasso di essere primo, ma mancano ancora tante partite e bisogna meritarsi questa promozione“.

Prima del Campobasso dov’eri?

“Questa è la mia terza esperienza da direttore sportivo, le prime due in Umbria e poi il Campobasso. Prima ho lavorato per sette anni nel settore giovanile del Perugia“.

Come è messo il settore giovanile?

“Al momento il nostro settore giovanile non è messo nel migliore dei modi, però in caso di promozione in C siamo davvero molto attento. Vogliamo fare bene anche con i giovani aldilà della mia estrazione poiché io adoro lavorare con i ragazzi. Se non hai i giovani comunque non si può andare molto lontano”.

I problemi della Sambenedettese vengono vissuti come un sollievo?

Noi abbiamo sempre pensato a noi stessi, non siamo andati indietro a niente e nessuno. Abbiamo pensato solo a vincere e affrontare gli avversari domenica dopo domenica, infatti non ci sono mai state investite e niente. Il Campobasso gioca bene e si allena bene, fa quello che deve fare e poi è una conseguenza. La Sambenedettese ha proprio una pressione importante anche dal punto di vista delle dichiarazioni, non dimentichiamo che hanno sei mila spettatori ogni partita. Noi abbiamo sempre pensato a noi stessi, questo è stato il nostro modo di pensare e di fare e (per me) è giusto così”.

Come avete fatto a creare questo divario in un campionato così combattuto?

“Noi abbiamo una società che è stata sempre presente, un allenatore molto bravo e preparato oltre che esperto ed un grande gruppo. Abbiamo calciatori non solo forti, ma anche delle grandi persone. Questi ingredienti qua hanno fatto la differenza, poi non posso parlare dello spogliatoio della Sambenedettese perché non lo conosco. Il nostro segreto è sempre stato quello di darci una mano a superare i momenti di difficoltà, poi logico abbiamo anche dei ragazzi forti perché sennò non ci arrivi ad un livello come questo”.

Nicola Badursi

 

Sora, il direttore Filosa: “Ecco quanti punti serviranno per salvarsi…”

Proprio in questi istanti durante Chiacchere da Minors in diretta sul canale Youtube di Be.Pi TV ha detto la sua il direttore del Sora.

Sul discorso vincoli e plusvalenze:

“Noi a Sora, abbiamo fatto delle decisioni chiare riguardo gli svincoli e le plusvalenze. Infatti abbiamo costruito un team giovanissimo in cui i più grandi sono 99, massimo 2000 e soprattutto fornito a loro un contratto chiaro da due o tre anni in questa maniera hanno dei vincoli con noi. Adesso se dovessero arrivare in Serie C o ci fossero società interessate, prima devono passare da noi perché la rescissione è fatta da entrambi e in questo modo si possono anche agevolare le nostre società. I nostri numeri parlano chiaro, perché abbiamo la terza squadra più giovane della Serie D e la più giovane del nostro girone”.

Un contratto biennale/triennale non può essere anche un rischio?

“Logico, in ogni situazione ci sono anche dei rischi. Noi come società abbiamo un budget di 20 mila euro mensili e nemmeno in promozione si hanno questi budget. Però, c’è anche da dire che sono tutti ragazzi dal discorso tecnico triennale e di conseguenza se non si trova nel nostro progetto possiamo sempre liberarlo anche perché non parliamo di cifre esose. Noi siamo consapevoli che con la nuova riforma e con il contratto parecchie società rischiano di scomparire cosa che si vuole evitare. Di conseguenza la nostra politica è quella di far sbocciare i giovani per poi farli arrivare nei professionisti, ma con la società professionistica che deve parlare con noi. A Sora costa di più lo staff che i giocatori”.

Il vostro presidente di cosa si occupa?

