Caronnese 2-2 Pavia, Migliavacca rovina la fuga nel recupero: il commento

La Caronnese prepara nel migliore dei modi una sfida clamorosa contro il Pavia e nel recupero strappa un punto fondamentale: il commento.

La cronaca

Un big match che non delude assolutamente le altissime aspettative riposte. Una partita di primissimo livello tra due club che volevano vincere a tutti i costi. Squadre che hanno giocato a viso apertissimo ed infatti il pareggio è senza ombra di dubbio il risultato più giusto. L’incontro parte subito fortissimo con la Caronnese che al quinto minuto è già in vantaggio grazie alla rete del suo jolly offensivo: Corno. Da quel momento in poi il Pavia inizia a guadagnare campo e prova a sfondare in tutti i modi, ma la prima frazione si conclude con il vantaggio del team di casa. Solo ad inizio ripresa arriva il pareggio del solito Antenucci. La spinta del Pavia che fiuta la super occasione, non si placa ed infatti con Vassallo arriva la rete del vantaggio. Nel recupero, però, il pareggio finale di Migliavacca che è lestissimo nell’area piccola e riesce ad insaccare.

I marcatori e le formazioni

Caronnese: M. Paloschi, P. Cerreto (↓ 38′ st), G. Napoli, A. Galletti (↓ 13′ st), D. Santagostino Bietti, M. Puka, U. Zibert (↓ 1′ st), T. Brignoli, A. Migliavacca, F. Corno (↓ 23′ st), E. Mathieu
A disposizione: F. Quintiero, A. Fabbrucci (↑ 38′ st), L. Bonsi, K. Ngounga Opat (↑ 13′ st), F. Lorusso (↑ 23′ st), M. Morlandi (↑ 1′ st), E. Brugnone, G. Reina, L. Zoppi
All: Gatti Roberto

Pavia: M. Cincilla, J. Concina, R. Spaneshi, A. Bertelli, A. Antenucci, F. Braidich (↓ 1′ st), F. Abbà Ronchi (↓ 30′ st), G. Nucera, D. Ioance, M. Di Raco, F. Simonetti
A disposizione: V. Anane, C. Alletto, R. Ammirati, S. Panigada (↑ 1′ st), S. Agello, L. Tomasini, C. Tiziano (↑ 30′ st), L. Tassi, A. Vassallo
All: Civeriati Stefano

Marcatori: Corno, Antenucci, Vassallo, Migliavacca

Nicola Badursi

Tre punti d’oro in palio tra Magenta e Solbiatese: il big match del girone A

Un altro weekend di Eccellenza è alle porte e con sé si porta tanti scontri interessanti: Magenta-Solbiatese nel girone A, Leon-Mapello nel girone B o Ciliverghe-Scanzorosciate nel C. Tre scontri ad alta quota per società che stanno vivendo un campionato nei piani più nobili della classifica e che con alte motivazioni affronteranno la 23° giornata. Scontri anche in chiave play-out come Castelleone-Calolziocorte o Pavonese-Carpenedolo.

Terzo match in una settimana per la Solbiatese

All’andata la partita terminò 1-1: ad Andrea Mira rispose Jordan Pedrocchi il tutto in nove minuti. La stagione era ancora agli albori ed oggi le due squadre si trovano con 32 (il Magenta) e 31 (la Solbiatese) punti in più. I gialloblù sono al secondo posto con 44 punti e tallonano da vicino la capolista Pavia, mentre i nerazzurri sono quattro gradini più in basso a quota 40.
I ragazzi di Rota arrivano da una settimana impegnativa, che li ha visti occupati su più fronti: sabato scorso il derby con la Caronnese e mercoledì la trasferta ad Imperia. La sconfitta in campionato non ha annebbiato la strada di Scapinello e compagni che mercoledì hanno affrontato con grande determinazione la capolista dell’Eccellenza ligure.

