Aquila Montevarchi al centro del ciclone: “Ci dissociamo dai nostri tesserati”

L’Aquila Montevarchi proprio in queste ore ha annunciato l’ingresso al centro del ciclone dopo i fatti avvenuti nella stazione del paese.

Il fatto

L’Aquila Montevarchi ha detto la sua dopo quanto successo nelle ultime ore alla stazione ferroviaria dell’omonimo paese. Video social hanno ritratto dei tesserati del team in comportamenti definiti: “particolarmente sgradevoli”. Una situazione che non è mai semplice da gestire, ma in questo caso la squadra ha già confermato che prenderà tutti i dovuti provvedimenti. Secondo caso nel giro di pochissimi giorni, visto che nemmeno due settimane fa c’era stato bisogno di un altro comunicato nei confronti dei tifosi. Vedremo se il centro del ciclone si placherà o la squadra sarà costretta ad affrontare altri momenti spiacevoli. Adesso non possiamo fare altro che passare al comunicato ufficiale.

Le parole della società

La Società Aquila Montevarchi 1902 avendo appreso dai canali social che alcuni dei propri tesserati si sarebbero resi protagonisti di atteggiamenti e di comportamenti particolarmente sgradevoli presso la stazione ferroviara di Montevarchi. Il team si dissocia completamente dalla presunta condotta maleducata. La squadra comunica con fermezza che prenderà i provvedimenti più idonei per continuare e per migliorare il proprio percorso educativo sui calciatori. Resta il fatto che quando i nostri calciatori indossano la divisa di rappresentanza della scrivente Società non si devono rendere protagonisti di gesti o di comportamenti assolutamente non idonei con i principi. Oltre che con le regole e coi i valori che noi cerchiamo quotidianamente di infondere ai nostri tesserati. La Società, pur ringraziando la persona che ha fatto pervenire la segnalazione, comunica che avrebbe avuto piacere che l’avviso fosse arrivato esclusivamente in privato e non a mezzo social. Non tanto, per negare l’accaduto, ma perché esponendola sui social si può dare un’immagine completamente distorta degli sforzi che questa Società fa nel campo sociale. Non sarà certo un episodio isolato, per quanto sicuramente non bello, a macchiare tutto il percorso, tecnico, sociale ed educativo, che da anni questa Società svolge con il proprio settore giovanile. Percorso che ci è stato riconosciuto sia in campo dilettantistico, sia nei due anni di sfera professionistica”.

Nicola Badursi

Il Brusaporto raccontato dal ds Lorenzi: “Qui è un’isola felice, conosciamo le nostre possibilità”

Rolando Lorenzi, ds del Brusaporto, è da quattro anni in gialloblu ed è stata la prima riconferma della scorsa estate. Il suo ruolo all’interno della società è fondamentale per costruire un’ottima squadra in grado di centrare sempre gli obiettivi richiesti dalla società ed arrivare anche oltre le aspettative.

Un parere sul Ravenna

“Il girone D lo seguo con attenzione perché ha piazze importanti, il Ravenna ha fatto investimenti più mirati e questo gli sta dando ragione. Per esempio Tirelli, che era da noi, e sta facendo molto bene.”

L’isola felice chiamata Brusaporto

“Rimpiango un po’ il calcio di tanti anni fa. Brusaporto, però, è un’isola felice, condotta da due fratelli: c’è tutto per fare bene. Sappiamo quali sono le nostre possibilità e obiettivi. Dovremmo quanto prima centrare la salvezza. Siamo fortunati a lavorare in un ambiente dove c’è rispetto. La proprietà è molto impegnata nella sua attività ma riesce a darmi una mano in tutta la gestione, ci relazioniamo settimanalmente e per un direttore o un allenatore è il massimo.”