“Il nostro presidente è un avvocato cassazionista e collabora con clienti decisamente molto importanti oltre che con aziende di primissimo livello. Ha diversi studi in giro per l’Italia. Lui è stato anche presidente della Juve Stabia e da cinque anni a questa parte lavora in quel di Sora. Quest’anno quando mi ha chiamato abbiamo azzerato la rosa ed è rimasto solo Davide Mastrantoni che è diventato il nostro capitano”.

Qual è la quota salvezza?

“Molti dicono che possono bastare 38/39 punti, ma mai come quest’anno sono almeno 42 i punti da collezionare. Nelle ultime stagioni ho visto parecchie squadre retrocedere (dai play-out) nonostante i 41 punti conquistati, di conseguenza ci serve e occorre fare un passo in più”.

Nicola Badursi

Roma City, il direttore Carelli: “Mai visto un Girone di questo livello, in futuro ospiteremo le squadre di A…”

Proprio in questi istanti durante Chiacchere da Minors in diretta sul canale Youtube di Be.Pi TV ha detto la sua il direttore del Roma City.

Il punto sul centro sportivo

Roma City è un posto da vedere, perché da lontano non ci si rende conto quanto è bello il nostro centro sportivo. Addirittura calciatori di Serie A non se lo aspettavano così ben realizzato e fornito. Un fiore all’occhiello anche per la posizione in cui è situato. Noi abbiamo cinque campi in erba naturale, piscina olimpionica, idromassaggio, ristorante per i ragazzi, 40 posti letto e la palestra. C’è tutto quello che serve per fare calcio a livello di Serie A. Tutti i ragazzi più giovani, infatti, vivono nella struttura. Poi ci sono tre ragazzi che hanno famiglia ed in quel caso forniamo loro degli appartamenti in zona”.

Quanto lontano parte questo progetto?

Il nostro progetto era in cantiere da tanti anni, ma ha preso vita l’anno scorso. Da dicembre dell’anno passato la struttura è stata terminata in gran parte, il nostro presidente è così tanto ambizioso che vuole continuare ad ampliare il tutto. Ora non so fino a dove si vorrà spingere”.

Di cosa si occupa il presidente?

“Il nostro patron è sia nel campo della ristorazione che nel campo dell’immobiliare. Lui è italo-americano ed è andato via a 20 anni dal nostro paese e si è costruito da solo. Poi aveva un capriccio e voleva fare il calcio nella nostra terra e lo sta facendo anche in modo esagerato”.

Il progetto a che punto si trova?

La macchina è messa in moto da quest’anno, io penso che d’ora in poi si può soltanto crescere. Si è messa in moto anche perché a differenza dell’anno passato chiunque chiamo appena dico Roma City, sono tutti contenti. Logicamente si parla anche di calciatore di livello come Luca Di Renzo (che avevo chiamato anche l’anno prima). Quando si viene da noi e nella nostra struttura, quasi tutti restano a bocca aperta e questo ci facilita tanto il compito. Poi sappiamo che i giocatori fanno tanto passaparola e di conseguenza quando si parlano tra di loro non vedono l’ora di arrivare da noi, perché vengono trattati con i guanti bianchi (forse anche troppo)”.

In che senso forse anche troppo?

“Semplicemente perché abbiamo tante di quelle cose che le altre società di D si sognano. Abbiamo addirittura un ortopedico in società e due fisioterapisti, manca solo la sala operatoria (ride, ndr). Adesso il nostro patron sta facendo un’enorme palestra e delle suite per poter ospitare delle squadre di A che vengono a giocare all’Olimpico”.

Il girone F ha un fascino particolare quest’anno?

“Sono completamente d’accordo, in tanti anni da calciatore e poi da dirigente in Serie D io un girone come quello di quest’anno non l’avevo mai visto. Ci sono squadre come Samb e Campobasso di primissimo livello, ma anche tante altre società come Avezzano, Rieti. Tutte squadre che lottano per vincere il campionato. L’esempio più eloquente è quello dell’anno passato, dove il Senigallia era arrivato secondo ed ora con un team addirittura migliorato si trova sesto. Io un campionato con così tanta qualità non l’avevo mai visto”.