La Solbiatese ha portato a casa un ottimo pareggio, riuscendo a recuperare due volte lo svantaggio. Nonostante il rigore sbagliato all’ottavo minuto, i nerazzurri hanno mantenuto il sangue freddo e sono riusciti a trovare il vantaggio dopo due giri di orologio con Torraca. A portare la gara sul 2-2 poi ci ha pensato Riceputi mentre a regalare il gol del pareggio finale (3-3) è stato capitan Scapinello.

Il tour de force, però, continua per i nerazzurri, che domani avranno un’altra trasferta: contro il Magenta. Un match chiave per colmare il gap di quattro punti: in caso di vittoria, salirebbero a -1 dai gialloblù.

Lo stato di forma del Magenta

La squadra di mister Lorenzi sta tenendo il passo della capolista Pavia e nel 2024 ha perso solo un match con il Casteggio, due settimane fa. Quattordici reti segnate nel nuovo anno, di cui un terzo portano la firma del giovanissimo bomber Gabriel Avinci, e cinque subite. I gialloblù si stanno godendo il talento di Avinci, classe 2003 ed ex giovanili della Pro Patria, arrivato in estate per volontà della dirigenza che ha visto in lui importanti potenzialità. Tredici gol al primo anno in Eccellenza per lui, che sarà uno dei pericoli per la difesa nerazzurra.

I match delle squadre di vertice

Domenica alle 14:30 la posta in palio sarà alta non solo per Magenta e Solbiatese, ma anche per le avversarie: l’Oltrepo’ (43 pt.), che divide le due squadre, affronterà la Castanese, mentre l’Fc Milanese (39pt) ospiterà la Vergiatese e la Calvairate (38 pt.) il Meda. Nell’anticipo di questo pomeriggio Caronnese e Pavia hanno pareggiato e il Magenta potrebbe approfittarne per agganciare la squadra di Civeriati in testa.

 

Asia Di Palma

 

Serie B, tre colpi che ti sei perso sul mercato: ecco come cambiano Pavia e Freedom

Il mercato in Serie B non dorme mai e proprio in queste ore arriva un triplo colpo di primissimo livello. Ecco come cambiano Pavia e Freedom.

Doppia cessione a Pavia

Il Pavia Academy nelle ultime ore di mercato si è liberato di due esuberi nella rosa, stiamo parlando del difensore classe 1999 Cozzani e della centrocampista classe 90 Zella. Per Cozzani già due reti nella sua nuova avventura alla Angelo Baiardo. Gol anche decisivi che hanno permesso alla sua nuova squadra di conquistare tre punti contro la Pro Sesto. Se Cozzani ha deciso la sfida contro la Pro, Zella (sempre con una doppietta) è stata protagonista del match contro la Roma Calcio Femminile. Un doppio colpo che la società neroverde si gode senza alcun dubbio.

Il nuovo portiere per la Freedom

Nelle ultimissime ore anche la squadra di Cuneo si è assicurata un rinforzo di primissimo livello, stiamo parlando dell’estremo difensore classe 2004 Passarella. La ragazza arriva direttamente da una concorrente: il Brescia. Cresciuta nelle giovanili del Milan e con un passato in un’altra società importante come il Sassuolo, adesso è arrivato il momento di prendersi una maglia da titolare e soprattutto da protagonista.

Nicola Badursi

Nel caos arriva il doppio innesto: ecco gli ultimi colpi della Pistoiese

Nella piena tempesta, vengono ufficializzate due nuove firme in quel di Pistoia. Ecco tutti i dettagli sugli ultimi colpi del team orange.

Un doppio innesto

Due nuovi nomi (un over ed un under) per completare la rosa che punterà fino alla fine, con le unghie e con i denti a raggiungere la salvezza. Il primo nuovo nome per il club è quello di Simone Masi. Parliamo di un ragazzo svincolato, ma con esperienza anche all’estero. Nel corso della passata stagione ha detto la sua nella squadra satellite dei Vancouver Whitecaps all’interno della terza serie del calcio americano. Per l’italo canadese ben 26 presenze ed ora l’occasione sul suolo italico. Il secondo nome arriva direttamente dalla Serie B, più precisamente dalla Reggiana si parla di Nizar Sabbar. Attaccante classe 2005 che ha voglia di trovare minuti per poter risalire e tornare a mettersi in mostra nel calcio professionistico.