Le richieste della società e le difficoltà nel girone di ritorno

Il ds ha sottolineato come ogni anno il Brusaporto sia stato in grado di fare buoni campionati, ma la mancanza di una rosa lunga può aver creato diverse difficoltà nei gironi di ritorno. Dall’inizio del 2024, la squadra gialloblu ha collezionato sei punti in sette partite: tre sconfitte con Villa Valle, Tritium e Arconatese, una vittoria con la Virtus Ciserano Bergamo e tre 1-1 con Real Calepina, Casatese e Folgore Caratese.

“La società negli ultimi quattro anni mi ha chiesto buoni campionati, quest’anno abbiamo fatto un’andata straordinaria, al di sopra delle aspettative. Stiamo facendo un po’ più fatica nel ritorno, ma sappiamo che in Serie D è così. Non abbiamo una rosa lunga quindi è normale fare un’andata migliore. Noi adesso siamo in emergenza per una giornataccia di squalifiche. Con l’Arconatese il pari ci stava stretto e poi nel finale di partita abbiamo pagato la giovane età. Nonostante la rosa ridotta per squalifiche, e Micheli che è fuori da un mese, abbiamo portato a casa buoni risultati.”

Un parere sui giovani

“Abbiamo vinto la classifica dei Giovani D Valore per due anni consecutivi. Due anni fa, quando vinse il campionato il Sangiuliano, schieravamo sei under. Questo dice molto sulla politica del Brusaporto”. Il direttore ha fornito il suo parere sull’arrivo in giovane età in una squadra professionistica. “È un bene per un ragazzino essere in una squadra importante. Anche io ho fatto due anni di settore giovanile dell’Atalanta ma mi ero reso conto che c’erano giocatori più forti di me e sono tornato al mio paesello. Questo mi ha facilitato il compito di intraprendere la mia strada. L’impostazione delle società al tempo davano la possibilità ad un ragazzo per due-tre anni.”

 

Asia Di Palma

Serie B, ecco il programma della terza giornata di ritorno

La Serie B torna sul campo da gioco per la terza di ritorno. Diverse sfide interessanti con la Lazio che proverà a recuperare la Ternana.

Il programma completo

Domenica 18/02/2024 ORE 12:00

Tavagnacco-Ternana Women

Domenica 18/02/2024 ORE 14:00

Freedom-RES Women

Domenica 18/02/2024 ORE 14:30

Lazio Women-Arezzo

Cesena-Bologna

Parma Calcio-Brescia

Genoa Cricket-Women Hellas Verona

Ravenna Women-Pavia Academy

H&D Chievo-San Marino Academy

La posta in palio è alta

Il derby dell’Emilia Romagna tra Cesena e Bologna sarà sicuramente una delle partite più interessanti di questa giornata di campionato. Allo stesso tempo darà indicazioni importanti sulla lotta al vertice. A proposito di lotta al vertice c’è grande attenzione nei confronti della Lazio che è pronta a tutto pur di riconquistare la vetta persa nel corso della passata giornata. Vedremo se arriverà un passo falso da parte della Ternana (difficile, visto il rendimento avuto fino ad oggi).

Nicola Badursi

RG Ticino / Colpo in prospettiva a centrocampo: dalla Folgore arriva Rizzo

L’RG Ticino proprio in questi istanti ha annunciato un colpo importante anche in vista della prossima stagione. Ecco tutti i dettagli.

Dalla Folgore

Centrocampista classe 1998, arriva da svincolato e la sua precedente esperienza è stata in quel di Carate Brianza. Alessio Rizzo è un nuovo colpo per il centrocampo del RG Ticino. Un ottimo affare in entrata che permette alla squadra di assicurarsi un jolly per questo finale di stagione, ma allo stesso tempo una colonna portante per l’anno che verrà. In questa annata con la squadra di Michele Criscitiello non è mai riuscito a scendere in campo per via di un grave infortunio al ginocchio, ma nel corso dell’annata passata con la Sanremese ha fatto vedere a tutti le sue qualità. Nel Girone A ha ottenuto 33 presenze, ma soprattutto otto gol che hanno condotto la squadra fino ai play-off. Adesso una nuova avventura in cui vorrà essere sicuramente protagonista.