A livello di tifoseria siete in crescita?

Sta crescendo il numero di pubblico, anche se per il momento ci consentono solo 200 fans quando ne possiamo ospitare ben 3000. Stando a dieci kilometri da Roma, la gente potrà diventare più numerosa. Noi non arriveremo mai ai numeri delle piazze più importanti, perché non rappresentiamo un paese o una città. Si aspira a diventare una società importante di Roma, ma non si ambisce ad avere dei tifosi. Il nostro presidente ha per se solo tantissima passione, poteva prendere squadre importanti ma preferisce lavorare per conto suo senza incombere in contestazioni o decisioni che non piacciono. Il nostro progetto non è a scopo di lucro, basti pensare che il biglietto per le partite costava solamente cinque euro”.

Il settore giovanile?

“Il nostro settore giovanile è in zona, ma a partire dall’anno prossimo l’idea è quella di integrare anche i più giovani nel centro sportivo principale”.

Non essendoci rientro economico, se il presidente dovesse mai stancarsi, non c’è un po’ il rischio che il castello cada in pochissimo tempo?

“Il rischio c’è, perché se dovesse passare la passione al nostro presidente non so quante persone possono pensare di prendere o tenere in piedi un centro sportivo del genere. Al massimo si può cedere alle maggiori società di Roma: Roma e Lazio. Alla fine il progetto è di una persona sola e noi speriamo di non fargliela passare e soprattutto farla persistere nel tempo. Magari una volta nei professionisti, cercheremo anche di ampliare il nostro progetto ad altri investitori“.

Nicola Badursi

 

 

United Riccione, Cassese: “Per uscire da questo momento bisogna lavorare e avere fiducia”

Il presidente Pasquale Cassese ha parlato del momento dello United Riccione, che ha subito un k.o. casalingo contro il Real Monterotondo alla prima in panchina di mister Utro. Il club biancoazzurro è attualmente un punto fuori dalla zona playout e le partite da affrontare sono sette per arrivare all’obiettivo salvezza.

Sulla partita di domenica

“Succede quello che non ti aspetti. Partita giocata male, abbiamo meritato di perdere. Mancano sette partite, vedo da quando scendono in campo che sarà una partita anomala. Poi il calcio è strano, abbiamo avuto un’occasione limpida e se la sblocchi magari cambia la partita.”

I cambi in panchina

Il presidente ha commentato la stagione vissuta finora, dove, sono passati ben tre allenatori in panchina: “Può essere logorante ora, ma produttivo per il futuro per non commettere gli stessi errori. Bisogna accettare le cose, la realtà dice che siamo lì. Però bisogna combattere come dissi settimane fa e giocare con mentalità. Quella che abbiamo avuto con il Notaresco bisogna averla con altre squadre. Domenica andiamo a Chieti e dobbiamo giocarci la partita.”

Sull’esonero di Riolfo

“Con la Sambenedettese si poteva vincere, ora sono in difficoltà loro. L’esonero non è arrivato per motivi tecnici-tattici ma comunque non venivamo da solo risultati positivi. Abbiamo chiuso l’andata con 18 punti, ora siamo a 31. Non è stato cambiato per i risultati Riolfo, però non stavamo vivendo una situazione stupenda. Domenica comunque mancavano Syku, Maio, Falou comunque assenze importanti.”

Il messaggio del presidente

“Io sono contro gli esoneri, sembra assurdo ciò che dico ma non sono uno vulcanico. Questa settimana Utro non l’ho sentito perché non voglio dargli pressione. Per uscire da questo momento bisogna lavorare ed essere sereni.”

 

Per rivedere la puntata: 🔹D-Time | Puntata n.13 | BEPITV – YouTube

Asia Di Palma