Le parole della squadra

L’Us Pistoiese 1921 comunica di aver messo sotto contratto fino al termine della stagione sportiva corrente i calciatori Gabriele Simone Masi e Nizar Sabbar. Il primo arriva in arancione da svincolato: si tratta di un difensore classe 2002 italo-canadese, reduce dall’esperienza ai Whitecaps Vancouver, con i quali – nella MLS Next Pro, la terza serie statunitense – ha raccolto 26 presenze. Sabbar invece è un attaccante classe 2005 di origine marocchina, prestato all’Us Pistoiese 1921dall’Associazione Calcio Reggiana 1919″.

Nicola Badursi

Caronnese, Gatti presenta la sfida: “Il Pavia? L’avversario più tosto dell’anno”

La Caronnese proprio in questi istanti ha presentato la prossima sfida di campionato che si giocherà con il Pavia. Le dichiarazioni di Gatti.

La sfida è alle porte

Manca pochissimo al fischio d’inizio di una delle partite più importanti del girone A di Eccellenza Lombarda. Da una parte ci sarà la Caronnese di mister Gatti e dall’altra il Pavia di Civeriati. Noi non possiamo fare altro che andare a sottolineare le dichiarazioni del tecnico del team di casa. Parole forti in vista di una sfida che può dare una netta sterzata alle sorti del torneo.

Parla Gatti

“Nuova partita in casa del 2024, speriamo di riuscire a sbloccarci. Chiaramente l’avversario è sicuramente il più tosto della stagione: stiamo parlando del Pavia, un club con la sua storia, con una squadra costruita per arrivare prima in classifica, senza alcun dubbio. La posizione di classifica non tradisce la sua forza: sarà un avversario molto, ma molto ostico e coriaceo. Noi pensiamo ai nostri obiettivi e puntiamo a fare una buona prestazione”.

Dove seguire il big match

La partita sarà in diretta sul canale Youtube di Be.Pi TV a partire dalle 14 e 30. Una sfida che non si può assolutamente perdere. hs

Nicola Badursi

 

La Figc dispone un minuto di silenzio su tutti i campi per le vittime di Firenze

La FIGC ha disposto un minuto di raccoglimento su tutti i campi per le partite del fine settimana per ricordare le vittime del tragico incidente avvenuto ieri mattina a Firenze.  All’alba di ieri nel crollo di un cantiere, nel capoluogo toscano, hanno perso la vita alcuni operai. Le ricerche dei dispersi sono ancora in corso. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha proclamato il lutto cittadino per oggi alle 15:00. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, attraverso un comunicato, ha disposto il minuto di raccoglimento da osservare prima dell’inizio delle gare.

Il comunicato

“In memoria delle vittime del tragico incidente avvenuto questa mattina nel cantiere di via Mariti a Firenze, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma dalla giornata odierna e per l’intero fine settimana.”

 

La redazione di Be.Pi tv si unisce al cordoglio per le vittime.

 

Asia Di Palma

Alice Pignagnoli “Per me non esisteva smettere dopo essere diventata mamma. La mia generazione…”

In esclusiva alla seconda puntata di “B-Woman” è intervenuta Alice Pignagnoli: portiere, classe 1988, in forza da gennaio al Ravenna. La calciatrice di Reggio Emilia ha raccontato con grande spontaneità come si è evoluto il ruolo del portiere, sulla base della sua esperienza, e come diventare mamma l’abbia aiutata a ridimensionare il valore del calcio. La sua passione, sin da quando era piccola, l’ha voluta raccontare in un libro dal titolo “Volevo solo fare la calciatrice”: un regalo per tutte quelle bambine e ragazze che come lei custodiscono un sogno e possono rivedersi nella sua storia.
Da gennaio Alice è tornata in campo a sei mesi dalla seconda gravidanza e la calciatrice ha sottolineato come stare lontano dal terreno di gioco sia stato difficile e quanto il lavoro, non solo suo, ma anche della sua famiglia e dei vari preparatori atletici sia stato fondamentale. Infine, la calciatrice del Ravenna ha espresso il suo pensiero sulle difficoltà che ha dovuto affrontare la sua generazione e su quanto le giocatrici di esperienza siano esempi fondamentali per le più giovani.