Il comunicato del club

“Colpo in prospettiva: arriva il centrocampista Rizzo! La società RG Ticino comunica che Alessio Rizzo è ufficialmente un nuovo giocatore della prima squadra. Per lui un contratto fino al giugno 2025. Centrocampista classe 1998, Rizzo è nato a Catania e si è formato nel settore giovanile del club etneo. Vanta una ricca esperienza sui campi di Serie D: ha esordito tra le fila dell’Union Feltre, poi ha vestito le maglie di Avellino, con cui ha vinto il campionato nella stagione 2018-19, Marina di Ragusa, Borgosesia, Troina, Paternò, Sanremese e quest’anno Folgore Caratese, con cui ha però rimediato un grave infortunio ad inizio stagione che lo ha tenuto lontano dal campo. Particolarmente prolifiche sono state le ultime due annate con Paternò, con cui ha messo a segno 7 reti, e Sanremese, con cui ha firmato 8 gol contribuendo al raggiungimento della finale playoff”.

Nicola Badursi

Solbiatese stoica ad Imperia, finisce 3-3! Ora il futuro è nelle sue mani

La Solbiatese continua a macinare gioco e grandi risultati, oggi la grande prova è arrivata contro una società più quotata come l’Imperia.

Un pareggio rocambolesco

In Liguria alle ore 15:00 ha preso il via la sfida di Coppa Italia tra la Solbiatese e l’Imperia. Un match rocambolesco in cui tutte e due le squadre hanno dato il massimo e a testimoniarlo ci pensa anche il risultato finale che racconta un rocambolesco 3-3. Il team lombardo parte sicuramente meglio, ma sbaglia un tiro dagli undici metri che poteva darli il vantaggio già intorno all’ottavo minuto di gioco. Passano solo 120 secondi prima di trovare il vantaggio con Torraca. L’Imperia, però, non demorde ed anzi alza i ritmi visto che nel giro di venti minuti trova una doppia rete che gli regala un vantaggio sorprendente. La prima rete è di Gandolfo, mentre la seconda viene messa a referto da Cassata. Nel secondo tempo è Riceputi a trovare subito il pareggio, ma l’Imperia mette ancora una volta il naso avanti grazie a Ravoncoli. Nel finale il gol di Scapinello per rimettere tutto in equilibrio.

Ora che succede

Il Girone A (quello della Solbiatese) è apertissimo e tutto dipenderà dalla prossima sfida contro il Saluzzo. Sarà  fondamentale non solo vincere, ma anche con più gol di scarto possibili. Solo in questo modo si potrà puntare alla fase successiva.

Nicola Badursi

Serie B femminile, cambia una panchina: il Ravenna esonera mister Elena Proserpio Marchetti

Il Ravenna Women ha comunicato di aver sollevato dall’incarico Elena Proserpio Marchetti, che lascia il team giallorosso dopo poco più di cinque mesi in panchina. L’ex giocatrice di Serie A aveva risolto il suo contratto con la FIGC, che la vedeva impegnata con varie formazioni giovanili femminili, per sposare la causa Ravenna. Proserpio Marchetti ha girato il mondo allenando anche una squadra maschile in Svezia e dal 2 settembre era sulla panchina del Ravenna dopo l’addio di Barbara Nardi, che era stata nominata ad inizio agosto. La squadra giallorossa è l’unica del campionato a non aver ancora conquistato una vittoria: due pareggi e quindici sconfitte, otto gol fatti e sessanta subiti. Due settimane fa, le giallorosse avevano ottenuto un importante pareggio in rimonta nello scontro diretto con il Tavagnacco dimostrando grande volontà e determinazione. Successivamente il k.o. di misura con l’Arezzo e domenica scorsa la pesante sconfitta con la Ternana nonostante le romagnole abbiano messo in difficoltà la capolista nel primo tempo.

 

Il comunicato del club

“La società RAVENNA WOMEN FC comunica di aver sollevato la mister Elena Proserpio Marchetti dall’incarico di allenatore responsabile della prima squadra. A lei vanno i ringraziamenti da parte di staff e giocatrici per la serietà, la professionalità e disponibilità dimostrata durante il periodo di lavoro con la società.”