 

Il ruolo del portiere

“Con l’età cambia totalmente l’approccio al ruolo, alla gara, alla settimana alla stagione. Piu diventi grande più acquisisci consapevolezza. Quel peso del ruolo diventa sempre piu leggero, ma comunque c’è. Infatti quando mi chiedono cosa farà tua figlia dico non il portiere perchè è il ruolo peggiore (ride n.d.r). Avere due bimbi mi è servito a ridimensionare il valore che davo al pallone, che era assoluto. Ti rendi conto che sbagliare in una gara non è così grave, c’è altro di importante nella vita. Ridimensionare pressioni e aspettative mi ha aiutato a gestire meglio la gara e godermela. Per me non era scontato tornare a questi livelli sia dal punto di vista personale che di campionato. Ora mi sto vivendo tutto come un regalo.”

Il rientro post parto

“Ognuno vive dentro di sé questa situazione. Dentro di me la cosa piu difficile è stata stare ferma: ho sofferto tanto le due gravidanze perché non potevo allenarmi in porta. Tornare in campo è stato facile, mentre quando devi lavorare con l’obiettivo lontano è più difficile. A livello fisico devi essere molto motivato: per il primo figlio poi hai un grande sconvolgimento anche emotivo. Io mi alzavo alle cinque per allenarmi prima che si svegliassero, mio marito ha preso un congedo di due mesi. È stato un lavoro di tutti coloro che stanno attorno a me. La soddisfazione è enorme anche per ciò che puoi insegnare alle ragazzine. Prima di me bisognava smettere dopo essere diventata mamma. Per me è un grande piacere ricevere messaggi di ragazze alle quali ho mostrato un’altra via possibile.”

Una vita nelle pagine di un libro

“Ho iniziato a scrivere perché il dottore che mi ha rimesso in pista dopo 100 giorni dal cesareo mi ha detto che dovevo lasciare traccia. Avevo già scritto due capitoli, dopo mi ha contattato la casa editrice. È  stato terapeutico per me scrivere il libro: dalla me bambina, alle difficoltà che ho superato, vivere in 18 città diverse. Ho vissuto tutto in maniera professionale quando in realtà lo sport non era ancora professionistico. Poter raccontare una storia diversa è stata una soddisfazione. Chi non conosce questo mondo non sa i sacrifici che dobbiamo affrontare. È un supporto a tutte le bambine, alle donne a poter sognare di essere ciò che vogliono.”

 

La vita post carriera

“Ho il diploma da team manager ed è un ruolo che mi affascina molto perché è il trait d’union tra dirigenza, squadra e spogliatoio. Un ruolo che mi piace molto, come allenatrice non mi ci vedo. Non ho tanta pazienza e quella che ho la devo usare con i miei figli. Mi piacerebbe restare nell’ambiente perché la nostra generazione di calciatrici (quella che ha vissuto l’arrivo al professionismo) rappresenta un gancio con le ragazze più giovani. Nessuno ci ha regalato niente, ci siamo guadagnate tutto.”

La crescita del calcio femminile

“La cosa preoccupante è che noi stiamo crescendo, ma i paesi che erano indietro come noi stanno crescendo molto velocemente. Vedo cose che erano impensabili, ma su altro siamo ancora al punto di vent’anni fa come quando io ero alla Reggiana. Io sono cresciuta in una Primavera in cui eravamo tutte assieme: dai 14 ai 19 anni. Le possibilità della mia generazione erano diverse da quelle di oggi. Oggi sono più preparate a livello tecnico ma meno sotto l’aspetto mentale, di carattere e sacrificio. Lo sport mi ha insegnato che ciò che semini raccogli. Andrà avanti chi avrà le abitudini corrette. Questo professionismo è uno specchietto per le allodole.”

 

Asia Di Palma

Brescia Women, Tasselli: “A Brescia mi trovo benissimo, ma se dovessi cambiare…”

In ESCLUSIVA per Be,Pi TV durante la trasmissione “B Women” ha detto la sua il portiere del Brescia: Sabrina Tasselli. Ecco le sue dichiarazioni.