Asia Di Palma

Tensione a Piacenza, i tifosi: “Noi non vogliamo la Feralpisalò”

I tifosi della squadra che milita nel Girone B di Serie D è stata molto chiara riguardo la possibile condivisione prolungata dell’impianto.

Le dichiarazioni dei tifosi

“Non vogliamo altri colori… all’interno dei nostri settori. Basta Feralpi“. Questo è lo striscione che è apparso nelle ultime ore davanti a quello che era il famoso settore ospiti del Piacenza nel corso delle passata stagioni. Un messaggio chiaro e una chiusura totale sul possibile rapporto tra la Feralpi e la città Piacenza anche in caso di una permanenza nella seconda serie del calcio italiano.

Per quale motivo la condivisione?

Dopo la promozione raggiunta nel corso della passata stagione da parte dei bresciani, c’è stato il bisogno di trovare una casa che potesse ospitare la Serie B. Il primo ed unico stadio disponibile nelle vicinanze era proprio il Garilli di Piacenza. Infatti da inizio anno la squadra (allenata da Zaffaroni) gioca i suoi match di campionato nella città emiliana. Cosa che a quanto pare non sta andando giù ai fans della Lupa.

Cosa riserva il futuro?

Bisogna anche buttare un occhio al futuro, però, perché qualche km più a Sud troviamo il Parma che in queste ore sta chiudendo il progetto per riammodernare la sua casa. Di conseguenza prende quota la possibilità di una nuova co-gestione.

Nicola Badursi

Ravenna, parla il Team Manager Magno: “Vogliamo giocarcela senza avere rimpianti”

In occasione della terza puntata di “Chiacchere da Minors” è intervenuto il team manager del Ravenna, Davide Magno, che ha sottolineato come all’inizio della stagione non pensavano di poter fare un campionato per vincere. Ora però il Ravenna sta facendo un campionato di vertice e comanda il girone D con 46 punti: il team manager ha parlato chiaro e la squadra non vuole avere rimpianti, ma giocarsi le sue carte.

Un’opinione sull’argomento di giornata

Il team manager ha dato la sua opinione sulla questione Fanfulla, squadra tra l’altro in grado di battere i leoni giallorossi qualche settimana fa: “Non conosciamo sufficientemente le dinamiche. Abbiamo visto una squadra viva concentrata sul campo e sulla partita, hanno fatto anche risultato. È una piazza che merita la categoria che fa. È stata una battaglia, in bilico fino all’ultimo, abbiamo finito in nove e si è messa male. Poi ci siamo concentrati sulle partite successive e su quelle che saranno. Loro sono stati bravi, noi non abbiamo concretizzato.”

Gli obiettivi del team di Ravenna

“Noi siamo partiti a fari spenti perché non avevamo né ambizione né presunzione di fare un campionato per vincere. Giornata dopo giornata, la squadra si è meritata la posizione che ha: sicuramente ora è bello essere lì. Nel nostro girone ci sono squadre molto forti e blasonate: ce la vogliamo giocare senza avere rimpianti. Poi vincerà il migliore. Ci crediamo assolutamente nel continuare a fare questo tipo di campionato e fare del nostro meglio partita dopo partita.”

Gli investimenti

La parte sportiva del Ravenna ha costruito una squadra che sta lottando per il vertice senza investire troppo, queste le parole del team manager: “Premetto che io mi occupo molto della parte organizzativa piuttosto che di quella sportiva. Sicuramente l’alluvione di maggio ha un po’ influenzato gli investimenti di sponsor vicini alla squadra e ovviamente il budget che era un po’ ridotto. Ciò nonostante, il direttore sportivo e mister Gadda hanno scelto profili che hanno tutto da guadagnare perché hanno una grande occasione e per questo danno tutto. Questo è il punto di forza della squadra e lo spirito che c’è.”