Soddisfatta della partita contro il Cesena?

“Devo dire che sono abbastanza soddisfatta, anche se secondo me si meritava un risultato meno rotondo. Aggiungo che i tredici punti in classifica ci sono e si sono visti”.

Come sta andando la tua carriera?

“Io ho girato tanto, ho avuto tante esperienze e sono contenta di aver vissuto diverse realtà, conosciuto tante persone e soprattutto diversi metodi di lavoro. Non posso fare altro che ammettere di essermi divertita”.

Come è stato vivere in Islanda?

Fantastico, anche perché sono andata in un periodo in cui c’era sempre luce. In Islanda infatti c’era sempre luce e di conseguenza dove vedevi tramontare da una parte, in realtà sorgeva il sole dall’altra”.

Hai vestito la maglia della nazionale, che esperienza è stata?

“Guarda credo sia stato il picco della mia carriera, nonché il sogno di tutte quelle che si affacciano a questo sport. Emozioni bellissime, me la sono goduta meno anche perché all’epoca ero sicuramente un po’ spensierata”.

Cosa prevede il futuro di Sabrina Tasselli?

“Avevo già iniziato a seguire le ragazze in quel di Terni, adesso a Brescia sto pensando a collaborare con il settore giovanile come responsabile. Logico si prepara di un approccio con ottica futura”.

Quanto è cambiato il calcio femminile?

“Ci sarebbero davvero tante cose da analizzare. Sicuramente il gioco ed il livello fisico sono migliorati. Le società sono molto più organizzate e molto meno alla come vengono. La strada è ancora molto lunga, ma non solo nel femminile anche nel maschile con settori giovanili al di sotto delle aspettative. Questo ritardo poi si percuote anche sulle prime squadre“.

C’è una squadra con cui vorresti approfondire la conoscenza?

“Parto dal presupposto che mi trovo benissimo a Brescia e poi vedremo per il prossimo anno anche se la mia idea è di rimanere. Se ti devo dire una squadra, ti direi il Bologna perché è una città bellissima ed una squadra blasonata. Inoltre un ottimo progetto visto che sono partite dalle giovani e stanno costruendo su quello”.

Nicola Badursi

Genoa Women, le parole di Forcinella: “Nel mio futuro sogno la Nazionale maggiore”

In ESCLUSIVA e in diretta durante la trasmissione “B Women” ha parlato il portiere Camilla Forcinella del Genoa: ecco le sue dichiarazioni.

Come vivi il ruolo del portiere?

“Il ruolo del portiere è sicuramente molto particolare. Dalla porta si vede un’altra partita, poi tutti dicono che siamo da soli ma in realtà non è vero. Noi abbiamo il supporto di tutta la squadra, poi è vero che si parla di un ruolo davvero complesso anche perché se sbagli poi la palla finisce in porta. Resta che non cambierei mai la mia posizione”.

Come sta vivendo la tua giovane età in proporzione a tutti i traguardi già raggiunti?

“La mia giovane età mi ha permesso di girare molte squadre e molte città, dove ho sempre lasciato un pezzo del mio cuore. Ho vinto dei titoli, dando il mio contributo in maniera diversa ma sono soddisfatta. Qua a Genova mi trovo molto bene ed ho deciso di intraprendere in questo progetto perché ci credo molto. Adesso che lo sto vivendo da assoluta protagonista sono ancora più contento della mia scelta. Va anche detto che Genova è una città splendida con persone che ti fanno vivere benissimo sia a livello calcistico che umano”.

Vi aspettavate una crescita graduale come quella che state vivendo?

Il nostro è un progetto che parte da 0 ed infatti bisognava ancora conoscerci bene ad inizio campionato. Fa piacere essere una delle sorprese di questo torneo, anche se non siamo partite benissimo ci siamo assolutamente riprese. Adesso sappiamo tutte quali sono le doti migliori delle nostre compagne, infatti si iniziano a vedere i risultati. Non possiamo che essere contenti di quanto fatto“.

Nel tuo futuro vedi la nazionale maggiore?

“Per me andare in nazionale è sempre un onore e non è mai scontato. Non c’è sicurezza, perché bisogna giocarsi le carte in campo e solo se ce lo si merita arriva veramente la convocazione. Logico che nel mio futuro voglio continuare il percorso in azzurro, però sta tutto nelle mie mani e mi devo giocare le mie carte sul campo”.

Nicola Badursi

Caravaggio, parla bomber Doria: “Pronto per fare il salto in C”

Ai nostri microfoni in ESCLUSIVA ha parlato il bomber del Caravaggio: Alessandro Doria. Ecco tutte le sue dichiarazioni sull’avventura in D

Come sta andando la tua stagione in quel di Caravaggio?

“Al momento la stagione sta andando alla grande. Siamo una squadra giovane che è partita per fare un campionato con mille difficoltà, ma in realtà siamo andati ben oltre le aspettative. Infatti non dico che siamo già salvi, ma ci mancano veramente pochi punti. Ora stiamo dando anche un occhio ai play-off e magari ad inanellare qualche risultato utile consecutivo. A livello personale di certo non mi lamento, visto che sono già a 10 gol e sette assist”.

Quali sono le formazioni sfavorite per la permanenza in D?

“Ci sono tante squadre che non stanno facendo benissimo. Ho visto che il Ponte San Pietro e il Crema hanno tanti punti di distacco rispetto alla terz’ultima. Logicamente non voglio gufargliela o mandargliela”.

Come arrivate alla sfida di questo lunedì contro il Brusaporto?

“Arriviamo carichi e convinti e vogliamo raggiungere a tutti i costi i tre punti finali. Ci sta dire anche che stiamo vivendo un ottimo momento, coronato con la vittoria contro il Ponte San Pietro e il pareggio con la Castellanzese. Vogliamo continuare questo trend“.

L’anno scorso 25 gol e chiamata in D dall’Eccellenza, quest’anno 10 gol 7 assist e chiamata dalla Serie C?

“Sinceramente potevo già fare questo salto a dicembre, perché ho avuto le opportunità per salire poi però non si è fatto niente. Ci tengo a dire che mi sento pronto per questo salto. Nel corso di queste stagioni ho lavorato davvero tanto e risolto tutti i problemi extra-campo o in campo che mi facevano andare meno. Negli ultimi due anni ho dimostrato a tutti quello che so fare e di conseguenza sono pronto per fare il grande salto“.

Perché nel corso della tua carriera hai spesso preferito l’Eccellenza?

Non ho sempre fatto scelte giustissime, anche per via di chi mi ha seguito. Sono andato ad Arconate, poi Pavia e Verbano, non ero (secondo me) pronto per dimostrare quello che sto facendo quest’anno. Non ero pronto soprattutto mentalmente e troppo spesso risultavo addirittura distratto”.

Quanto e cosa è cambiato nelle tre esperienze in D?

“Personalmente sono molto maturato. La Serie D è sempre stato un campionato di primissimo livello, però adesso io sono pronto e non ho paura di niente e nessuno in campo. Ora passa tutto dai miei piedi, mentre gli anni scorsi ero una delle tante figurine nella rosa. A Caravaggio posso dire che mi fanno sentire importante (come a Magenta l’anno scorso) ed è quello che mi serve. Quando sento la fiducia di tutti quanti io sono sicuro di rendere tantissimo“.

In caso di C, l’obiettivo è sempre essere la stella?

“Sì, anche se faccio il salto la mia idea è quella di andare in una squadra in cui posso essere assoluto protagonista e soprattutto essere il riferimento di tutti”.

Un pensiero sulla regola under?

Secondo me va rivista. Perché è giusto che i giovani debbano giocare, ma se lo devono anche meritare non può e non deve essere un obbligo. Io parlo per quello che ho vissuto e a me mai nessuno mi ha regalato niente, anzi me lo sono sempre dovuto prendere io sul campo da gioco. Proprio per questo motivo spero questa regola possa essere rivista”.

Nicola Badursi