 

Asia Di Palma

Barbati schietto su questo Fanfulla: “Adesso è tutto un Pu*****io”

Barbati in ESCLUSIVA per Be.Pi TV durante la trasmissione “Chiacchiere da Minors” ha fatto il punto su questo nuovo Fanfulla: le ultime

Cosa non funziona adesso a Fanfulla?

“A parte Vito che è stato bravissimo a gestire la prima squadra, bisogna dire chiaramente che questo Fanfulla è tutto un Pu*****o. Basta vedere il settore giovanile, perché saper gestire una società non vuol dire solo la prima squadra ma anche i ragazzi. Io ci ho sempre tenuto ad avere un ottimo settore giovanile, anche perché lo società ci vivono con queste cose qua. Poi posso anche sbagliarmi, perché alla fine non sono più in società le mie dichiarazioni arrivano da pareri esterni che mi sono stati riferiti”.

Le dichiarazioni che sono arrivate in queste ore mi fanno sorgere un dubbio, loro l’anno scorso non erano con te?

Sono tre anni che loro sono con me. Loro sapevano tutto e salti adesso a dire determinate cose. Dal 2021 loro sapevano vita, morte e miracoli del Fanfulla e di tutta la società. Oggi c’è stata un’udienza, ma è andata nulla perché mancava il giudice. La cosa che mi ha dato più fastidio è che loro hanno smosso tutto questo polverone per dire che Barbati ha creato dei problemi, ma c’erano anche loro di conseguenza sono i primi complici“.

Presidente quanto le manca il Fanfulla?

Il Fanfulla mi manca e non poco. Non tanto la parte della piazza, perché dopo tanti anni di calcio la mia fine è stata un po’ un’umiliazione. Adesso infatti sono fuori totalmente, anche se il giudice viene da me e mi ridà la società io sono pronto a passarla alla prima persona al mio fianco. Io non rientrerò più ed ho chiuso col calcio, al massimo farò la terza categoria“.

Sei rimasto scottato da questa fine?

“Un po’ sì, la mia idea era quella di finire in bellezza e poter dire: la società è qua e vediamo di cederla al miglior offerente. Lodi sappiamo che è una piazza difficile, ma con un gruppo di investitori ed imprenditori si poteva anche fare qualcosa di carino. Poi devo essere sincero e dopo 18/19 anni di calcio sono un po’ stanco. Non sembra, ma da quando sono tornato in azienda ho fatto il 30% in più di fatturato per farvi capire che dedicavo troppo tempo al calcio”.

Nicola Badursi

Primavera o Serie D: la scelta del professionismo è chiara! Ecco tutti i numeri

La Primavera o la Serie D, la scelta del calcio professionistico è chiara. Ecco cosa preferiscono le squadre che militano nei top campionati.

Un dilettante su tre

Un sottotitolo chiaro: un dilettante su tre finisce a giocare con i professionisti. Questi sono i numeri dell’ultimo report fatto dalla LND riguardo i calciatori che arrivano in Serie D e poi cercano il salto tra i grandi. Numeri in netta crescita con la passata stagione, visto che si è passati dal 30% del 21/22 al 36% del 22/23.

Il ruolo più ricercato

Quello che è senza ombra di dubbio il ruolo più ricercato è il difensore. Infatti ben il 33% dei calciatori che compie il salto nel professionismo gioca nella retroguardia del proprio club. In crescita anche il ruolo del portiere con un 10% totale. A seguire troviamo centrocampisti ed attaccanti, rispettivamente 30% per il ruolo di mezzo e 27% per i bomber.

Dove vanno nel professionismo?

A farla da padrona è senza ombra di dubbio la Lega Pro che ogni anno si assicura ben il 42% dei calciatori che compiono il salto tra i professionisti. All’ultimo posto troviamo la B con solo il 20% e nota davvero positiva con la Serie A ben 38%. Logicamente i calciatori selezionati (soprattutto nella massima serie) non esordiscono rapidamente, ma tendenzialmente o vengono girati in prestito oppure affidati ancora ai settori giovanili.